Un remake del celebre musical di Broadway e del film del 1961, diretto e fortemente voluto da Steven Spielberg. Basterebbero queste poche note per spiegare il vero evento che ha rappresentato la nuova versione dell'amore osteggiato tra due membri di gang rivali, gli Sharks e i Jets, composte l'una da immigrati portoricani e l'altra da americani, nel West Side della New York City degli anni Cinquanta. Ma come vedremo nella recensione di West Side Story in blu-ray, un film del genere non poteva che essere attesissimo anche in homevideo nelle varie edizioni distribuite da Disney, che ha fatto le cose in grande proponendo la pellicola che ha valso l'Oscar come miglior attrice non protagonista ad Ariana DeBose, in varie versioni. Noi grazie a Walt Disney Home Entertainment abbiamo potuto apprezzare il blu-ray che vi andiamo a descrivere.
Il video: ottimo dettaglio e un suggestivo croma che riporta agli anni Cinquanta
Cominciamo l'analisi del blu-ray di West Side Story dal video, ricordando che il film di Steven Spielberg è stato girato su pellicola 35mm utilizzando telecamere Panavision Panaflex Millennium XL2, e poi terminato in 4K DI. Avevamo timore che racchiudere in un blu-ray oltre due ore e mezza di film e oltre 90 minuti di extra, potesse comportare qualche problema di compressione. Timore che ben presto rientra guardando le immagini. Certo, qualcosina affiora su qualche fondale e in scene particolarmente buie, ma è una cosa fisiologica e quasi trascurabile. Per il resto il video risponde alla grande anche in HD, anche se immaginiamo che la versione 4K possa essere ancora più spettacolare. L'aspetto più sorprendente è che dal quadro si percepisce costantemente una chiara atmosfera anni Cinquanta, perfettamente ricostruita attraverso giochi di luce, una tavolozza stilizzata e i costumi.
Soprattutto stupisce come su uno sfondi di esterni con colorazioni sobrie, spente e tenui, soprattutto quello con i classici mattoni rosso scuri delle abitazioni e i grigi marroni degli edifici in demolizione, spicchino una gamma di tonalità fresche e briose di vestiti, oggetti di scena, luci ma anche degli stessi interni degli appartamenti. Per poi esplodere nel coloratissimo ballo scolastico. E ci immaginiamo che il 4K sotto questo profilo debba essere qualcosa di abbagliante. I neri sono profondi e anche per questo le scene nottune sono cosi suggestive. Anche in HD il dettaglio è molto efficace, dai primi piani, ai costumi ricchi di particolari, fino alle ambientazioni. Anche nelle scene scure il quadro riesce comunque a respirare e mantenere un'apprezzabile profondità perché il gioco di luci e riflessi che aiuta i personaggi a distinguersi dagli sfondi, funziona in modo egregio.
West Side Story, la recensione: come aggiornare un classico
Audio corposo e coinvolgente. E nelle canzoni l'effetto è trascinante
Per quanto riguarda l'audio, a un impressionante traccia inglese in DTS HD Master Audio 7.1, fa riscontro un buon Dolby Digital Plus 7.1 italiano. Fin dalla scena iniziale, tra il movimento delle gang, il fischio e i lavori delle costruzioni, tutti i canali si mettono in moto per offrire un sound design ricco, coinvolgente e dalla spazialità accentuata. Gli esterni hanno parecchi effetti ambientali attorno ai protagonisti, ma ovviamente dove l'ascolto offre il massimo è nelle tante canzoni e nelle scene musicali, che presentano una bella corposità, un'energia di insieme non banale e un'efficace direzionalità di voci ed effetti. In questo contesto i dialoghi restano sempre cristallini e precisi. Tutto questo, soprattutto musica e scene sonoramente più importanti, nella traccia originale vantano una marcia in più, sia sui piano della ricchezza dei microdettagli che della potenza generale, con un maggior coinvolgimento anche dei bassi.
West Side Story: l'evoluzione del musical dal 1961 al film di Steven Spielberg
Gli extra: un lungo documentario tra interviste, dietro le quinte e curiosità
L'ottima edizione si chiude con una ricca e interessante sezione dedicata agli extra. Quello che può sembrare un contributo unico, denominato Le storie di West Side Story, è in realtà un lungo documentario di ben 97 minuti diviso in 13 parti, che tratta un po' tutti gli argomenti, dalle eredità del musical teatrale originale e del film del 1961, alla realizzazione di questo remake fortemente voluto da Spielberg con tantissimi interventi di regista, cast, troupe, musicisti e produttori, e un sacco di dietro le quinte durante le riprese con focus su come sono state girate le sequenze più importanti.
Ma vediamo il tutto nel dettaglio. Si parte con Introduzione (4'), nella quale Steven Spielberg spiega l'inizio dell'avventura e le sfide affrontate per adattare un musical iconico, e con Prologo (8') dedicato alla scena di apertura del film, le sue ambientazioni e le complesse coreografie. Si prosegue poi con Gli Sharks e i Jets (11' e mezzo) con approfondimenti sui due gruppi rivali, i loro interpreti e anche sull'inno nazionale del Porto Rico aggiunto alla nuova versione della storia. Troviamo poi Dance At The Gym (10'), ovvero un'analisi del brano e della coreografia che portano al primo incontro tra Tony e Maria, quindi Storia d'Amore (7'), con sempre al centro i due protagonisti, i loro provini e le canzoni chiave.
A seguire America (8'), con le riprese di una scena di ballo durante una terribile ondata di caldo sulle strade di New York, quindi Gee, Officer Krupke (9') sulle nuove scenografie e coreografie di questa versione della canzone e analisi dei testi di Stephen Sondheim. Poi ancora Cool (8') sul complesso numero musicale girato durante la prima settimana di riprese, Da Quintet a The Rumble (9' e mezzo) con il regista al lavoro sulla sequenza della lotta tra le due gang rivali, e I Feel Pretty (6'), con lo sceneggiatore Tony Kushner che spiega il significato diverso che ha nel film la canzone di Stephen Sondheim. Somewhere (8') è tutto dedicato a Rita Moreno, già protagonista nel film del 1961 nei panni di Anita, che qui torna per interpretare Valentina, vedova proprietaria del negozio in cui lavora Tony, oltre che come produttore esecutivo del film. In chiusura Finale (7'), con Spielberg che ripercorre la grande avventua della lavorazione del film, e Tributo (2'), una dedica a Stephen Sondheim. Oltre a questo lungo documentario, troviamo Le canzoni di West Side Story, che permette di andare direttamente alle scene con i sedici brani del film.
Conclusioni
A conclusione della recensione di West Side Story in blu-ray, non possiamo che ribadire come Disney non sbagli un colpo un homevideo e offra un prodotto ancora una volta al top della qualità. Il video restituisce perfettamente le atmosfere e la fotografia del film, mentre l’audio assicura un coinvolgimento totale e immersivo, soprattutto durante le canzoni. La ciliegina sulla torta è un reparto extra abbondante e variegato.
Perché ci piace
- Il video assicura una qualità al top per il formato blu-ray.
- Il dettaglio è ottimo e il croma è perfettamente fedele alla fotografia.
- L’audio è trascinante nelle scene con le canzoni, ma molto ricco anche negli effetti.
- Extra corposi grazie al lungo documentario diviso in tredici sezioni.
Cosa non va
- C’è qualche lieve accenno di compressione, comprensibile visto che il disco tra film ed extra contiene oltre quattro ore di materiale.