Un sospetto diventato conferma: Crunchyroll avrebbe utilizzato ChatGPT per tradurre i sottotitoli di alcune serie anime, generando errori evidenti e scatenando l'indignazione dei fan. L'episodio più eclatante riguarda Necronomico and the Cosmic Horror Show, ma le critiche si accumulano da tempo. Tra automatismi imprecisi e silenzi ufficiali, l'industria dell'anime affronta (ancora una volta) il dilemma dell'intelligenza artificiale.
Crunchyroll sotto accusa per l'uso di ChatGPT nelle traduzioni
Un nome che compare per sbaglio, ma che dice tutto. È bastata una riga, un sottotitolo in tedesco, a incendiare i social. La frase, apparsa durante il primo episodio dell'anime Necronomico and the Cosmic Horror Show su Crunchyroll, ha confermato ciò che molti sospettavano: il colosso dello streaming ha davvero fatto ricorso all'AI, lasciandone inavvertitamente una traccia viva tra le battute dei personaggi.
L'autore della scoperta è un utente di X, @CheeseGX, che ha condiviso lo screenshot dell'episodio andato in onda il 1° luglio. Il post è diventato virale in poche ore, mentre i fan hanno iniziato a esaminare con attenzione anche le versioni in inglese. Ed ecco che emerge un altro dettaglio imbarazzante: "Tradotto da: Nome del traduttore", un segnaposto rimasto nel file finale. Elementi che suggeriscono un uso automatizzato, e scarsamente controllato, di traduzioni generate da AI, probabilmente senza una supervisione umana adeguata.
La notizia ha riacceso una polemica mai sopita: già nel 2024, con l'attesissima terza stagione di Re\:Zero, erano emersi numerosi errori nei sottotitoli, poi corretti in extremis. Ma l'ombra dell'automazione aleggiava già da tempo: su Reddit, molti utenti avevano denunciato l'impiego di servizi speech-to-text poco accurati, evidenziando strafalcioni in serie iconiche come One Piece, Solo Leveling e Gundam: The Witch from Mercury.
Dietro a tutto questo non c'è (soltanto) negligenza, ma una strategia: velocizzare i tempi di pubblicazione, arrivando a proporre contenuti sottotitolati in contemporanea col Giappone. In un'intervista concessa a The Verge, il presidente di Crunchyroll Rahul Purini aveva dichiarato: _"In questo momento, uno dei settori su cui ci stiamo concentrando molto è la sottotitolazione e i sottotitoli per non udenti, passando dal parlato al testo. Come possiamo migliorare e ottimizzare i processi per avere sottotitoli in più lingue nel minor tempo possibile?"-
L'intento è chiaro: risparmiare risorse e battere il tempo. Ma la realtà restituisce una piattaforma sotto accusa, incapace di rispondere efficacemente ai feedback della sua stessa community. Non solo per l'uso dell'AI, ma anche per altre scelte discutibili: dai commenti rimossi sul sito ufficiale alla promozione quasi inesistente per titoli attesi come DanDaDan.
E non è finita. Tra le polemiche più eclatanti figura anche il caso del doppiatore David Wald, che ha abbandonato Crunchyroll dopo aver accusato l'azienda di aver aperto e danneggiato la corrispondenza a lui indirizzata dai fan. Un'accusa smentita dalla piattaforma, ma che ha lasciato il segno: Wald non tornerà a doppiare Gajeel nella versione inglese di Fairy Tail.
Così, tra automatismi fallaci e rapporti incrinati, Crunchyroll si ritrova a fronteggiare una realtà complessa, dove la tecnologia promette tanto ma, senza mani umane a guidarla, rischia di tradire proprio ciò che vuole celebrare: l'anima delle storie.