Nelle ultime ore sembra esserci stato un punto fermo nel contenzioso che si era aperto tra Clizia Incorvaia e il suo ex marito Francesco Sarcina, noto al grande pubblico come frontman de Le Vibrazioni. Al centro della vicenda, l'accusa di trattamento illecito di dati personali: l'influencer aveva pubblicato sui social immagini della figlia minore Nina senza il consenso del padre.
Come è nato lo scontro legale tra Clizia Incorvaia e l'ex marito
La denuncia era stata presentata dallo stesso Sarcina dopo aver visto sul profilo social dell'ex moglie foto e video della figlia minorenne, pubblicati - secondo l'artista - senza il suo consenso e con finalità promozionali legate ai brand con cui Clizia Incorvaia collabora.
La decisione della Procura
Ieri si è svolta l'udienza predibattimentale e, in seguito al riesame degli atti, i magistrati hanno chiesto il proscioglimento di Clizia Incorvaia, ritenendo che non sussistessero i presupposti per proseguire il procedimento penale. Il giudice ha quindi disposto il non luogo a procedere. Inizialmente, la Procura di Roma aveva ipotizzato il reato di trattamento illecito di dati personali per l'esposizione online dell'immagine della minore e aveva disposto la citazione diretta a giudizio, con l'udienza fissata per ieri il 17 dicembre.
Il divieto di pubblicazione resta
Nonostante questo esito favorevole, Clizia Incorvaia non potrà comunque pubblicare foto o video della figlia Nina, che lo scorso 24 agosto ha compiuto dieci anni. A precisarlo è stata Maria Paola Marro, avvocato di Sarcina, che ha dichiarato: "Aspettiamo di leggere le motivazioni, fermo restando che il tribunale civile ha emesso un'ordinanza che vieta la pubblicazione delle immagini della minore senza il preventivo consenso del padre".
Il messaggio sui social dopo la sentenza
Poco dopo la decisione del giudice, Clizia Incorvaia ha affidato a Instagram un lungo messaggio: "A volte il silenzio è una forma di rispetto. Altre volte è una forma di fiducia. Ho imparato che non tutto ha bisogno di essere spiegato e che non tutto va esposto, soprattutto quando la quotidianità viene utilizzata in modo strumentale per ferire, anche a discapito dei figli".
"Ci sono scelte che si fanno ogni giorno, lontano dai riflettori, guidate dal senso di responsabilità e dall'amore. Oggi scelgo di continuare così: con discrezione, gratitudine e la serenità di chi sa di aver sempre agito in buona fede. E la giustizia lo sa. Il resto non ha bisogno di parole".