La WTFilms, società parigina specializzata in vendite e produzioni di genere, è salita a bordo di un revival del classico horror-comedy neozelandese del 2006 Black Sheep, che racconta di un gregge di pecore trasformato in predatori assetati di sangue dall'ingegneria genetica.
Smile 2: i primi 7 minuti dell'horror sono on line, ma per vederli occorre sorridere tutto il tempo
I dettagli del prossimo film
Il sequel, intitolato Sheep 2, riunisce i membri chiave del cast del film originale, che è stata il titolo horror di maggior successo in Nuova Zelanda. Lo sceneggiatore e regista originale Jonathan King dirigerà il sequel, da una storia scritta insieme a Matthew Grainger e Rosie Howells.
L'attore protagonista Nathan Meister torna a vestire i panni di Henry Oldfield, il figlio pecoraio di un agricoltore che scopre che il suo perverso fratello maggiore ha effettuato pericolosi sperimentazioni genetiche sul suo bestiame, trasformandolo da docile vegetariano a spietato assassino carnivoro.
Black Sheep 2 seguirà una giovane scienziata convinta che un nuovo pericoloso agente patogeno minacci la popolazione. La scienziata lo rintraccia nella sua città natale, all'ombra della remota stazione di ovini dove si sono svolti i macabri eventi del primo Black Sheep. Meister sarà affiancato da ex membri del cast di Black Sheep e da volti nuovi.
Al sequel parteciperà anche la Wētā Workshop, la premiata società di effetti speciali di Richard Taylor (Avatar: The Way Of Water, La trilogia del Signore degli Anelli, M3gan, Pearl), che ha dato vita alla pecora assassina nell'originale.
Il film è prodotto da King e Grainger, insieme a James Partridge e Samantha Braun della Terror-Fi Films, con i produttori esecutivi Richard Fletcher della Libertine Pictures, Philippa Campbell, Ari Harrison e Jasmin McSweeney della Umbrella Entertainment.
Black Sheep 2 dovrebbe iniziare la produzione in Nuova Zelanda nel marzo/aprile 2025. La WTFilms prevede di lanciare ufficialmente le vendite del film in tutto il mondo nel 2025.
Il film originale è stato presentato in anteprima con recensioni entusiastiche nella sezione Midnight Madness del Toronto International Film Festival nel 2006 e ha acquisito uno status di cult dopo le sue uscite in Australia e Nuova Zelanda, nel Regno Unito (Icon) e negli Stati Uniti (IFC e Dimension).