The Traitors Italia: l’importanza della lealtà secondo Paola Barale, Alessandro Orrei, Pierluca Mariti

Abbiamo intervista a Lucca Comics & Games Paola Barale, Alessandro Orrei e Pierluca Mariti, tre dei concorrenti del nuovo reality show di Prime Video, già disponibile in piattaforma.

Paola Barale in The Traitors Italia

Mantelli blu, mistero, una grande accoglienza. Così è arrivato The Traitors Italia a Lucca Comics & Games 2025, con la conduttrice Alessia Marcucci e il cast a presentare al pubblico il nuovo reality show di Prime Video di cui sono protagonisti. Un format internazionale di successo nato nei Paesi Bassi, che la piattaforma streaming di casa Amazon propone nella versione nostrana per proseguire l'onda di programmi di successo inaugurata con Celebrity Hunted e poi LOL, proseguita con Dinner Club, Red Carpet - Vip al tappeto e di recente RIP.

The Traitors Italia Alessia Marcuzzi
Alessia Marcuzzi nel programma di Prime Video

Il gioco è pieno di intrighi e suspense, tra tradimenti e inganni, nel seguire un gruppo di personaggi famosi in una location spettacolare impegnati a completare una serie di missioni e accumulare un montepremi in denaro. Tra loro, però, si nascondono dei traditori, che hanno il compito di ingannare e manipolare il gruppo per far proprio il premio finale, mentre parallelamente i leali devono agire di gruppo per individuare ed eliminati i suddetti traitors che danno anche titolo al programma. Se almeno uno di loro arriverà alla fine del gioco, farà sua la posta, mentre se tutti i Traditori saranno eliminati, allora i Leali rimanenti potranno continuare le missioni e dividersi il premio in modo equo.

Il fascino della location

The Traitors Italia Castello
Lo splendido castello in cui è ambientato il reality

Ne abbiamo parlato, in occasione della presentazione del programma a Lucca, con tre dei concorrenti, Paola Barale, Alessandro Orrei e Pierluca Mariti, per farci raccontare un po' dei retroscena della loro partecipazione. A cominciare dalla splendida location in cui si è svolto il gioco. Li ha sorpresi quando sono arrivati lì la prima volta? "Non sapevamo in che castello saremmo stati, perché non ci hanno detto nulla" ci ha spiegato Paola Barale, "però sapevamo che saremmo stati rinchiusi in un castello e quindi non ci siamo stupiti più di tanto della location. Eravamo in Val di Non, che è un colpo d'occhio meraviglioso, e questo castello è molto austero ed è sistemato in un certo modo per ospitare lo show, faceva una certa impressione."

Lo ha confermato Alessandro Orrei, sottolineando come il conoscere le altre edizioni avesse un po' anticipato quello che avrebbero trovato. "Ho un certo feticismo per le cose un po' medievali, i castelli, quindi vederlo dal vivo ed entrarci è stato pazzesco." E ancor più pazzesco il poterci trascorrere del tempo, come spiegato dalla Barale: "Anche perché di solito magari andiamo a visitarli ma non è che ci passiamo tutto questo tempo e dopo un po', dopo qualche giorno, è diventato quasi casa e ci spostavamo con disinvoltura." È d'accordo anche Pierluca Mariti che evidenzia un altro punto cruciale: "Non era un set, cioè non dava l'idea di esserlo e ti dimenticavi che stavi in una ricostruzione e aiutava l'idea di isolamento. Eravamo in un posto in cui eri tu e gli altri concorrenti, ma perdevi un po' la percezione del tempo, dello spazio, perché c'erano mille stanze, un'ambientazione veramente molto molto efficace."

Vantaggi e svantaggi in The Traitors

Quando in un reality si confrontano personaggi noti, la loro reputazione ovviamente li precede. Ma in un gioco come The Traitors può essere un vantaggio o uno svantaggio? "Quando noi siamo arrivati non sapevamo chi sarebbero stati gli altri concorrenti" ha raccontato Paola Barale, "quindi ci siamo trovati con delle persone che conoscevamo solo in parte". Ha però spiegato che tendi a dimenticartene in fretta. "All'inizio ti aggrappi a quello che sai" ha infatti confermato Mariti, "e cerchi di tirare dentro quelle caratteristiche per leggere i comportamenti, ma la verità è che sei molto più persona che personaggio."

Lucca Comics And Games 2025 The Traitors Italia Immagine
Il cast a Lucca Comics & Games 2025

Cambiano però anche i comportamenti nel corso del tempo, come ha spiegato Paola Barale: "Cambiano anche i rapporti, perché magari tendi ad avvicinarti a uno che già conosci e dopo un po' dici 'però questo anche se lo conosco più dell'altro non vuol dire che sia leale'." Un esempio calzante lo fa Alessandro Orrei: "Con Raiz - un altro dei concorrenti - abbiamo lavorato insieme per tre anni, quindi ci conoscevamo bene ed è venuto naturale intraprendere un dialogo. E penso che alcune persone che mi conoscono da serie tv che ho fatto si siano aggrappate all'immagine dei personaggi che ho interpretato e questo per me era un enorme svantaggio che ho cercato di ribaltare rendendolo un qualcosa di positivo."

Fidarsi o dubitare?

The Traitors Italia Tavola Rotonda
Un'immagine di The Traitors Italia

Evoluzione dei rapporti, idee che cambiano, ma anche convinzioni che è difficile smontare. "Man mano che va avanti il gioco, le tue idee diventano sempre più concrete" ha spiegato la Barale, "quindi verso la fine, quando si eliminano i leali, il cerchio si stringe, quindi capisci... Io ad esempio quando avevo la certezza di un traditore e poi sono andata via e ho cercato di avvisare i miei amici." Dinamiche in cui devi scegliere di cui puoi fidarti e di chi no.

"Paola era una di quelle di cui ti potevi fidare" ha sottolineato Alessandro Orrei spiegando come la collega concorrente di The Traitors fosse un libro aperto, ma il gruppo ricorda le convinzioni emerse nel corso del programma, come quella che ha avuto sin dall'inizio Yoko Yamada, senza che nessuno l'abbia ascoltata. Insomma un gioco di inganni e tradimenti in cui sensazioni e istinto hanno un peso. E appuntamento al 6 novembre anche con gli ultimi due episodi per scoprire chi vincerà la prima edizione di The Traitors Italia.