Nino. 18 Giorni è un film del 2025 diretto da Toni D'angelo. Uscita al cinema: 20 Novembre 2025. Durata: 90 min. Distribuito in Italia da Nexo Digital. Paese di produzione: Italia.
Il documentario è opera di Tony D'Angelo, figlio del celebre cantautore napoletano. L'opera è l'espressione del desiderio del regista di riuscire a comprendere meglio suo padre, che lui definisce il suo "più grande mistero" a causa della differenza generazionale tra i due. Mentre Nino è nato a Napoli e in povertà, Tony è cresciuto nel benessere della capitale. Il successo clamoroso che Nino D'Angelo - il più famoso caschetto biondo d'Italia dopo la Carrà - ha raggiunto negli anni '80, ha creato un divario tra di loro che sembra incolmabile da certi punti di vista. Così Tony, armato di cellulare e non di una troppo invasiva telecamera, ha deciso di tuffarsi nella vita di Nino, l'artista, non soltanto il padre.
Per diciotto giorni, mentre Nino si preparava a un concerto evento che segna il suo ritorno sulle scene, Tony lo ha accompagnato tra prove, incontri, con familiari e colleghi. Ne esce un ritratto intimo e toccante di un artista e di un uomo che affronta il passare del tempo, un cantante talmente popolare che è un'icona nazionale; Tony ci mostra chi è il vero Nino, o meglio chi era Nino D'Angelo quando era ancora Gaetano, prima ancora che diventasse suo padre, un viaggio intrapreso insieme per raccontare la storia di un uomo che è stato, ed è ancora per molti, la voce di un'anima popolare, del Sud, ma non soltanto.
Diretto da Toni D’Angelo, figlio di Nino D’Angelo, Nino. 18 giorni è un film-documentario che vuol essere un ritratto a due voci che esplora la distanza affettiva e generazionale tra padre e figlio. Viene affrontata la riscoperta di Gaetano, l'uomo nato nella povertà di Napoli, prima che diventasse l'icona popolare Nino D'Angelo, e si riflette su come l'enorme successo dell’artista negli anni '80 abbia creato un "abisso" tra lui e il figlio Toni, cresciuto invece nel benessere.
Nel docufilm, che è stato presentato fuori concorso alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia 2025, Toni D’Angelo segue suo padre in giro per l’Italia, durante le tappe del suo tour o l’organizzazione di nuovi eventi, e, allo stesso tempo, lo riporta nei luoghi della sua infanzia: San Pietro a Patierno, il quartiere di Napoli in cui è cresciuto, e Casoria, paese alle porte di Napoli dove è diventato uomo, cantante e padre. Il pretesto per iniziare questo viaggio sono i 18 giorni in cui Nino era a Palermo: quando Toni nacque, Nino era lì, impegnato con la prima sceneggiata che lo rese noto. Un successo inaspettato, che si protrasse a lungo e che ritardò di 18 giorni la conoscenza fra padre e figlio.
Il tentativo, compiuto dal figlio-regista, è di recuperare i ricordi, il tempo perduto e le radici popolari, con uno stile che ispira intimità: Toni D'Angelo utilizza infatti spesso uno smartphone per le riprese ravvicinate e i dialoghi informali. Il regista ha spiegato che questa scelta stilistica crea la "giusta distanza", consentendogli di "prendere appunti a matita" sull'intimità del padre senza invaderla, ma con una prospettiva personale. Il film mescola materiali d'archivio della carriera di Nino D'Angelo con la sua routine privata e domestica, creando un quadro complesso dell'artista e dell'uomo.
Oltre a Nino e a Toni, compare anche la moglie Annamaria Gallo, che interviene in momenti intimi, ad esempio sulla routine domestica di Nino. La sceneggiatura è stata curata dallo stesso Toni D'Angelo assieme a Roberto Moliterni, mentre le musiche originali sono di Cesare Picco e Nuccio Tortora. “Da regista - ha detto Toni D’Angelo - provare curiosità significa pensare per immagini. Per questo la curiosità si è tradotta nel tempo nel desiderio di fare un film su di lui. Un desiderio che avrei avuto anche se non fosse stato mio padre".