Due drammi giovanili sono i protagonisti del finale di questo Festival di Cannes, almeno per quanto riguarda le sezioni in cui sono stati presentati. Ieri abbiamo annunciato i premi di Un Certain Regard - che ha visto vincitore White God di Kornél Mundruczó (a questo link potete leggere la notizia) - oggi invece, poche ore prima della cerimonia di premiazione, sono stati annunciati i vincitori della Quinzaine e della Semaine, oltre che alcuni premi collaterali.
The Tribe di Myroslav Slaboshpytskkiy - storia di un ragazzo sordomuto che entra in un college speciale e deve confrontarsi con gli inevitabili riti di aggregazione giovanili e una gang di malviventi dediti a spaccio e prostituzione - porta a casa tre premi della Semaine de la Critique. Così come The Tribe, anche il vincitore principale della Quinzaine chiude Cannes con un tris di premi: Love at First Fight, incentrato sull'estate di due ragazzi, Arnaud e l'irrequieta Madeleine, che darà una svolta alle vite di entrambi. Il film di Thomas Cailley ha vinto anche uno dei premi FIPRESCI.
Altre due palme collaterali, la Dog Palm e la Queer Palm - assegnate rispettivamente ai film che gratificano cinefilia e cinofilia e alle pellicole di interesse LGBT - sono andate a White God e alla commedia Pride, ambientata ai tempi del governo Thatcher.
Cannes 2014: tutti i vincitori
- Semaine Internationale de la Critique - Gran Premio Myroslav Slaboshpytskkiy per The Tribe
- Semaine Internationale de la Critique - Premio SACD Boris Lojkine per Hope
- Semaine Internationale de la Critique - France 4 Visionary Award Myroslav Slaboshpytskkiy per The Tribe
- Quinzaine des Réalizateurs - Art Cinema Award Thomas Cailley per The Fighters - Addestramento di vita
- Quinzaine des Réalizateurs - Premio SACD Thomas Cailley per The Fighters - Addestramento di vita
- Quinzaine des Réalizateurs - Label Europa Cinemas Thomas Cailley per The Fighters - Addestramento di vita
- Premio della Giuria Ecumenica Abderrahmane Sissako per Timbuktu
- Premio FIPRESCI - Concorso internazionale Nuri Bilge Ceylan per Il Regno d'Inverno - Winter Sleep
- Premio FIPRESCI - Un Certain Regard Lisandro Alonso per Jauja
- Premio FIPRESCI - Sezioni parallele Thomas Cailley per The Fighters - Addestramento di vita
- Queer Palm Matthew Warchus per Pride
- Palm Dog Kornél Mundruczó per White God - Sinfonia per Hagen