Una vincita al Superenalotto può, a ragione, cambiarti la vita, specie se il montepremi in palio è di centoventi milioni di euro. Meno usuale è che sia una mancata vincita a cambiarti la vita, eppure per Gaetano (Vincenzo Salemme), vigile napoletano in servizio a Parma, è proprio la serie di sfortunati eventi che lo porterà a non giocare la sestina fortunata, sempre la stessa a cui si affidava dall'infanzia, a offrire l'occasione di ripensare i propri rapporti umani. Quello con la compagna Betty, una procace Asia Argento che dedica le sue attenzioni amorose al comandante Grandoni (Alessandro Gassman), quello con l'amico Nicola (Dario Bandiera), impossibilitato a soddisfare le richieste di una pretenziosa Elena Santarelli, e quello con Anna (Nicole Grimaudo), neo-psichiatra da sempre innamorata di lui e che ne vuole fare il suo primo caso di studio. Perché quando tutti ti credono multimilionario, perché tu per primo sei troppo sconvolto per ricordare di non aver raggiunto la ricevitoria in tempo l'unica volta in cui sarebbe stato utile, la vita ti sembra effettivamente un po' più facile (fatte salve le pretese inquietanti dell'ex moglie), ma è quando la drammatica realtà si palesa che i nodi vengono al pettine, e allora tutto, o quasi, va come doveva andare dall'inizio. Abbiamo incontrato il regista Paolo Costella, i produttori Giampaolo Letta e Rita Rusic e il cast al completo per parlare di questa discesa ironica nelle miserie umane, economiche quanto morali, in cui il denaro è la cartina tornasole per valutare l'amore, il lavoro e anche un po' se stessi.
Quella del gioco è una tradizione molto italiana, ma come vi è venuta l'idea di farne un film? Paolo Costella: Lo spunto è partito da un atto unico di Vincenzo, Fiore di ictus, che poi abbiamo rivisto insieme in fase di sceneggiatura. Il denaro è una buona chiave di lettura della realtà, specialmente in un paese come il nostro che molto spesso si affida alla sorte per sopravvivere.Vincenzo Salemme: Comunque un episodio simile è successo veramente, a un ristoratore di Napoli che conosco, che, quando ha scoperto che i suoi numeri erano usciti proprio quando non aveva giocato, ha detto a sua moglie "Ti sei salvata... Altrimenti mi sarei già comprato una Ferrari e sarei scappato con una ventenne bionda!".
Quindi nella non-vittoria del protagonista si nasconde un messaggio positivo? Vincenzo Salemme: Sicuramente si!
Come avete lavorato nelle fasi produttive del film, e perché la scelta di questa location insolita? Giampaolo Letta: Lo spunto iniziale è stato senz'altro l'idea di Vincenzo, poi con Rita Rusic avevamo già lavorato bene insieme tante volte, ed è stata lei a proporre Parma come location, perché, pur essendo una città molto bella, non era mai stata molto sfruttata al cinema.
Rita Rusic: Volevamo ambientare la storia nel nord Italia proprio per sottolineare la differenza tra l'uomo del sud, che va sempre con calma, e l'operosità locale. Poter poi vivere una città così bella ma anche così poco usata ci è sembrata un'ottima opportunità.
Asia, come hai lavorato sul tuo personaggio e cosa ti ha divertito di più di Betty? Asia Argento: Betty mi è piaciuta fin dal primo incontro con Paolo e Vincenzo, quando mi hanno raccontato la scena in cui cuoce la carne sulla griglia: lì mi sono innamorata. Me la sono immaginata un po' come un cuoco giapponese di teppanyaki, per cui la cucina rappresenta anche un po' uno spettacolo, e per di più sensuale. Erano anni che non lavoravo a una commedia, e che non lavoravo in Italia: in effetti il mio ultimo lavoro italiano è stato proprio una commedia, Viola bacia tutti, e per questo mi è interessato il progetto ancora prima di leggere il copione. In più, lavorare con tutti questi grandi comici è stata una vera sfida.
Anche stamattina a Parma ci sono stati quattro arresti in Comune, in più il film è stato girato dopo la polemica legata al pestaggio da parte di alcuni membri della Polizia ai danni di un ragazzo nero. Il film è un tentativo di rifare il trucco alle autorità locali? Rita Rusic: Rispondo io perché sono io la responsabile della scelta di Parma. Noi facciamo cinema, non siamo dei giudici e non vogliamo emettere sentenze che spettano ai tribunali. Abbiamo scelto Parma perché è una bella città, non abbiamo mai avuto intenzione di avere a che fare con la sua vicenda politica, che ci interessa senz'altro, ma come cittadini. Non ci sembrava nemmeno giusto punire la città intera per alcuni corrotti, né cercare di rifarne l'immagine, anche perché l'immagine che noi diamo dei nostri protagonisti non è un granché. Questa vicenda è molto grave, ma non deve togliere niente a Parma, che già sta pagando per prima questa maleducazione della sua classe dirigente.
Alessandro Gassman: Anche perché se fosse il mio personaggio a dover rifare la faccia ai Vigili, renderebbe loro davvero un pessimo servizio...
Come avete pensato il cast? Paolo Costella: Sono molto orgoglioso di questo cast, soprattutto perché non è ovvio né banale, quando in Italia, al contrario, si tende molto spesso a chiamare sempre le stesse persone per gli stessi ruoli. Abbiamo creato degli incontri inediti dal punto di vista artistico, formando tante coppie che non avevano mai recitato insieme e che hanno funzionato benissimo.
Dario Bandiera: Devo confessare, infatti, che, dopo il film, con Vincenzo è nato qualcosa di più...
Vincenzo Salemme: Sì, sì, dopo ne parliamo.
Nicole, come ti sei trovata nel tuo primo ruolo comico? Nicole Grimaudo: Questa è la mia prima commedia in assoluto, ma spero sia la prima di una lunga serie. Lavorare in questo film è stato bello anche perché tornavo a casa alleggerita nello spirito, girare alcune scene era proprio esilarante. Mi ha divertito molto il mio ruolo, che è quello di una donnina appiccicosa, ingenua, che però nasconde anche un po' di furbizia, di quella buona. Tra tutti è quella più fuori dal coro, la meno legata al denaro: per questo mi sono affezionata tanto a questo personaggio e spero di interpretare presto altri ruoli simili, anche perché ormai ho capito che a far piangere ci riesco. Bisogna vedere se riesco a fare anche ridere.
E tu, Elena, come hai vissuto questa esperienza? Elena Santarelli: Devo subito precisare che le attrici vere sono loro, io vengo dal mondo della televisione e quando Rita mi ha chiamato devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa. Quando è una donna a chiamarti fa ancora più piacere, e in più mi sono divertita tantissimo a girare questo film, in particolare con Dario ci siamo fatti tantissime risate.
Voi vi siete mai sentiti baciati dalla fortuna? Vincenzo Salemme: Beh nella bellezza certamente! No, proprio baciato no, ma fortunato in generale si, mi è capitato di lavorare con persone fantastiche, quindi mi è sempre andata bene.Asia Argento: Io una volta sono andata al casinò a Budapest, e siccome avevo 22 anni puntai tutto sul 22 nero alla roulette. Non avevo puntato una grossa somma, ma vinsi, e dopo aver vinto ho preso i soldi e sono uscita subito.
Dario Bandiera: Io ho avuto il mio momento quando Elena si ubriacò durante le riprese e mi chiese di dormire con lei...
Alessandro Gassman: Io mi ritengo molto fortunato in tutti i sensi, da 46 anni: ho una bella famiglia, faccio il mestiere che amo, ho libertà d'espressione, non potrei chiedere di più.
Vincenzo, come avete creato questa bella alchimia tu e Alessandro? Vincenzo Salemme: L'unica difficoltà l'abbiamo avuta per via delle inquadrature, io dovevo stare su una cassetta di frutta... Comunque avevamo entrambi molta voglia di lavorare insieme, tant'è che molte scene ci venivano al primo colpo.
Alessandro Gassman: O al secondo, perché spesso io ridevo. Comunque devo fare un appunto alle forze dell'ordine: mentre il vigile semplice ha la divisa estiva, il Comandante no, e con il caldo di Parma io dovevo andare in giro con la giacca di lana! E' stato un onore per me lavorare con Vincenzo, che ha una così importante storia teatrale alle spalle, è un vero professionista con una grande capacità di improvvisare.
Paolo, come hai gestito tutti gli incontri/scontri di questo cast eterogeneo? Paolo Costella: Quando gli attori sono bravi, il lavoro è sempre facile. Abbiamo fatto prima una lettura non recitata, ma in una commedia dopo i primi due ciak si perde un po' di freschezza, di solito. Devo ringraziare Vincenzo per la sua capacità di tenere viva l'azione e di animare il ritmo dietro le quinte.
Asia, per te questo è un ruolo completamente nuovo, speri di farne altri simili? Asia Argento: Spero proprio di sì, spero di trovare il film giusto e spero di esserne capace.Paolo Costella: Mi è piaciuto molto avere la possibilità di giocare con il suo personaggio, un po' aggressivo ma anche divertente.
Asia Argento: Sì, Vincenzo aveva molta paura di me, quando dovevamo girare la scena in cui lo prendo a pugni.
Vincenzo Salemme: E ci credo! Quello che fa veramente paura è la freddezza con cui lo dice, "aveva molta paura"...
Dario, dopo Oggi sposi non ti abbiamo visto per un po'. Quali sono i tuoi progetti? Dario Bandiera: Non mi avete visto perché mia mamma era arrabbiata per il fatto che lavoravo troppo! In realtà io in media facevo un film all'anno, questo è stato girato più di un anno e mezzo fa, ma ci ha messo un po' a essere distribuito. Nell'ultimo anno ho girato quattro film da protagonista,quindi prossimamente vi romperò parecchio le scatole!