Claire Foy e Richard E. Grant protagonisti di Savage House

La star di The Crown Claire Foy e l'interprete di Saltburn Richard E. Grant saranno i protagonisti del film Savage House.

Claire Foy e Richard E. Grant protagonisti di Savage House

Secondo Variety, la vincitrice del Golden Globe Claire Foy (The Crown) e il candidato all'Oscar Richard E. Grant (Saltburn) saranno i protagonisti della prossima dark comedy intitolata "Savage House". Oltre a Foy e Grant, si sono uniti al cast anche Bel Powley, Jack Farthing, Kila Lord Cassidy, Richard McCabe, Vicki Pepperdine e Pip Torrens. La produzione del progetto si è appena conclusa nel Regno Unito. Al momento, il film non ha ancora una data di uscita annunciata.

"Ambientato sullo sfondo dell'Inghilterra del XVIII secolo, di una massiccia epidemia di vaiolo e della rivolta giacobita, è la storia puntuale e cupamente satirica di Sir Chauncey Savage (Grant) e Lady Savage (Foy) e della loro cieca ricerca di una vita migliore", si legge nella sinossi ufficiale. "Non è senza una punta di ironia che il nome della loro famiglia sia Savage, perché questa è davvero una casa selvaggia. Piena di duelli, decadenza e spargimenti di sangue, è un folle gioco di classe e potere".

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I dettagli di Savage House

Savage House è diretto e prodotto da Peter Glanz. Il team creativo è composto dal direttore della fotografia Adriano Goldman, dallo scenografo Gary Williamson, dal costumista Alex Bovaird, dalla truccatrice Jacquetta Levon e dal direttore del casting Kharmel Cochrane. Il film è prodotto dalla Record Player Films, con Oliver Roskill e Mark Hopkins come produttori.

"Con tutto quello che sta succedendo nel mondo in questo momento, mi sembra criminale non fare un film che dica qualcosa, che accenda un riflettore sulle iniquità e sulle disuguaglianze, sul crescente divario di classe e sulle dinamiche di potere. Ma non si vuole mai essere prescrittivi o accademici, ecco perché amo i film d'epoca. Ci permettono di fare un passo indietro, di guardarci allo specchio e di vedere noi stessi (e, si spera, di ridere di noi stessi) senza il bagaglio preconcetto della vita moderna. Nel 1715 c'era un'epidemia mortale, un re conteso, un'estrema iniquità (molto peggiore di quella odierna) e una società polarizzata che scendeva in strada per protestare e scoppiare. Mi è sembrato uno scenario adatto per una satira pungente e un racconto ammonitore sull'avidità e la scalata sociale", ha dichiarato Glanz in un comunicato.