Diego Armando Maradona: lo stadio di Napoli intitolato ufficialmente al campione argentino

Lo stadio San Paolo di Napoli cambia nome: il comune di Napoli lo ha intitolato ufficialmente a Diego Armando Maradona.

Lo stadio di Napoli diventa lo stadio Diego Armando Maradona: il comune di Napoli ha deliberato di intitolare il campo da calcio della città partenopea al campione argentino scomparso lo scorso 25 novembre.

Con una velocità sconosciuta alla Giunta comunale di Napoli il sindaco Luigi De Magistris oggi 4 dicembre ha firmato la delibera che cambia la denominazione dello Stadio San Paolo. L'iter burocratico è stato velocizzato ed ora manca solo la firma del prefetto Marco Valentini, che intervistato in questi giorni, si era detto d'accordo con l'iniziativa presa dal Comune all'indomani della morte del Pibe de Oro: la casa della squadra del presidente Aurelio De Laurentis si chiamerà Stadio Diego Armando Maradona*

Nella delibera del Comune si legge tra l'altro: "il più grande calciatore di tutti i tempi, i cui altissimi meriti sportivi sono stati tra l'altro riconosciuti con la nomina ad ambasciatore della FIFA, che con il suo immenso talento e la sua magia, ha onorato per sette anni la maglia della squadra del Napoli, regalandole i due scudetti della storia e altre coppe prestigiose, e ricevendo in cambio dalla città intera un amore eterno e incondizionato".

La delibera ricorda che proprio il sindaco De Magistris conferì al campione argentino la cittadinanza onoraria nel 2017 e si sottolinea che Diego è stato per Napoli un simbolo di riscatto sociale e sportivo: "_ha incarnato il simbolo di riscatto di una squadra alla quale, negli anni più bui, ha dimostrato che è possibile rialzarsi, vincere e trionfare, offrendo al tempo stesso un messaggio di speranza e di bellezza all'intera città perché, attraverso le vittorie calcistiche del fuoriclasse argentino a vincere non è stata soltanto la squadra del Napoli, ma l'intera città, che si identifica pienamente in lui; sempre dalla parte dei più deboli e della gente comune, Maradona ha combattuto i pregiudizi e le discriminazioni di cui erano ancora oggetto i napoletani all'interno degli stadi, diventando idolo dell'intera città, che gli ha perdonato anche le debolezze e le fragilità dell'uomo che mai hanno offuscato la grandezza del campione ".

Al cambio della denominazione dello Stadio San Paolo di Napoli si erano opposti alcuni sacerdoti napoletani, don Salvatore Giuliano, parroco della Basilica di San Giovanni Maggiore, aveva scritto al Cardinal Sepe, grande tifoso del Napoli: "Lo stadio San Paolo resti al Santo che ci ha portato Gesù! Sento con umiltà la grande responsabilità di dirvelo" aggiungendo "_trovo veramente triste che mentre i potenti cancellano i nomi e i segni della fede dalle nostre città, noi cristiani restiamo in silenzio o peggio li appoggiamo. Il Consiglio dei decani potrebbe valutare la proposta della doppia titolazione, sicuramente equilibrata, e poi passarla ai presbiteri".