Amore criminale 2021, sesta puntata: la storia di Francesca Riza

Stasera su Rai3, alle 21:20, torna Amore criminale 2021, che, nella sesta e ultima puntata, racconta la storia di Francesca Riza, sopravvissuta alle violenze dell'ex fidanzato.

Amore criminale 2021 torna stasera su Rai3, alle 21:20, con la sesta puntata, l'ultima per questa stagione. Veronica Pivetti racconterà una storia già raccontata in una precedente edizione del programma, quella di Francesca, sopravvissuta alle violenze fisiche e psicologiche dell'ex fidanzato.

Francesca Riza conosce Giacomo (il nome di finzione usato nella puntata di qualche anno fa era Massimo) in piscina. Lui fa l'operaio, è un uomo di bell'aspetto e la conquista subito con il modo di fare istrionico. Quando la loro relazione comincia, Giacomo sembra a Francesca la persona più adatta a colmare quei vuoti affettivi che sente presenti nella sua vita.
Lei comincia pian piano ad annullarsi completamente in quel rapporto, tanto da allontanare i genitori e gli amici più cari, lui fa promesse, arriva perfino a parlare di matrimonio.

Francesca e Giacomo sono soli quando lui accusa un malore e solo in quella circostanza la Riza scopre qualcosa che ignorava: non soltanto Giacomo continua ad abusare di stupefacenti, ma il suo comportamento fa capire alla compagna che è affetto da bipolarismo. In breve tempo la situazione precipita: Giacomo non riesce a contenere scatti d'ira sempre più frequenti. Quando l'uomo diventa violento, Francesca decide di chiedere aiuto a Fabiana, l'amica da cui si rifugia.
Lui però insiste, costringendo la compagna a chiedere l'intervento dei genitori. Le sue pressioni però non si fermano: dopo numerosi tentativi, riesce a convincere Francesca a tornare insieme. Lei sa che non è la scelta giusta ma non riesce a rinunciare a quell'amore malato.

Si arriva così al momento di partire per la vacanza egiziana che la coppia organizza da tempo. Quando perdono l'aereo, Francesca e Giacomo decidono di concedersi un fine settimana in una spa. Lui la convince a sottoporsi a una sorta di "battesimo di purificazione": la picchia, la calpesta, le strappa ciocche di capelli e le sbatte violentemente la testa sul pavimento, obbligandola perfino a pulire il suo stesso sangue. Le violenze vanno avanti per ore, fino a quando Francesca non capisce che, proprio in quella notte, lui la ucciderà.
Riesce a fuggire dalla camera e a chiedere aiuto alla receptionist, che contatterà immediatamente le forze dell'ordine. Francesca si risveglierà in ospedale, finalmente al sicuro dopo 3 anni di relazione tossica.

Per Giacomo però non finisce qui, come racconterà, su Rai3 alle 23:15, la nuova puntata di Sopravvissute, il programma condotto da Matilde D'Errico.
La sua nuova vittima si chiama Beatrice, studentessa e volontaria della Croce Verde di Milano. Nel 2015 conosce un uomo all'apparenza carismatico e affascinante. Lui si chiama Giacomo, ha forti disturbi di personalità e in passato ha usato violenza contro la fidanzata precedente (Francesca Riza) e contro altre donne che lo hanno denunciato. Dal processo conseguente alle denunce l'uomo è risultato non imputabile perché dichiarato - in base alle perizie psichiatriche - "incapace di intendere e di volere all'epoca dei fatti".

Purtroppo la storia si ripete e Giacomo anni dopo replicherà il suo comportamento violento proprio con Beatrice. Infatti, dopo un paio di anni di relazione tranquilla, Giacomo inizia a diventare con Beatrice aggressivo, sospettoso e violento, esattamente come con l'ex fidanzata. Sospende i farmaci che lo aiutavano per i suoi disturbi mentali ma Beatrice questo non lo sa. Durante un lungo weekend di paura, l'uomo rinchiude Beatrice in casa e la sottopone a numerose violenze fisiche, cercando di farle confessare tradimenti mai esistiti. Sfinita e distrutta dalle violenze subite, mentre Giacomo è nell'altra stanza, Beatrice riesce a salvarsi saltando dalla finestra dell'appartamento.
Scampata a una relazione pericolosa, sarà in studio a raccontare la sua storia di sopravvissuta. Nel processo per l'ex compagno di Beatrice, questa volta, è stato riconosciuto il vizio parziale di mente e non quello totale, pertanto lui è stato condannato in primo grado a 6 anni, ridotti poi in appello a 4.