Cannes 2020 non si svolgerà in modo virtuale se non fosse possibile lo svolgimento tradizionale dello storico evento cinematografico francese. A confermarlo è stato il direttore Thierry Fremaux durante un'intervista con il sito di Variety.
Il responsabile del Festival di Cannes ha spiegato: "Per la sua anima, la sua storia, la sua efficienza, si tratta di un modello che non potrebbe funzionare. Che cosa sarebbe un festival digitale? Un concorso digitale? Dovremmo chiedere a chi detiene i diritti se sono d'accordo".
Fremaux ha proseguito: "I film di Wes Anderson o Paul Verhoeven su un computer? Scoprire Top Gun 2 o Soul non in una sala? Questi film sono stati posticipati per essere mostrati sul grande schermo, perché dovrebbero mostrarli prima su un device digitale?".
Il direttore ha proseguito spiegando: "I registi dei film sono animati dall'idea di mostrare i propri progetti su un grande schermo e condividerli con altri ad eventi come i festival, non dall'idea che il proprio lavoro finisca su un iPhone. Se tutti i festival fossero cancellati, dovremo pensare a un modo di mostrare i film per evitare di sprecare un anno, ma non penso che delle alternative precarie e improvvisate di Cannes o Venezia sarebbero la soluzione".
L'edizione 2020 di Cannes è stata posticipata alla fine di giugno-inizio di luglio, per ora, tuttavia la situazione internazionale in continua evoluzione rende difficile stabilire fin da ora le possibili date o avere la certezza che il festival si svolgerà regolarmente.