Quando sentiamo le parole "meditazione trascendentale" il primo pensiero che ci viene in mente è qualcosa che potrebbe ingannarci. Una setta, un culto che promette felicità in cambio di denaro, devozione e impegno. Qualcuno ha detto Scientology?! Tony Nader, neuroscienziato e massimo esperto sull'argomento, si impegna per non dare questa immagine di una tecnica che in realtà è antichissima e soltanto oggi viene studiata e misurata seguendo il metodo scientifico.
Tony Nader è, di fatto, il successore di Maharishi Mahesh Yogi, che ha importato la meditazione trascendentale in Occidente. Partendo dallo yoga, si mette in atto una tecnica che aiuta a liberare la mente e, di conseguenza, ha effetti benefici fisiologici anche sul corpo. Potremmo definirla una specie di "yoga della mente". In pratica si sceglie un rumore, un mantra, e ci si fissa su questo per almeno una ventina di minuti al giorno. Rapido, facile. Eppure i benefici sono diversi: diminuisce la pressione arteriosa, il sistema immunitario si rinforza, si abbassano i livelli di cortisolo.
David Lynch è uno dei più famosi praticanti della meditazione trascendentale: il dottor Tony Nader lavora infatti a stretto contatto con la David Lynch Foundation. Il regista non è l'unica star di Hollywood a trarre benefici da questa tecnica: anche Hugh Jackman, Katy Perry, Oprah Winfrey, Nicole Kidman e Martin Scorsese la praticano. Fondatore e direttore dell'International Journal of Mathematics and Consciousness, Nader ha scritto anche diversi libri sull'argomento (l'ultimo è del 2021, dal titolo Un oceano illimitato di coscienza. Risposte semplici alle grandi domande della vita) e a Venezia gli è stato consegnato il premio Better World Fund, per il suo impegno umanitario. Sì perché lo scienziato pensa che la meditazione possa essere una risorsa inestimabile per il futuro: a livello individuale, per la società e anche per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale. Lo abbiamo incontrato proprio al Lido.
Cos'è la meditazione trascendentale: lo spiega il dottor Tony Nader
Apparentemente lei vive in contraddizione: è un uomo di scienza, ma si occupa di qualcosa che sembra quasi religione. Come spiegherebbe la meditazione trascendentale alle persone che non sanno con esattezza cosa sia?
La medicina, centinaia di anni fa, veniva chiamata "arte", perché i dottori non sapevano esattamente cosa fare. Poi, quando sono cominciati gli studi sulla fisiologia e sulla mente, si è capito che ci sono delle leggi che regolano il funzionamento del corpo, quindi è diventata una scienza. Anche la psicologia prima era un'arte e oggi è una scienza, perché anche la mente ha le sue regole.
Le tecniche di meditazione, pur non intervenendo direttamente sul corpo fisico, possono essere monitorate scientificamente. Possiamo studiarle dal punto di vista scientifico. Con il metodo scientifico possiamo misurare se c'è uno schema sistematico, che, se applicato in un certo modo, può portare a dei risultati. E soprattutto è ripetibile. Esiste quindi una tecnologia applicata alla mente in modo scientifico, che porta risultati concreti: non è basata sulla fede, o sulla filosofia, anche se c'è una parte di comprensione del funzionamento della coscienza, che però non è necessaria per ottenere dei risultati. Quello che sto facendo è proprio unire la scienza al concetto di coscienza: in questo modo la spiritualità diventa scienza.
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Come si possono trarre benefici dalla meditazione trascendentale?
Quando si vuole vedere gli effetti di qualcosa sul corpo, si mettono in pratica delle tecniche e poi si studiano i risultati. Dalle analisi si vede se c'è un cambiamento negli ormoni, nell'ossigenazione, nella frequenza cardiaca, nella pressione sanguigna. Quando si fa applicato alla mente è la stessa cosa: si mettono in pratica delle tecniche e si studia la fisiologia. Studiando gli effetti della meditazione trascendentale sul corpo abbiamo riscontrato che c'è un cambiamento nell'ossigenazione, il corpo è più rilassato, si riducono i livelli di cortisolo, aumenta la concentrazione, il sistema immunitario si rinforza. Grazie a studi fatti su pazienti seguiti per cinque e dieci anni, abbiamo visto che si possono anche prevenire delle malattie: con la riduzione della pressione sanguigna c'è una riduzione di infarti e ictus del 66%, un numero impressionante. Nel mio libro, Un oceano illimitato di coscienza. Risposte semplici alle grandi domande della vita, cerco di spiegare come la coscienza sia fondamentale per gli esseri umani. È strettamente legata alla nostra fisiologia.
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Sicuramente dei benefici ci sono: tra i suoi pazienti più famosi figurano David Lynche e Hugh Jackman, che, a ogni apparizione pubblica, sembrano molto rilassati e sereni. Come lavorate insieme?
Quando le persone scoprono che esiste la meditazione trascendentale si informano e poi vengono da me. In cinque giorni possono praticarla in modo autosufficiente, non c'è bisogno di fare ulteriori lezioni con un insegnante. Anche se è una cosa che non può fare male, sopratutto per rispondere a varie domande. C'è quindi una preparazione rapida, letture da fare e poi si può cominciare. Abbiamo anche un'app che può seguire i pazienti nel loro percorso. Si fanno 1-2 ore al giorno di lezione per cinque giorni e poi si può cominciare da soli. Da me vengono sia persone che hanno un problema, sia persone che vogliono migliorare la propria qualità della vita, che vogliono essere più felici o serene. Bastano 20 minuti al giorno, la mattina, seduti in silenzio. Non c'è bisogno di cambiare le proprie abitudini o l'alimentazione. Certo, se si comincia a fare anche scelte migliori dal punto di vista nutrizionale e dell'attività fisica non può che fare bene. Si dorme meglio, si ragiona meglio. Le decisioni migliori si prendono quando la mente è serena.
Tony Nader riceve il premio Better World Fund a Venezia 79
Lei sta applicando le sue ricerche anche a cause umanitarie, è per questo che a Venezia riceve il premio Better World Fund. Qual è il suo progetto?
Per avere una società migliore bisogna avere individui migliori. Noi partiamo dalla singola cellula della società, che è l'individuo. Se vogliamo foreste verdi, bisogna che gli alberi siano verdi. Quindi se vogliamo una società pacifica devono esserlo gli individui. Se insegniamo la meditazione trascendentale alle persone, queste saranno meno stressate e potranno avere un effetto sulla società. Non serve insegnarla a tutti: basta anche un numero ridotto di individui, che può influenzare positivamente gli altri. È un effetto che stiamo studiando scientificamente: vediamo una riduzione del crimine, maggior sicurezza nelle strade. Il beneficio personale si diffonde alla società. E viceversa: se la società è stressata, anche l'individuo sarà spinto a esserlo, mentre se siamo tutti più pacifici saremo spinti a comportarci meglio.