La moglie di Fausto Brizzi, il regista accusato di molestie sessuali da una decina di ragazze e attrici, ha voluto rivelare la situazione difficile che deve affrontare personalmente dopo le notizie apparse sui media.
Claudia Zanella inizia la sua lettera inviata al Corriere della Sera ricordando di aver iniziato a fare l'attrice quando aveva solo 11 anni e ammettendo che, dopo due decenni, ha sentito racconti di molestie compiute da produttori, abusi di potere, avance scortesi e fuori luogo, per poi aggiungere: "Se buona parte di tutto ciò che ho sentito ed è circolato nel nostro mondo fosse vero, da essere umano profondamente rispettoso del prossimo, ne sarei profondamente disgustata. Però deve esserci una distinzione: davanti alla violenza o all'abuso dobbiamo correre dai carabinieri e denunciare; davanti ad un approccio non gradito, invece, dobbiamo rispondere con un secco 'no', e andarcene, come ho fatto io stessa molte volte in questi anni nell'ambiente del cinema, della televisione e della moda".
Claudia prosegue ribadendo che una carriera si costruisce "con il talento, lo studio, l'impegno e non a letto".
Le accuse rivolte al marito, proprio per questo motivo, la addolorano molto perchè ritraggono Brizzi in modo diverso rispetto all'uomo che conosce e ama da tempo, pur ribadendo che rispetta le donne che si sono sentite ferite. La Zanella ha però spiegato: "Mi spiace anche perché a prescindere dal fatto che l'imputato in questo tribunale mediatico sia mio marito, non trovo affatto corretto per nessuno essere descritto come il peggiore dei criminali".
La lettera prosegue poi ricordando che Brizzi ha ribadito più volte di non aver mai avuto rapporti non consenzienti: "In questo momento gli sono vicina perché così avviene tra una moglie e un marito quando si affrontano periodi difficili. Queste accuse formulate in tv, nei salotti televisivi di trasmissioni di gossip, senza nessuna garanzia, possono distruggere la carriera di un uomo, il suo matrimonio e la sua esistenza. Se mio marito ha avuto rapporti con altre donne nel corso del nostro matrimonio, voglio parlarne da sola con lui, nel nostro privato, come è giusto che sia. Devo capire se come moglie mi ha mancato di rispetto. Sono madre di una meravigliosa figlia femmina, e devo esserle di esempio".
E' proprio pensando alla figlia che Claudia Zanella ha voluto spiegare la sua situazione: "Sono barricata in casa da 5 giorni e non posso nemmeno portare mia figlia di un anno e mezzo al parco, perché sotto al nostro portone ci sono giornalisti e paparazzi a qualsiasi ora del giorno e della notte. Anche questa può essere considerata violenza sulle donne: in questo caso io e mia figlia".