DNEG, che si occupa degli effetti speciali di Dune, ha chiesto al suo staff di ridurre i propri stipendi

L'azienda DNEG, esperta in effetti speciali, ha chiesto ai propri dipendenti di ridursi lo stipendio o accedere a un sistema di prestiti.

DNEG, che si occupa degli effetti speciali di Dune, ha chiesto al suo staff di ridurre i propri stipendi

DNEG, che si occupa degli effetti speciali del film Dune, ha chiesto ai suoi dipendenti di accettare un taglio del 25% del proprio salario o di aderire a un programma di aiuti.
Il lavoro durante gli scioperi degli sceneggiatori e degli attori è infatti diminuito in modo significativo, situazione che ha messo in crisi l'azienda.

Una situazione economicamente difficile

Secondo le fonti del sito Deadline, se i dipendenti non saranno d'accordo con la proposta potrebbero vedere i propri contratti concludersi prima del previsto.
DNEG ha oltre 10.000 dipendenti in tutto il mondo e i tagli allo stipendio dovrebbero durare sette mesi, con una percentuale che dipende dalla somma ricevuta. Chi non si può permettere una diminuzione dei propri guadagni può accedere a un prestito che dovrà restituire in tre anni senza interessi.

Un comunicato di DNEG sostiene che la scelta permetterà di mantenere il numero minimo di lavori durante il periodo di difficoltà. I sindacati e i lavoratori hanno tuttavia criticato la richiesta sostenendo che siano stati dati solo 11 giorni per prendere una decisione e che lo staff rischia di perdere il proprio lavoro.

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Le polemiche

Il sindacato britannico Bectu, che si occupa anche di Animazione ed effetti speciali, lunedì proporrà un incontro su Zoom per rispondere alle domande di chi è in difficoltà e ha ribadito che è illegale imporre un taglio agli stipendi senza consenso. DNEG sostiene che la decisione non sia stata presa con leggerezza e siano state valutate varie possibilità per poter continuare a versare gli stipendi ai dipendenti durante un periodo difficile. La proposta viene considerata la migliore a disposizione in questo momento e avrebbe l'obiettivo di minimizzare l'impatto degli scioperi sullo staff e impedire la riduzione della forza lavoro.