Cannes 2019, in attesa dei premi, abbiamo intervistato i nostri colleghi per scoprire le preferenze e i pronostici per la Palma d'Oro della stampa internazionale accreditata.
Il sipario cala lungo la Croisette. La settantaduesima edizione del Festival di Cannes si avvia verso la fine. Però manca ancora la parte più importante. Manca il suo solito epilogo dorato. Chi vincerà la Palma d'Oro quest'anno? È questo che abbiamo chiesto ai nostri colleghi della stampa durante l'ultimo giorno festivaliero. Domanda meno difficile di quello che potrebbe sembrare, perché la sensazione è quella di una gran bella edizione in cui spiccano due o tre titoli nettamente favoriti. È stata un'edizione 2019 ricca, varia, coraggiosa e a tratti spiazzante e deludente quando grandi autori ci sono sembrati fiacchi (Jarmusch), confortante quando ci ha mostrato il ritorno in grande stile di registi amati come Pedro Almodovar e Terrence Malick, da troppo tempo lontani dalle loro vette: ne abbiamo parlato anche nel nostro articolo dedicato ai film più amati e odiati di Cannes 2019 dalla nostra redazione. Mentre i film francesi denunciano periferie in subbuglio, Marco Bellocchio mastica amaro con il suo convincente Il traditore, Quentin Tarantino catalizza gli occhi di tutto con il suo omaggio cinefilo, è Parasite di Bong Joon-Ho a mettere tutti d'accordo. Come vedrete nel nostro video, la maggior parte dei colleghi intervistati ha amato il cinico ritratto familiare del regista coreano. Al suo fianco, però, non va dimenticato quella dolente opera autobiografica che risponde al nome di Dolor y Gloria, il grande film di Pedro Almodovar che affianca Bong Joon-Ho nella coppia di favoriti per la Palma d'Oro 2019.
Ecco il video