É morto il 2 marzo 2021 Claudio Coccoluto, uno dei deejay più famosi d'Europa: l'artista si è spento alle 4:30 nella sua abitazione di Cassino, circondato dall'affetto della moglie Paola e dei due figli, Gianmaria e Gaia. Da un anno Coccoluto lottava contro una grave malattia.
Claudio Coccoluto si era avvicinato al mondo della musica a soli 13 anni: il padre possedeva un negozio di elettrodomestici dove lui si divertiva a fare il deejay, il suo brano preferito all'epoca era Maga Maghella, la canzone per bambini di Raffaella Carrà scritta per Canzonissima 1971. Nato a Gaeta il 17 agosto 1962, aveva esordito a lavorare come deejay e speaker radiofonico nella prima radio privata della sua cittadina, Radio Andromeda. Claudio piano piano iniziò a trasformare il suo hobby in una professione: il suo esordio avvenne nel 1985 al Seven Up di Gianola, una frazione di Formia, uno dei locali più conosciuti degli anni Ottanta dell'Italia Centro-Merdionale che, anche grazie a lui, diventa una delle discoteche più frequentate dai giovani in cerca di divertimento.
Dalla sua consolle Claudio Coccoluto suonava una variante della musica elettronica che lui stesso amava definire underground. Tra i primi a ricordarlo dopo che si è diffusa la notizia della sua scomparsa è stato Giancarlo Battafarano, in arte Giancarlino, con il quale Coccoluto aveva fondato il Goa, locale romano finito nelle classifiche internazionali. Il socio ha ricordato Coccoluto con queste parole: "Se ne va il maestro più grande e l'amico di sempre. Ha dato cultura alla musica nei club come dj e artista fuori dal coro. Sempre pronto a metterci la faccia con i media sia per gli aspetti gioiosi sia per i problemi del nostro settore. Con lui se ne va una parte di me".
Claudio Coccoluto è stato il primo deejay del vecchio continente a suonare al leggendario Sound Factory Bar di New York. Nel 2006 si era candidato alle politiche con il partito La Rosa nel Pugno, nel 2008 si era avvicinato al mondo del cinema curando le musiche del film Io non ci casco diretto da Pasquale Falcone.