Un produttore "sempre in grado di rimanere in contatto con i gusti del pubblico" dotato di "senso degli affari e una reale disponibilità a rischiare". Queste sono alcune delle motivazioni che hanno accompagnato il riconoscimento assegnato ad Aurelio De Laurentiis a Venezia, occasione, per il produttore di fare il punto della situazione sui suoi prossimi progetti.
Confermata la presenza di Robert De Niro nel cast di Manuale d'Amore 3, che vedrà l'attore americano recitare nella nostra lingua e aiutare la vendita all'estero della pellicola, e confermata anche l'intenzione di restaurare due pellicole storiche come Il più comico spettacolo del mondo e Amici Miei. Di quest'ultimo film è già stato realizzato un reboot "cinepanettonesco" che arriverà a breve nelle sale, ma tornerà in sala anche in versione restaurata e sarà riproposto da De Laurentiis e Mario Monicelli in occasione del Festival di Lione, a inizio ottobre. Per quanto riguarda il film con Totò invece, si tratta della prima (e finora unica) pellicola in 3D realizzata in Italia, diretta nel '53 da Mario Mattoli e interpretata oltre che dal Principe della Risata, anche da Franca Faldini, Gianni Agus, Enzo Garinei e attori internazionali. Una parodia esplicita de il più grande spettacolo del mondo di Cecil B. DeMille, che vedeva il povero Totò subissato da obblighi lavorativi assurdi, dalla gelosia di tre artiste circensi e dalle indagini di un poliziotto.
Oltre a rendere omaggio alla commedia all'italiana con due restauri importanti, De Laurentiis ha anticipato l'intenzione di tornare a lavorare in ambito internazionale, soprattutto negli USA, intenzione che era stato costretto a mettere da parte cinque anni fa, con la decisione improvvisa di acquistare la Società Calcio Napoli, che rischiava la bancarotta. Al termine di questa caldissima stagione di calcio mercato - che ha visto i tifosi napoletani oltraggiati dall'addio di Fabio Quagliarella (che tuttavia ha fruttato loro uno strepitoso terno al lotto) - De Laurentiis proverà a produrre pellicole negli USA in un periodo certamente non facile: "E' un periodo di recessione e si girano solo blockbuster o film indipendenti da due milioni di euro. Io voglio provare a mettermi nel mezzo. E poi voglio lavorare nei nuovi mercati: Cina, India, Brasile, con autori, attori e tecnici locali"