Si è spento ieri a Varsavia il regista Andrzej Wajda, uno dei più importanti cineasti polacchi degli ultimi cinquant'anni. Tra le sue opere più celebri ricordiamo I dannati di Varsavia, Cenere e diamanti, L'uomo di ferro e Walesa, l'uomo della speranza che era stato presentato a Roma tre anni fa. Tra pochi giorni Wajda era atteso alla Festa del Cinema di Roma per presentare il suo ultimo lavoro, Afterimage, incentrato sulla storia del pittore Wladyslaw Strzeminski.
"Maestro indiscusso del cinema polacco" - ha ricordato Gilles Jacob, ex-presidente del Festival di Cannes - "ha rappresentato la coscienza di un intero popolo e accompagnato la storia del suo Paese".
Attivo anche come regista di teatro, Wajda è stato nominato quattro volte agli Academy Awards e ha ricevuto infine un Oscar alla carriera nel 2000.