È difficile contenere l'entusiasmo nello scrivere questa recensione di Star Wars Jedi: Fallen Order. Non tanto per la (buona) qualità di questo nuovo videogioco firmato da Respawn per Electronic Arts, ma perché ci troviamo in un mese caldissimo per tutti gli appassionati di Star Wars. Pochi giorni fa sulla nuova piattaforma streaming Disney+ è approdata The Mandalorian, nuova serie che sta riscuotendo grande successo oltreoceano e che sarà disponibile ufficialmente in Italia solo il 31 marzo, e anche l'entusiasmo per l'Episodio IX che chiuderà la saga degli Skywalker non può che crescere sempre di più, giorno dopo giorno.
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In attesa quindi dell'arrivo in sala del nuovo film, non c'è modo migliore per riscoprire la Forza con questo Star Wars Jedi: Fallen Order, un action adventure davvero affascinante che, al netto di qualche difetto, rappresenta forse il migliore titolo videoludico legato alla saga di Lucas prodotta da molti e molti anni a questa parte. Perché se è vero che i due Battlefront avevano suscitato l'entusiasmo dei soli appassionati delle modalità multiplayer, per tutti coloro che come prima cosa da un prodotto Star Wars si aspettano atmosfere, ambientazioni indimenticabili e una storia avvincente e magica, questo non può che essere il titolo giusto.
Trama, cast e durata da serie...
Star Wars Jedi: Fallen Order ci mette alla guida di un giovane apprendista jedi di nome Cal Kestis subito dopo la nascita dell'Impero e quindi in quel periodo, finora sempre poco affrontato al cinema, che va dall'Episodio III al IV. Prima ancora di fare la conoscenza di Luke Skywalker, i jedi, come sappiamo, si erano praticamente estinti, uccisi da Palpatine e i seguaci del lato Oscuro. Non solo Darth Vader, ovviamente, ma tutti coloro che facevano parte dell'Inquisizione Imperiale. Il giovane Cal è uno dei pochi superstiti a questa caccia ai jedi ed è per questo che per molti anni si è tenuto ben nascosto da tutto e tutti, senza utilizzare i suoi poteri. Quando il gioco ha inizio le cose stanno appunto per cambiare e starà a noi guidare questo inedito protagonista in un'avventura della durata di circa 15 ore, la cui storia verte appunto su quello che è il destino dell'ordine jedi.
Come sempre preferiamo non addentrarci troppo nelle dinamiche del gameplay (per questo vi rimandiamo alla recensione ben più tecnica e dettagliata dei nostri cugini di Multiplayer.it), ma è evidente fin da subito che questo Star Wars Jedi: Fallen Order è molto diverso da tutti gli altri giochi della saga a cui siamo stati abituati. Ricorda, piuttosto, tanti altri titoli recenti come i celebri (e temuti) Dark Souls ma anche e soprattutto titoli come gli Uncharted e i recenti Tomb Raider. Il che significa che l'aspetto narrativo è quasi preponderante e che, sebbene sia possibile esplorare a proprio piacimento, l'evoluzione della storia segna in modo significativo anche le meccaniche di gioco. Si comincia quindi con Cal che ha a disposizione poche abilità e conoscenze relative alla Forza e alle spade laser, ma più la trama si dipana e più cresceranno i suoi poteri, le cose da fare e anche il divertimento di noi giocatori.
Ovviamente anche gli aspetti più cinematografici ricoprono grande importanza, ed è per questo che sono presenti un gran numero di scene davvero spettacolari che strizzano l'occhio alla saga di Lucas sia dal punto di vista stilistico che tematico e che trasportano il giocatore/spettatore in quello che davvero sembra un nuovo episodio del franchise. Magari non una produzione di livello cinematografico, ma sicuramente non dissimile da tante produzioni seriali e televisive a cui siamo ormai abituati: anche il cast d'altronde non nasconde questo tipo di ambizioni visto che hanno lavorato al gioco attori del calibro di Cameron Monaghan (il Jerome di Gotham, qui nei panni del protagonista) o Tony Amendola (Dexter, C'era una volta e mille altre, qui interpreta il saggio jedi Eno Cordova). Senza voler correre il rischio di spoiler vi diciamo però che c'è anche il ritorno di un attore molto famoso (e Premio Oscar) che abbiamo recentemente visto in uno degli ultimi film della saga.
... ma tanti pianeti da visitare in lungo e in largo
Se è vero che è la narrazione a farla da padrona, uno degli elementi più affascinanti di questo Star Wars Jedi: Fallen Order risiede proprio nell'esplorazione: a nostra disposizione avremo (ma non tutti da subito) cinque pianeti: Bogano, Zeffo, Kashyyyk, Dathomir e Ilum; ciascuno con le proprie caratteristiche e storia, tutti con mappe molto complesse e ben strutturate in termini di level design, così da garantire una grande longevità anche a gioco concluso per chi vuole scoprire ogni segreto. Tutti i mondi nascondo infatti casse nascoste ma soprattutto delle eco della Forza che ci permettono di scoprire molto di più sui pianeti stessi, su quello che è avvenuto in passato e anche sui personaggi secondari. La bellezza delle ambientazioni e di alcune vere e proprie meraviglie di art direction fanno poi il resto. Il piacere, ancor di più per gli appassionati, è assicurato.
La Forza scorre potente nel finale, così come il lato oscuro
Il vero protagonista del gioco, però, è l'eterno conflitto tra lato chiaro e lato oscuro della Forza. Se da una parte abbiamo il nostro protagonista, il padawan Cal Kestis, che prova a far rinascere l'ordine degli jedi, dall'altra abbiamo l'Impero in tutta la sua malvagità e forza distruttrice che ci dà la caccia con tutti i mezzi a sua disposizione: droidi, assaltatori, camminatori, inquisitori e, ovviamente, anche i sith. Non vogliamo dirvi di più sullo sviluppo della trama, ma vogliamo rassicurarvi: se, come chi scrive, all'inizio vi troverete un po' delusi, non preoccupatevi, è normale. Star Wars Jedi: Fallen Order cresce (e tanto) sulla distanza grazie all'affascinante percorso del suo protagonista, al suo fedele amico droide BD-1 (a livello dei migliori della saga) e anche ai loro antagonisti. Amerete questo Fallen Order soprattutto nell'impressionante parte finale in cui torna un personaggio importantissimo delle saga e in cui si cita, quasi letteralmente, uno dei momenti dei film recenti più amati dai fan. Questo finale non solo regala una conclusione perfetta ad un gioco che ci ha convinto, ora dopo ora, sempre di più, ma fa tornare vivo il fuoco della passione per una saga che, nonostante tutto, non abbiamo mai smesso di amare.
Conclusioni
Nel chiudere questa recensione di Star Wars Jedi: Fallen Order non possiamo che evidenziare come il gioco abbia davvero poco o nulla di originale: sia il gameplay vero e proprio che la forte componente narrativa derivano tutti da giochi molto famosi e apprezzati degli ultimi anni. Tutti giochi che, presi singolarmente, offrono sicuramente una qualità complessiva migliore. Ma il fascino dell'universo di Star Wars è difficile da battere, e questo gioco lo sfrutta molto bene, soprattutto dopo che sono trascorse le prime ore fin troppo introduttive. Se alla fine del gioco non sarete esaltati e desiderosi di averne ancora di più (a proposito, quando annunciate il sequel?), vuol dire che non siete veramente fan della saga!
Perché ci piace
- Tra combattimento, esplorazione e utilizzo della Forza, essere un jedi non è mai stato così divertente!
- Ottime ambientazioni e atmosfere degne della saga. Anche i personaggi sono ben caratterizzati, in particolare il droide BD-1 è uno spasso.
- La storia e le atmosfere vanno in crescendo, e tutta la parte finale è a dir poco esaltante.
- Level design e art direction di altissimo livello...
Cosa non va
- ... peccato che tecnicamente (in primis causa rallentamenti e bug ) il gioco non sia all'altezza dei titoli più acclamati di quest'ultimo anno.
- Fallen Order non ha nulla o quasi di originale nel gameplay e il combat system potrebbe essere decisamente migliore. Chi cerca soprattutto un grande action adventure, a prescindere dal tema, può sicuramente trovare di meglio. Ma il fascino di Star Wars ha certamente il suo peso...