Terry Gilliam: "I Monty Python? Eravamo sei maschi bianchi. Oggi non ci avrebbero fatto fare niente"

Il regista si è raccontato al Torino Film Festival, dove ha ricevuto il premio alla carriera, denunciando i mali della società odierna e invocando la libertà di satira che è sempre stata la chiave della sua poetica.

Terry Gilliam in posa al photocall del Torino Film Festival 2025

L'incontro con Terry Gilliam al Torino Film Festival si traduce in una serie irresistibile di gag. Niente e nessuno viene risparmiato dall'irresistibile ironia del regista di Brazil e L'esercito delle dodici scimmie, dai problemi di acustica dell'elegante sala conferenze all'interno della RAI al collega Martin Scorsese, da Kevin Spacey, che definisce "ragazzaccio" ricordando un incidente occorso presso l'Old Vic Theatre, al governo Meloni. "Ho saputo che Martin Scorsese è venuto qui l'anno scorso e mi sono detto 'Posso essere io da meno?' Non so chi di noi due morirà prima, ma intanto mi prendo il suo stesso premio" esordisce, prima di tuffarsi nei ricordi della lavorazione di _Paura e delirio a Las Vegas, celebrato a Torino con una proiezione speciale.

Terry Gilliam Pp Torino 2025 Wiliucz
Un primo piano di Terry Gilliam a Torino

"Non me ne vergogno. (ride, ndr). Girarlo è stato divertente. Eravamo come squali nel deserto, non potevamo tornare indietro, potevamo solo andare avanti quindi buono il primo ciak. È stato un momento di grande creatività per me, per Johnny Depp e Benicio Del Toro". Per quanto riguarda i fiumi di cocaina che appaiono nel film svela che si trattava di "latte in polvere. Ne abbiamo consumato talmente tanto che a fine lavorazione Johnny avrebbe potuto allattare al seno un neonato".

Monty Python e la rivoluzione della comicità

Cf Terry Gilliam 39
Terry Gilliam seduto comodamente al Museo della Televisione a Torino

La riflessione si sposta poi sull'importanza dei Monty Python, la leggendaria gang che ha fatto la storia della satira della televisione e del cinema. "Per la mia vita hanno rappresentato un cambiamento epocale" ammette Gilliam. "Quando mi sono trasferito in Gran Bretagna e ho incontrato gli altri cinque membri del team abbiamo proposto i nostri progetti alla BBC che ha accettato di farci fare il programma. All'inizio non erano troppo contenti, ma siccome il pubblico pubblico è aumentato molto rapidamente e siamo diventati famosi, ci hanno dato mano libera. Quindi devo ringraziare la BBC per aver permesso al nostro senso dell'umorismo di espandersi nel mondo. Ha cambiato tutto per me nella mia vita".

Nel mondo di oggi un programma come Monty Python's Flying Circus sarebbe possibile? Gilliam non ne è troppo sicuro. "Spero che le cose cambino. Due anni fa ero in Germania a promuovere L'uomo che uccise Don Chisciotte e ho letto che il responsabile della commedia alla BBC hanno detto che oggi non avrebbero mai commissionato un programma come Monty Python con sei uomini bianchi perché ci vuole diversità. Ho detto ai tedeschi 'Sono stanco di essere accusato di tutto quello che non va nel mondo perché sono un maschio bianco. Da oggi chiamatemi Loretta, sono una lesbica nera in transizione. In Germania hanno riso tutti, ma in Gran Bretagna mi hanno fatto a pezzi. Quando non si riesce più a distinguere l'umorismo dall'odio è un problema".

Terry Gilliam regista "maledetto"? Gli alti e bassi di una carriera eccezionale

The Zero Theorem: il regista Terry Gilliam sul set del film
Terry Gilliam sul set di The Zero Theorem

Da capolavori come Brazil a pellicole più "incomprese" o addirittura "maledette" come il suo celebre Don Chisciotte, Terry Gilliam ha sperimentato gli alti e bassi del mondo del cinema, ma ammette di non avere rimpianti. "Sono fiero di tutti i film che ho realizzato" specifica. "Alcuni hanno guadagnato tanto, altri pochissimo e di solito questo dipende non dalla qualità del film, ma dalla distribuzione e spesso, sfortunatamente, ho avuto a che fare con persone non particolarmente capaci. Ad esempio, Paura e delirio a Las Vegas è stato distribuito nello stesso weekend di Godzilla, durante il periodo di vacanza dell'università. Gran parte del pubblico di quel film sono studenti che hanno letto il romanzo di Hunter Thompson. Economicamente si è rivelato un flop, ma è diventato un cult e continua a essere celebrato anche oggi. Questo è straordinario".

Il ricordo di Robin Williams e Heath Ledger

Terry Gilliam La Leggenda Del Re Pescatore
Robin Williams e Jeff Bridges ne La leggenda del re pescatore

Così come straordinaria è la collaborazione con alcuni interpreti che hanno fatto grande il cinema: Robin Williams, protagonista dello straordinario La leggenda del re pescatore, e Heath Ledger, diretto da Gilliam ne I fratelli Grimm e l'incantevole strega e Parnassus. Il cineasta li ricorda come "due persone meravigliose. Heath è morto a metà del nostro film, quindi non sono sicuro di essere un regista che mette al sicuro i propri attori, ma se fosse vivo oggi sarebbe l'attore più importante della nostra generazione. Era molto saggio per la sua età, una persona estremamente profonda, divertente, pieno di amore e di gioia, era davvero incredibile". Quanto a Robin Williams, Terry Gilliam lo definisce "una delle menti più vivaci di tutto il pianeta. Poteva assorbire ogni tipo di informazione percepita nel cosmo, riuscire a mescolarla e a ridigerirla elaborando delle riflessioni assolutamente complesse. È stato meraviglioso lavorare con lui".

Heath Ledger in un'immagine del film Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo
Heath Ledger in una scena di Parnassus

Le ultime parole di Gilliam sono un incoraggiamento ai giovani che hanno intenzione di tentare la via del cinema nonostante le difficoltà: "Andate sempre avanti a prescindere dai fallimenti, credete in voi stessi. Ma non pensate di diventare famosi o di poter fare un sacco di soldi. Fate semplicemente i film in cui credete, portate avanti le vostre idee e non rinunciate ai vostri sogni".