Alberto Sordi voleva fare un film su Mussolini: "Mi arrivarono minacce e lasciai perdere"

Alberto Sordi aveva in mente un film biografico su Benito Mussolini ma ricevette numerose minacce ed abbandonò il progetto: la rivelazione in un nuovo libro.

Alberto Sordi prima di morire avrebbe voluto fare un film su Benito Mussolini in una versione più "casalinga" e inedita, ma dovette abbandonare l'idea per le minacce che gli arrivarono dal Sud America. La storia è saltata fuori grazie al libro Alberto Racconta Sordi di Maria Antonietta Schiavina che - come cita La Repubblica - verrà pubblicato il 15 giugno in occasione del centenario della nascita dell'attore romano.

Alberto Sordi è il Marchese del Grillo - la nostra eCard: condividi sui social le immagini e frasi dei tuoi film e attori preferiti!
Alberto Sordi è il Marchese del Grillo - la nostra eCard: condividi sui social le immagini e frasi dei tuoi film e attori preferiti!

Alberto Sordi è sempre stato molto geloso della sua vita privata, per questo il libro Alberto Racconta Sordi di Maria Antonietta Schiavina sarà molto interessante da leggere per i fan dell'attore romano, come dimostrano alcune anticipazioni pubblicate dal quotidiano La Repubblica. La giornalista ha incontrato numerose volte l'Albertone nazionale raccogliendo gustosi aneddoti, come quello su Alberto Sordi che avrebbe voluto fare un film su Benito Mussolini. "Un duce casalingo raccontato tra le quattro mura con moglie e figli". Il duce pantofolaio di Sordi avrebbe preso anche "degli sganascioni dalla maglie Rachele". Il motivo per cui questo progetto non è andato mai in porto lo spiegò lo stesso attore: "Mi arrivarono minacce fin dall'America del Sud, lasciai perdere per non avere grane, ma sarebbe stato un successo".

Alberto Sordi avrebbe portato sul grande schermo un Benito Mussolini molto diverso da quello interpretato da Mario Adorf nel film Il delitto Matteotti del 1973 o da quello di Rod Steiger in Mussolini ultimo atto di Carlo Lizzani. Un punto di vista inedito, mai rappresentato per le minacce che convinsero l'attore a chiudere per sempre il progetto nel cassetto.