50 Cent ha risolto una causa legale che lo vede coinvolto e accusato di aggressione e percosse. Il rapper ha chiuso la questione proprio a pochi giorni di distanza dal debutto del documentario di Netflix su Sean Combs 'P. Diddy'.
La denuncia contro Curtis Jackson, alias 50 Cent, era stata presentata da Guadalupe de los Santos, che l'accusato di averlo aggredito a Los Angeles, nel settembre 2024, come si legge sul documento.
La denuncia nei confronti di 50 Cent
All'interno dell'esposto, de los Santos sostiene che il SUV di Jackson si sarebbe avvicinato mentre era fermo ad un semaforo: "La portiera anteriore del passeggero si è improvvisamente e con forza aperta, senza avviso o provocazione, colpendolo sul lato sinistro, facendolo cadere lui e il suo scooter sulla strada" si legge nella denuncia.
"Un occupante del SUV, su ordine del convenuto Jackson, ha aperto la portiera per colpirlo intenzionalmente" prosegue l'esposto. La denuncia richiedeva risarcimenti per percosse, aggressione, inflizione intenzionale di stress emotivo e negligenza.
La chiusura del procedimento di 50 Cent e l'uscita del documentario Netflix
La causa, a settembre, è stata trasferita dalla Contea di Los Angeles alla Florida mentre Jackson e i suoi avvocati hanno presentato una mozione di rigetto e un'udienza era stata fissata per il 22 dicembre, prima che le parti trovassero un accordo.
La mossa attuata da 50 Cent giunge ad una settimana circa dall'uscita su Netflix del documentario in quattro parti Sean Combs: The Reckoning, prodotto proprio da 50 Cent. Il documentario giunge sulla piattaforma dopo le condanne federali di Diddy per due capi d'accusa.
Naturalmente, l'accordo di 50 Cent ha generato diverse polemiche e critiche sui social, soprattutto per la particolare quasi concomitante uscita sulla piattaforma streaming di Netflix di un documentario che parla proprio di abusi da parte di un personaggio potente come Sean Combs in seguito allo scandalo che l'ha travolto negli ultimi anni, e prodotto proprio da Curtis Jackson.