Gli interpreti di Una grande famiglia apre le porte di casa Rengoni per svelare le novità e le sfide delle nuove puntate (costate 11 milioni di euro), in arrivo su Rai Uno da lunedì 21 ottobre. La serie, diretta da Riccardo Milani, è sceneggiata da Ivan Cotroneo (creatore della webseries Una mamma imperfetta, su Rai Due con la seconda stagione dopo l'anteprima al RomaFictionFest), Stefano Bises e Monica Rametta che la raccontano assieme a Eleonora Andreatta, direttore di Rai Fiction.
Gianni Cavina e Stefania Sandrelli riprendono il ruolo dei genitori, attorno a cui si stringono i cinque figli. In rappresentanza del cast hanno incontrato la stampa Alessandro Gassman (Edoardo), Sonia Bergamasco (Laura), Giorgio Marchesi (Raoul) e Primo Reggiani (Stefano) contribuendo ad aumentare il mistero che avvolge gli otto episodi del secondo ciclo.
Eleonora Andreatta: Una grande famiglia mette insieme varie eccellenze, a partire dalla regia e dalla scrittura: non ha paura di raccontare grandi sentimenti né di confrontarsi con attori di grandissimo spessore, a partire da Alessandro Gassman che ritorna portando con sé la linea di mistero. Alcuni nodi vengono sciolti ma non fa chiarezza sulle ragioni della sua scomparsa.
Cos'hanno di speciale questi personaggi?
Eleonora Andreatta: Sono personaggi tridimensionali, con chiaroscuri e pieni di contraddizioni, che coprono tre generazioni di rapporti, a volte anche conflittuali, bilanciati dal forte attaccamento dei legami affettivi. Le nuove puntate sono più potenti delle precedenti e continuano a mescolare generi diversi, dalla commedia al giallo in una metafora della crisi d'oggi, sia familiare che economica.
Cosa ci riservano le nuove puntate?
Ivan Cotroneo: La prima stagione è terminata con tanti interrogative e per chi scrive storie seriali non esiste piacere maggiore del tornare a casa e continuare a raccontare le vite di questi personaggi. Nelle prossime 8 puntate sarà una grande festa ritrovare i Rengoni in situazioni in cui non erano mai stati prima. Alessandro Gassman sconvolge gli equilibri della famiglia con la sua presenza e con enorme ambiguità.
Stefania Sandrelli: Con Una grande famiglia ho confermato una mia regola: quando leggo un copione mi aspetto che il film lo superi ed emozioni di più. Per me è stato un regalo avere l'autorevolezza di fare la moglie, la madre e la nonna in questa storia. Ormai sono specializzata in rapporti familiari: mettendoli in scena sai di arrivare al cuore del pubblico.
Come descriveresti quest'avventura?
Gianni Cavina: Una grande fatica, perchè il regista non dà tregua e non si stanca mai, ma al tempo stesso una grande gioia che supera tutto. E la seconda stagione è anche più bella della prima.
Tutti si chiedono che cosa faccia Edoardo di ritorno a casa. Cosa ci puoi anticipare?
Alessandro Gassman: Io sono portatore sano di mistero, ma non posso dire molto di più. È un personaggio divertente da interpretare e non vedo l'ora io stesso di capire cosa facessimo nella boscaglia o in altri posti indefiniti. In effetti questo mistero attanagliava anche noi stessi attori...
Quali novità ci riserva Laura?
Sonia Bergamasco: Finalmente la sua corazza comincia a mostrare delle crepe e in lei vediamo anche momenti di commedia.
Chi accetta con più riluttanza il ritorno a sorpresa di Edo è suo fratello Raoul. Cosa ne dici?
Giorgio Marchesi: Per Raoul questa stagione non comincia bene, si ritrova combattuto tra sentimenti diversi. Aveva scommesso tutto sul rapporto con Chiara e ora tutto ritorna in gioco. Di una cosa sono certo: visto il suo carattere istintivo, lui non mollerà di certo.
Primo Reggiani: Stefano finora è stato tenuto ai margini dalla famiglia, che vuole proteggerlo, ma ora si responsabilizza, cresce e probabilmente conoscerà anche l'amore.
Rai Fiction punta molto su questa serie, tanto da avere già in mente la terza stagione. Perché?
Eleonora Andreatta: Abbiamo fatto una grande corsa per arrivare in produzione quest'anno con la stagione due, viste le caratteristiche uniche e gli impegni che attori di questo genere hanno da incastrare per girarla. Già quando abbiamo deciso il finale del primo ciclo di episodi sapevamo che sarebbe andata bene e ora faremo lo stesso con la terza.