Hikikomori: un cortometraggio, da oggi su RaiPlay, racconta il preoccupante fenomeno sociale

È da oggi disponibile su RaiPlay il cortometraggio Ho tutto il tempo che vuoi, che esplora il fenomeno sociale degli hikikomori.

Si chiama Ho tutto il tempo che vuoi, è un cortometraggio disponibile da oggi su RaiPlay e parla degli hikikomori. Chi sono? Come da termine giapponese, sono coloro che hanno scelto di ritirarsi dalla vita sociale, giungendo a livelli estremi di isolamento, con abbandono della scuola nella fascia 15-19 anni.
In Italia, oggi, più di 100.000 ragazzi sono vittime di questo fenomeno sociale.

Non a caso Ho tutto il tempo che vuoi, diretto da Francesco Falaschi (Quanto Basta), è approdato in streaming (con audiodescrizione per i non vedenti e i sottotitoli per i non udenti) proprio oggi, in occasione della V° Giornata Nazionale sulle Dipendenze Tecnologiche e Cyberbullismo. Prodotto da Associazione culturale Storie di Cinema in collaborazione con Rai Cinema, il corto ha come obiettivo e come esigenza quello di fare luce su una pratica tanto delicata e attuale, quanto pericolosa per la sua diffusione tra i giovanissimi.

Il fenomeno "hikikomori" è in progressivo aumento, con un'impennata durante il lockdown, tanto che studi recenti attestano che in Italia riguarda oltre un milione di ragazzi tra i 14 e i 30 anni, spesso iperconnessi. A raccontare questa storia intensa tra un'educatrice e un adolescente isolato dal mondo sono rispettivamente l'attrice e paroliera Cecilia Dazzi (La Porta Rossa, Habemus Papam), che interpreta Sara Melli, e il giovane attore Luigi Fedele (Io ti cercherò, Quanto Basta) che veste i panni del diciassettenne Matteo. Matteo ha deciso da tempo di non andare più a scuola e di vivere recluso nella sua cameretta passando il tempo al computer. A cercare di aiutarlo interviene Sara, un'educatrice chiamata in causa dalla scuola e dai servizi sociali dal momento che la madre non è in grado di affrontare da sola il problema. La sfida è semplice e complicata allo stesso tempo: Matteo dovrebbe rientrare a scuola entro tre mesi per non perdere di nuovo l'anno scolastico. L'abilità professionale di Sara ha successo e dopo una serie di incontri, anche con toni accesi, Matteo rientra a scuola.
Un passo falso di Sara,però, mette in discussione tutti i progressi fatti fino a quel momento. Ma un'inattesa scoperta da parte di Matteo potrebbe ancora evitare il fallimento.

IL PROGETTO

Il progetto per la realizzazione di "Ho tutto il tempo che vuoi" è nato nell'ambito della collaborazione tra la Scuola di cinema e il Coeso Società della Salute di Grosseto, che hanno sentito l'urgenza della messa in scena di questo racconto per la connessione tra ritiro sociale e dipendenze digitali. Le riprese sono avvenute nel febbraio 2020, prima del lockdown dovuto alla pandemia. La regia del corto, a cura di Francesco Falaschi, si è configurata come un workshop con gli allievi della Scuola di cinema di Grosseto. Anche la sceneggiatura, dello stesso Falaschi e di Alessio Brizzi, è stata scritta all'interno di un'esperienza laboratoriale dei corsisti della stessa Scuola di Cinema.