Disponibile Framing Death. La morte in diretta, tra cinema e media digitali, primo volume della collana Alphabet edita da Bononia University Press, casa editrice dell'Università di Bologna.
Framing Death. La morte in diretta, tra cinema e media digitali, scritto da Nicolò Gallio, indaga le dinamiche di produzione e consumo di contenuti audiovisivi considerati estremi perché hanno sfruttato, con un mix di cinismo e abilità promozionale, una particolare manifestazione della morte identificata con l'espressione "morte in diretta".
Mettendo in relazione gli studi su cinema e media digitali con le ricerche in ambito tanatologico, e concentrandosi su alcuni generi e filoni che da oggetti proibiti sono ormai considerati prodotti di culto presso specifiche nicchie di pubblico, il libro ricostruisce leggende urbane ancora attualissime ed eventi tragici che mescolano cronaca nera e cinema documentario.
Partendo dalle origini del cinematografo, il volume analizza strategie promozionali e ricezione critica internazionale di film che in passato sono stati censurati e al tempo stesso avidamente collezionati. Uno studio che non poteva non intrecciarsi con l'impatto che la tecnologia ha avuto sulla diffusione di immagini di morte: dal filmato Zapruder alla nascita degli shock sites, dal fenomeno del War Porn ai killer che utilizzano ingegnosamente i social media. Una ricerca che parte da una delle domande più controverse: perché siamo affascinati da contenuti ritenuti inaccettabili e morbosi. Dai cosiddetti snuff movies e shockumentaries a certe manifestazioni dell'arte contemporanea, dalla "necrocultura" al terrorismo, quello proposto è un percorso all'interno del caos della morte nell'era digitale.