Cosa fanno oggi Giovanni Scattone e Salvatore Ferraro, condannati per l'omicidio di Marta Russo

Ecco che cosa fanno oggi Giovanni Scattone Salvatore Ferraro, i due uomini condannati per l'omicidio di Marta Russo alla fine degli anni novanta.

Scopriamo che cosa fanno oggi Giovanni Scattone e Salvatore Ferraro, condannati rispettivamente per omicidio colposo e favoreggiamento nell'ambito del delitto della studentessa Marta Russo, avvenuto all'Università La Sapienza il 9 maggio 1997.

Nel 1999 Scattone venne condannato in primo grado a sette anni di carcere per omicidio colposo e possesso di arma da fuoco. Ferraro invece venne condannato a 4 anni per favoreggiamento e possesso illegale di arma da fuoco, che in realtà non fu mai ritrovata.

Scattone dopo aver scontato la pena, dal 2006 lavorò come supplente a liceo, nel 2011 ottenne una supplenza in storia e filosofia presso il liceo scientifico Cavour di Roma, dove aveva studiato Marta, generando polemiche tra insegnanti, genitori e studenti riguardo alla sua controversa riammissione.

Dopo diverse supplenze, nel 2015 ottenne una cattedra in psicologia all'istituto Einaudi di Roma, diventando insegnante di ruolo. A causa delle polemiche suscitate dalla stampa e dai social network decise di abbandonare per sempre l'attività di insegnante dedicandosi ad altri lavori come quello del traduttore e del correttore di bozze.

Marta Russo: l'omicidio senza movente della studentessa della Sapienza

Dopo 1 anno e mezzo di prigione, Ferraro fu scarcerato nel 1999 e scontò il resto della pena agli arresti domiciliari. Nel settembre del 2003 fu ingaggiato come consulente per la sceneggiatura di un film su un serial killer, dal titolo Cattive inclinazioni.

Ferraro lavorò come avvocato penalista, spesso anche come patrocinante gratuito, ed in seguito prese parte a un gruppo musicale, i Presi per caso, per cui ha scritto musica e testo di numerose canzoni e alcuni spettacoli teatrali che trattano di errori giudiziari e vita carceraria.