Si è spento ieri a Roma il regista e autore Gualtiero Jacopetti, celebre per aver lanciato il filone dei "mondo movies", quei documentari dal taglio sensazionalistico che si proponevano di far luce sugli aspetti più truci e pruriginosi delle altre culture (oltre che della nostra) particolarmente in voga tra gli anni Sessanta e Settanta. Jacopetti era nato in provincia di Lucca nel 1919 e aveva iniziato a lavorare prima come giornalista, poi come sceneggiatore e collaboratore di Blasetti per Europa di notte, documentario piccante che raccoglieva le performance che si tenevano nei locali notturni europei, a quei tempi. Il vero debutto autoriale arriverà nel 1960 con il documentario Mondo Cane - realizzato insieme a Franco Prosperi e Paolo Cavara - del quale fu prodotto anche un seguito, pochi anni dopo. All'exploit con Mondo Cane - del quale in tempi recenti, gli U2 hanno selezionato alcune sequenze proiettate durante un loro tour mondiale - seguirono altri lavori come La donna nel mondo, Africa addio e Mondo candido, del 1975.
Una manciata di titoli controversi che diedero vita ad un filone ricchissimo di pellicole, che va quelle degli anni Sessanta come Africa sexy e Svezia, inferno e paradiso, per poi proseguire con quelli dei due decenni successivi, tra cui Ultime grida dalla savana, Follie di notte e I vizi segreti degli italiani quando credono di non essere visti, per citarne solo alcuni.