Virtualmente reale, la recensione: l'amore ai tempi dei social nel nuovo teen drama messicano di Netflix

La recensione di Virtualmente reale: Vale e Alex intraprendono una relazione virtuale anonima senza sapere di conoscersi nella vita reale.

I contenuti dedicati al mondo degli adolescenti sono tra i più amati e cercati su Netflix. Non sorprende, quindi, il debutto sulla piattaforma streaming di Virtualmente Reale (titolo originale Anónima), pellicola di produzione messicana ambientata in un liceo privato. Basato sull'omonimo romanzo scritto da Wendy Mora, diventato un vero e proprio fenomeno su Wattpad, il film racconta la storia di due adolescenti, interpretati dall'attrice Annie Cabello e dal tiktoker Antonio Morales (noto come Ralf) che, a causa di un messaggio inviato al numero sbagliato, iniziano a scriversi e a piacersi, anche se solo in maniera virtuale. Ciò che i ragazzi non sanno, è che, in realtà, i due si conoscono già nella vita reale. Come vedremo nella nostra recensione di Virtualmente Reale, la pellicola diretta da María Torres regala un'ora e 40 di spensieratezza e ottimismo nonché un pretesto per ricordare, almeno per chi ha superato da tempo quegli anni, il periodo del liceo, in cui tutto sembrava avere un peso diverso

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Virtualmente reale: un momento del film

Il numero sbagliato

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Virtualmente reale: una sequenza del film

Valeria detta Vale (Annie Cabello) è una ragazza all'ultimo anno di liceo con la passione per il cinema, passione considerata alla stregua di un hobby dai suoi genitori che sognano per lei un futuro all'interno dell'azienda familiare. Una notte, Vale riceve un messaggio da uno sconosciuto che le chiede di uscire. L'autore del messaggio è Alex (Antonio Morales), un ragazzo che da poco frequenta lo stesso liceo privato di Vale grazie a una borsa di studio e a cui è stato dato il numero sbagliato da una ragazza conosciuta a una festa. Nonostante siano (apparentemente) due perfetti sconosciuti, i ragazzi iniziano ad approfondire la reciproca conoscenza attraverso uno scambio di messaggi sempre più fitto, pur rimanendo sempre nell'anonimato. Quello che Vale e Alex non sanno è che, in realtà, non solo i due si frequentano nella vita reale ma che, quella nata come un'antipatia si sta trasformando in qualcosa che va al di là della semplice amicizia.

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Virtualmente reale: una scena del film

Virtualmente reale porta sullo schermo come l'introduzione dei social network abbia profondamento cambiato il modo in cui le persone, e in particolare gli adolescenti, si relazionino tra loro. Vale e Alex, pur non conoscendosi nella vita reale (o almeno, pensando che sia così), iniziano a instaurare un profondo legame solo attraverso lo scambio sempre più fitto di messaggi. Una conoscenza filtrata da uno schermo che, però, aiuta i ragazzi a mettersi a nudo e a confessare all'altro sogni e paure senza il timore di essere giudicati. Un'apertura che non riescono a mettere in atto nella vita reale, dove i due, almeno all'inizio, a stento riescono a parlarsi, provando addirittura una forte antipatia reciproca. La pellicola di María Torres non intende demonizzare il modo in cui i social network vengono oggi utilizzati per instaurare delle relazioni, ma invita il pubblico ad andare oltre allo schermo per evitare che si creino, in seguito, situazioni spiacevoli o imbarazzanti. In questo caso, il rapporto virtuale tra Alex e Vale è fonte di malintesi e divertenti sketch che sapranno intrattenere sia un pubblico più giovane, capace di riconoscersi all'interno di queste dinamiche, sia un pubblico più adulto che finirà inevitabilmente per ricordare gli anni del liceo, anni in cui tutto sembrava avere un peso differente.

Poca coralità

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Virtualmente reale: una foto del film

Virtualmente Reale non vanta un cast importante, con la presenza di giovani attori alle primissime esperienze cinematografiche. Nonostante questo, i due protagonisti, l'attrice Annie Cabello e il tiktoker Antonio Morales, ricoprono i loro ruoli nel migliore dei modi, dimostrando di avere una certa chimica e dando vita a dei siparietti teneri e divertenti allo stesso tempo. Stessa cosa, purtroppo, non può dirsi per gli altri personaggi della storia, che risultano spesso piatti e lasciati troppo in disparte. Benché il film sia incentrato sulla relazione tra Alex e Vale, infatti, diverse sottotrame vengono accostate alla narrazione principale, dando allo spettatore un'aspettativa di coralità. In realtà, pur venendoci presentati come rilevanti, i personaggi di supporto si rivelano alla fine essere piuttosto insipidi e forzati, specchio di quei cliché che troppo spesso siamo abituati a vedere nelle commedie romantiche adolescenziali.

Conclusioni

Come abbiamo visto nella nostra recensione di Virtualmente Reale, questa commedia romantica di produzione messicana risulta essere una visione spensierata e assolutamente piacevole; un pubblico più giovane potrà riconoscersi nelle dinamiche di relazioni via social mentre gli spettatori più adulti saranno portati a un nostalgico ricordo degli anni del liceo. Buona la chimica tra i due protagonisti, alla loro prima esperienza cinematografica; peccato invece per i personaggi di supporto, un po' insipidi e marginali. Ci saremmo aspettati una maggiore coralità.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
3.9/5

Perché ci piace

  • Una visione spensierata e ottimista, adatta sia a un pubblico più giovane, sia agli spettatori più adulti
  • Buona chimica tra i due protagonisti

Cosa non va

  • Poca coralità