Corleone la caduta è un film del 2018 diretto da Mosco Boucault con Nathalie Bauer e Francesco Anzelmo. Durata: 120 min. Paese di produzione: Francia.
Documentario dedicato alla mafia che non spiega solo la dinamica “militare” delle azioni mafiose e la feroce dimensione gangsteristica della vita in Cosa Nostra, ma cerca anche di comprendere l'essenza sociale della mafiosità, la condizione del boss in una società chiusa e fintamente morale e di “illuminare” le vergognose connessioni tra politica e mafia.
Attorno la città di Corleone, tante storie si intrecciano e raccontano un’unica tragedia: la piaga rappresentata da Cosa Nostra.
Tra queste, quella del “capo dei capi”, il boss Salvatore Riina. Figlio di un contadino “senza terra”, sfruttato dai potenti locali, ha visto il padre morire quando aveva tredici anni e ha commesso il suo primo delitto quando ne aveva compiuto diciannove. Affiliato definitivamente a Cosa Nostra a ventisei anni, durante le cosiddette “guerre di mafia” ha scalato le posizioni di vertice dell’organizzazione, diventandone il riferimento quando aveva ormai quarantadue anni. Spietato e feroce: diverrà il più pericoloso tra tutti i criminali, fino all’arresto avvenuto nel 1993.
Vi è anche la storia di Tommaso Buscetta. Anch’egli potente figura di Cosa Nostra, finché non risultò perdente nello scontro con Riina, che per ritorsione fece sterminare gran parte della famiglia di Buscetta: i suoi due figli, il fratello, il figlio del fratello e il marito della figlia. Costretto alla fuga e senza possibilità di replicare con il fuoco, decise di vendicarsi iniziando a collaborare con la giustizia italiana, fino all’avvio del Maxiprocesso del 1986.
Vi è però, soprattutto, la storia di due ragazzi palermitani, cresciuti nel quartiere della Kalsa, che crescono con i valori più alti della nostra società e decidono di diventare magistrati. Coraggiosi, integerrimi e determinati, apertamente ostili alla mafia. Essi erano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Fu proprio Falcone a convincere Buscetta a collaborare con lui per incastrare Riina e dare inizio a un processo a Cosa Nostra che avrebbe buttato giù il muro di omertà e collusione che consentiva alla mafia di stritolare la martoriata terra di Sicilia, e di fare affari con la politica e altri uomini potenti del tessuto economico e produttivo italiano. Buscetta vide in Falcone l’unica possibilità che aveva per abbattere Riina e impedirgli di vivere il suo sogno: passare la sua vecchiaia a Corleone. Non perché credesse nella giustizia, ma perché stanco di combattere e impossibilitato a farlo a suo modo.
Non basterà il maxiprocesso per eliminare la cupola e occorreranno altri sacrifici di uomini e donne, servitori dello Stato, per mettere la parola fine a una stagione di distruzione e morte. Ma anche a Corleone l’aria della legalità sarebbe arrivata, inesorabilmente.
Attualmente Corleone la caduta ha ricevuto la seguente accoglienza dal pubblico:
Corleone la caduta è stato accolto dalla critica nel seguente modo: su Imdb il pubblico lo ha votato con 8.0 su 10