Claudia Koll è stata aggredita fisicamente dal demonio, da cui è riuscita a sfuggire grazie ai suoi ricordi del film L'esorcista. L'attrice lo ha rivelato nella puntata di Ti Sento, il programma di Pierluigi Diaco in onda stasera su Rai 2 a mezzanotte.
Claudia Koll ha da tempo smesso i panni dell'attrice per intraprendere un percorso spirituale grazie al quale ha la certezza dell'esistenza sia del bene che del male. Claudia Maria Rosaria Colacione, questo il nome all'anagrafe dell'attrice romana, lo ha rivelato a Ti sento attraverso un aneddoto che racconta il suo incontro ravvicinato con il demonio. "Io sono stata aggredita fisicamente, questo sì. Mi è salito sul corpo e mi ha stritolata e mi ha detto che era la morte, che era venuta per uccidermi - ha raccontato riferendosi a Satana - Quindi era uno spirito, non l'ho visto, lo spirito non si vede. Però si sente e ho sentito anche l'odio che ha nei confronti dell'uomo e del corpo dell'uomo, l'accanimento che ha".
In soccorso della Koll è arrivato L'esorcista, non inteso come prete ma come film. Claudia in quel momento ha avuto un'illuminazione e ha ricordato il film di William Friedkin: "E in quel momento io penso sia stato Dio stesso ad aiutarmi, perché ricordai di un film che avevo visto da ragazzina, appunto i primi film da adolescente quando andavo al cinema: 'L'esorcista'. Mi ricordai che il sacerdote teneva fra le mani il crocefisso e quindi presi il crocefisso fra le mani e gridai il Padre Nostro. Io penso che mi ha ispirato Dio perché nel Padre Nostro noi diciamo 'Liberaci dal Male'".
Nel programma le sono state mostrate anche delle foto di Così fan tutte, il film del 1992 diretto da Tinto Brass di cui l'attrice era la protagonista femminile. Claudia Koll ha confessato di provare fastidio nel rivedere quelle foto e ha spiegato "mi danno fastidio queste foto del passato. Io sono un'altra persona oggi e dover parlare solo del mio passato, guardando indietro, sapendo che invece io sono proiettata verso il futuro. Mi dà fastidio vedere un'immagine che mi ricorda qualcosa che è passato ma passato nel senso che sono contenta che sia passato".