Avicii: il padre dice che la sua tragica morte a 28 anni è stato il "momento peggiore" della sua vita

La defunta superstar, Avicii, ha lottato con una "pericolosa combinazione" di "fama e denaro" secondo suo padre il quale descrive la sua morte come "il momento peggiore".

Il padre di Avicii ha parlato della tragica morte di suo figlio, definendolo il "momento peggiore" della sua vita. Klas Bergling ha rivelato che il musicista, il cui vero nome era Tim Bergling, ha lottato con la propria salute mentale e ha abusato di sostanze al fine di tentare di riuscire ad affrontare la "fama e il denaro", che alla fine lo hanno portato al suicidio nel 2018 all'età di 28 anni.

"Affrontare la sua perdita? Lo trovo difficile, ancora", ha detto Klas al Sunday Times. "Ma lo farò, un giorno." Crescendo, Tim ha sofferto di ansia, secondo Klas: "Era una persona timida. Non era quello che entrava in una stanza con molte persone e iniziava a parlare".

Dopo anni di abusi di alcol e oppiacei, nel 2015, la famiglia del dj lo ha costretto a ricoverarsi in una struttura per le dipendenze: "È stato uno dei momenti più difficili di sempre perché, in un certo senso, mi sentivo come se avessi tradito mio figlio. Ma doveva essere fatto."

Fino ad oggi, Klas trova difficile venire a patti con la morte di suo figlio, poiché "parte del trauma" è non conoscere una ragione specifica per il suicidio: "Siamo esseri umani, siamo fatti così. Vogliamo avere una spiegazione... la sua morte è stato il momento peggiore della mia vita e tutto ciò che posso dire in proposito è che fama e denaro sono una combinazione molto pericolosa".