Il fattaccio è avvenuto oggi, durante la puntata di Uno Mattina in Famiglia: la conduttrice Ingrid Muccitelli ha chiesto alla giornalista Concita Borrelli, tra gli ospiti del segmento, "Come si riconosce un gay?". Il tutto all'interno di una conversazione piena di luoghi comuni che ha preso le mosse dall'annuncio pubblicato da un parrucchiere abruzzese, alla ricerca di hair stylist omosessuali per il suo salone.
Il botta e risposta sulle "qualità" dei gay tra Muccitelli e Borrelli

"Un parrucchiere gay ha davvero tutta questa manualità, sensibilità e charme rispetto a un parrucchiere etero?": bastava la domanda precedente di Ingrid Muccitelli per capire che niente di buono sarebbe arrivato dal prosieguo di quella conversazione. Concita Borrelli ha risposto: "Detto così mi fa i brividi", prima di proseguire: "Nella moda, la maggior parte delle persone comunque sono gay, ci sono pochissimi etero, così nella danza".
Quando nella conversazione è intervenuto il secondo ospite, Alessandro Cecchi Paone,facendo notare da una parte l'insensatezza dell'annuncio e dall'altra l'impossibilità di determinare "segnali di riconoscimento" per gli omosessuali, è arrivata la domanda incriminata: "Come si riconosce un gay?". Così Concita Borrelli ha replicato: "E si riconosce, dai... Usciamo da tutte le ipocrisie. Io ho i radar...".
Lo sconcerto del CdA e dei sindacati RAI
Amplificato dalla capillare diffusione via social, lo spezzone di Uno Mattina incriminato ha sollevato le proteste
del sindacato Usigrai e della Commissione Pari Opportunità, ma non ha lasciato indifferente neppure il CdA del servizio pubblico.
Il consigliere d'amministrazione Roberto Natale ha così commentato: "Come si riconoscano i gay, e se esistano appositi radar per individuarli, non è tema che possa trovare ospitalità su una rete Rai. Le battute andate in onda oggi dentro 'Uno Mattina in Famiglia' sono semplicemente indegne del servizio pubblico. Quello che è stato spacciato per rifiuto dell'ipocrisia è invece una becera riproposizione di stereotipi e pregiudizi. Fare una tv "pop"- come fa spesso e con merito la trasmissione - non può significare scadere nel trash. C'è uno stile del servizio pubblico al quale attenersi anche nell'offerta rivolta all'audience più vasta. Non servono radar per riconoscerlo e praticarlo".
I parlamentari del Pd in Commissione Vigilanza Rai hanno annunciato iniziative in seno all'organismo di vigilanza, il senatore di Italia Viva, Ivan Scalfarotto, ha parlato di "volgarissimi luoghi comuni da Medioevo".
Amara la reazione del sindacato Usigrai: "Un'altra pagina di servizio pubblico che sarebbe ridicola se non fosse tragica. Ci chiediamo in che modo la Rai sceglie le proprie collaboratrici e i propri collaboratori e se questi vengano informati, quando firmano il contratto, che i loro lauti compensi sono pagati dalle cittadine e dai cittadini, comprese le persone lgbtqi+. Queste ultime, come minoranze, sono tutelate dal contratto di servizio e dal codice etico aziendale. Che provvedimenti intende prendere l'azienda?".
La replica della Direzione Intrattenimento DayTime: "Non possiamo controllare gli ospiti"
La Direzione Intrattenimento DayTime guidata da Angelo Mellone ha risposto alle accuse in primis accusando i social network di avere amplificato solo per "suscitare reazioni negative". In secondo luogo, si sottolinea nella nota, come la notizia fosse stata scelta per il dibattito proprio per "rimarcare con una punta di ironia l'improponibilità della richiesta". La Direzione Intrattenimento conclude quindi che: "la domanda era diversa e opposta rispetto al senso che risulta dopo averla tagliata".
"Se alcune risposte per tono e contenuti hanno ferito la sensibilità di qualcuno, ce ne rammarichiamo" - si afferma nella nota - "ma non è nei nostri poteri dettare o controllare in anticipo le risposte che i nostri ospiti offrono alle domande messe in copione. Se non si è subito replicato in modo netto a queste risposte, prendendone le distanze, ci scusiamo con i telespettatori".
Commettendo però un'inesattezza - l'ennesima -: a far trasalire gli spettatori, più che la risposta dell'ospite Concita Borrelli è stata infatti la domanda della conduttrice, Ingrid Muccitelli.