Prenderà il via il prossimo 7 maggio l'ottava edizione del Telefilm Festival, ancora una volta ospitato dalla città di Milano che, complice la ribalta mediatica dell'Expo 2015, ha intanto assicurato il proprio sostegno alla kermesse anche negli anni a venire. Un'edizione di cui il suo Direttore Artistico, Leopoldo Damerini, non nasconde l'intento non soltanto propositivo, ma anche di riflessione: l'annata 2009-2010, infatti, si è distinta per la contrazione del settore telefilm, sia in termini di offerta televisiva che nell'ambito dello share. Se nel 2008, anno record per il settore, lo spazio dedicato dalla tv generalista a serie e affini era pari al 22% del totale, a tutt'oggi questo dato si attesta al 17,75%. Un numero che si avvicina al 17% di Germania e Spagna, mentre Francia e Inghilterra, forti dei rispettivi settori trainanti di autoproduzioni, superano entrambe il 25%. Questo calo fisiologico dell'impatto del telefilm sul nostro palinsesto è da imputare in parte a una flessione delle serie di importazione extraeuropea, prime fra tutte quelle di produzione U.S.A., che pur passando dal 65.8% al 64% del totale, fanno ancora la parte del leone.
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Impossibile ignorare, anche per i meno accondiscendenti con la deriva teen del genere, il filone vampiri: ci sarà di che discutere nel corso del workshop "E tu di che vamp sei?", a cui seguiranno i pilot di due serie a tema, The Vampire Diaries e Trinity.
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Per quanto riguarda le serie di provenienza non statunitense, sono da segnalare la messicana Capadocia, ambientata in un carcere femminile in cui le misure correttive si riveleranno a dir poco drastiche, The Protectors, già cult in Danimarca, e Lasko, la declinazione tedesca del Kung Fu di Carradine.
Voce dotta della ricerca statistica, Massimo Scaglioni ci illustrerà i dati elaborati dal Ce.R.T.A. (Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) in merito all'evoluzione del settore negli ultimi anni. Un primo, interessante rilevamento riguarda la ridistribuzione dei generi messa in atto nell'ultima stagione: se fino al 2009 i procedural, o polizieschi che dir si voglia, si attestavano sul 40% del totale delle fiction in onda in chiaro, ora questa percentuale è salita al 66.7%. Questo non ha impedito allo share complessivo, riferito al prime time, di precipitare da oltre l'11% al 9,81%, al di sotto della simbolica soglia del 10% che rappresenta l'obiettivo delle principali televisioni generaliste.
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Il mondo del telefilm ha forse bisogno soltanto di un piccolo restyling, almeno a sentire il Direttore Artistico Fabrizio Margaria: un'esigenza che il Telefilm Festival ha deciso di sottolineare per primo anche grazie alla nuova veste grafica della locandina, che stavolta non utilizza semplicemente i volti dei protagonisti, ma una divertente composizione disegnata da Silver, creatore di Lupo Alberto. Il quale dichiara: "Fabrizio ha chiamato me solo perché non voleva pagare i diritti delle immagini, e poi io non sono capace di fare le caricature. Però mi ha fatto piacere questo piccolo excursus nella mia vita di spettatore, anche se ho dovuto ricorrere ai personaggi storici della tv, tanto i nuovi sono poco riconoscibili. Fosse per me avrei disegnato Ivanhoe con Roger Moore, ma quella era proprio archeologia."
Anche gli appassionati dei vecchi cult a Milano troveranno però pane per i loro denti: non mancheranno infatti tributi a serie storiche come il demenziale musical Cop Rock o l'amatissimo I segreti di Twin Peaks.