Il profumo del mirto 2021

Trama del film Il profumo del mirto

Documentario che racconta la vita di un pastore sardo emigrato in Friuli-Venezia-Giulia. In Val Tramontina egli ha portato un po' di Sardegna, e si è costruito uno spazio assolutamente unico.

Questo documentario è incentrato su un pastore sardo, Francesco Mattu detto “Kiodo”. Egli, partito dalla sua terra, lavora adesso in Val Tramontina, in Friuli-Venezia-Giulia.

Francesco evoca i ricordi del proprio passato: la povertà che ha vissuto, le piccole cose che sembravano grandi e tutte importanti (e lo erano), mentre cresceva immerso nella natura tra paesaggi meravigliosi e circondato dagli animali. La vita rurale lo portava però a non frequentare la scuola: molto spesso, le maestre lasciavano passare il fatto che, durante le lezioni, doveva scappare per andare ad accudire il gregge di pecore, poiché per la sua famiglia era essenziale il suo contributo per poter tirare avanti.

Francesco era un bambino particolare, ribelle, testardo. L’uomo che è poi divenuto ha conservato questi aspetti del carattere; inoltre, la sua autonomia lo portava a decidere da solo cosa fosse meglio per sé. Ed egli decise che la sua scuola sarebbe stata la natura.

Quando, dopo tante difficoltà economiche (e non soltanto) incontrate nel corso tempo ha deciso di lasciare la Sardegna e partire per il Nord Italia, è ripartito dall’essenzialità, circondandosi di pochi amici e proponendo prodotti gastronomici di qualità che si differenziassero dall’offerta tipica delle zone friulane.

Così, pascolando un gregge di qualche decina di pecore, si è creato un nome e una riconoscibilità in tutto il territorio. Chi lo va a trovare sa cosa chiedere, e va via estremamente soddisfatto. Nella sua dimora egli conserva qualche bottiglia di Cannonau, Mirto e Filu Ferru artigianali, erbe ed essenze aromatiche dai misteriosi profumi, Pane Carasau, formaggi di svariate stagionature, l’immancabile cassa di birra sarda; sullo sfondo vi è invece uno stereo sempre acceso. Ed è così che un po’ di Sardegna è arrivata in Val Tramontina ma, ogni tanto, tornare alle proprie origini è sempre fondamentale.