Se c'è un'attrice italiana che è riuscita a rappresentare un sogno erotico per il nostro Paese, a diventare un'icona - sia della cultura partenopea che dell'Italia - ad essere una dei protagonisti più importanti della storia del cinema italiano, e a ritagliarsi uno spazio considerevole nel firmamento delle dive internazionali, questa è indubbiamente Sophia Loren.
Oggi Sophia soffia su ottanta candeline, e noi celebriamo il suo lungo percorso con una photogallery che ripercorre le tappe fondamentali della sua vita e della sua carriera. Si parte dai fotoromanzi di inizio carriera e si arriva a quei film indimenticabili, sui quali è stato detto e scritto di tutto, e dei quali non ci stancheremmo mai di parlare: La ciociara, Matrimonio all'italiana, Ieri, oggi, domani e altri ancora - ma al tempo stesso abbiamo provato a tracciare il percorso che ha portato la diva italiana per eccellenza a diventare un'icona indiscussa, vincitrice di due premi Oscar - uno dei quali alla carriera - un viso che campeggia sui manifesti dei capolavori da lei interpretati, ma anche sui cartoni delle pizze. Sirena dal fascino magnetico, ma anche icona popolare. Auguri, Sofì!
Sophia Loren, la bellezza fa Ottanta! (11 foto)
Miss, mia cara Miss
Sono i primi anni Cinquanta, ed è in questo periodo che che Sofia inizia a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo: fotoromanzi, piccoli ruoli nel cinema - alcuni dei quali più prestigiosi, altri meno - e concorsi di bellezza. E' una bella ragazza, e anche se non è ancora una diva deve avere qualcosa di speciale, perchè non vince Miss Italia, ma è per lei che viene istituita la fascia di Miss Eleganza. Era un periodo in cui i concorsi di bellezza regalavano ancora un po' di eccitazione nel pubblico e nelle partecipanti - e non erano accolti tra tweet e sbadigli, come adesso - ed è proprio in occasione di uno di questi concorsi che Sofia incontra Carlo Ponti.
Regina mediterranea
In ''Due notti con Cleopatra'' affianca Alberto Sordi ed è la sua prima commedia importante, e anche uno dei primi film in cui viene accreditata con quello che sarà il suo nome d'arte. Fa sorridere che Loren sia stato scelto perchè somigliava a quello di un'attrice svedese, Marta Toren, perchè Sofia - anzi Sophia - ha fatto della sua mediterraneità a volte regale, a volte sfacciata, uno dei punti di forza del suo fascino. Agli inizi della carriera punta ancora tutto sulla sua avvenenza, ma oltre ad un corpo statuario, la giovane attrice di Pozzuoli ha anche un viso bello e fuori dal comune, una bellezza tipicamente partenopea con qualcosa di esotico.
1954, che anno!
L'anno in cui Sophia si ritroverà a lavorare per la prima volta con i due uomini più importanti della sua carriera: Vittorio De Sica e Marcello Mastroianni. Il primo la dirige ne ''L'oro di Napoli'' mentre con il secondo (e con De Sica) girerà ''Peccato che sia una canaglia'' - due film in cui interpreta una bella pizzaiola e una ladra che cerca di incastrare tassista. Subito dopo toccherà a ''La bella mugnaia'' e ''La fortuna di essere donna'', ma con entrambi girerà ancora altri film, tra i più importanti e belli della sua carriera.
Una pescivendola alla conquista dell'America
Sempre con De Sica interpreta ''Pane, amore e...'' per la regia di Dino Risi, nei panni di Sofia, una ragazza determinata a sedurre il maresciallo Carotenuto. La scena del mambo - che mette in risalto tutta la sua bellezza e il suo fascino - deve aver conquistato anche gli americani, perchè in quel periodo il magazine Life le dedica la copertina presentandola come ''la cover girl numero uno d'Europa'' che ha interpretato ''la pescivendola in un film italiano''. E a questo punto Hollywood le apre le porte.
Sui set di Hollywood
La ragazza che solo cinque, sei anni prima, si divideva tra fotoromanzi e particine a Cinecittà, adesso affianca le più grandi star di Hollywood nei suoi primi film americani. Gira due film con Cary Grant, ma recita anche accanto a Frank Sinatra, Anthony Perkins e Anthony Quinn. E' il periodo d'oro di Hollywood e Sophia riesce ad affermarsi in un panorama cinematografico sfavillante di cui facevano parte dive come Marilyn Monroe e Liz Taylor. Ma per conquistare l'Oscar dovrà tornare in Italia...
Diva da Oscar
Le doti da attrice drammatica le aveva già mostrate qualche anno prima con ''La donna del fiume'', ma con ''La ciociara'' di De Sica riesce a dimostrare di avere il talento per un ruolo difficilissimo, intenso e coraggioso. Viene premiata con l'Oscar, ma lo viene a sapere solo la mattina dopo, dai giornalisti della RAI. La sua intervista però non fu trasmessa in televisione perchè si ritenne che non fosse opportuno mostrare Sophia in vestaglia e in casa del suo compagno, con il quale non era ancora sposata. Altri tempi...
Sellers, Brando e gli altri
Gira altri film negli States, e affianca star come Marlon Brando, Charlton Heston, Peter Sellers e altri ancora. Con Brando le cose non andarono benissimo, Sellers invece raccontò che Sophia era furba, bravissima a giocare a carte e lo batteva sempre. Una definizione curiosa e contrastante con l'immagine solare dell'attrice, arrivò - diversi anni dopo - da Richard Burton: ''Bella come un sogno erotico. Alta e con un seno estremamente grande. Gambe terribilmente lunghe. Bellissimi occhi scuri in un meraviglioso viso dalle sembianze volpine, quasi sataniche''
Sophia, Marcello e Vittorio
In questo periodo Sophia ritrova sul set De Sica e Mastroianni per quelli che saranno alcuni dei loro film più belli. In ''Ieri, oggi e domani'' Sophia si trasforma nella contrabbandiera Adelina, quindi in una giovane signora milanese e poi in una squillo alle prese con un giovane seminarista, un cliente bolognese e altri impicci e consegna alla storia del cinema italiano la celebre scena dello spogliarello. ''Matrimonio all'italiana'' è un adattamento di ''Filumena Marturano'' che ancora oggi riesce ad essere emozionante - e Sophia sa essere intensa e sensualissima al tempo stesso - mentre ne ''I girasoli'' sono due innamorati divisi dalla guerra.
Un periodo particolare
Sophia e Marcello si ritroveranno ancora a recitare insieme per alcuni film, e tra questi val la pena ricordare ''Una giornata particolare'', ambientato nel giorno della visita di Hitler a Roma. Lui è un omosessuale, lei una moglie costretta ad una vita infelice. Gira anche l'ultimo film con De Sica e si chiude ufficialmente un'epoca straordinaria. Sophia diventa mamma di due figli, ma resta anche coinvolta in alcune vicissitudini legali a causa di problemi con il fisco, e nell'82 si fa anche due settimane di carcere.
Tanta fiction e un po' di cinema
Gli ultimi trent'anni si è dedicata prevalentemente alla televisione interpretando sua madre nel biografico ''La mia casa è piena di specchi'', ma anche ''Mamma Lucia'' e un remake de ''La ciociara''. Al cinema si è concessa qualche film con la Wertmuller e Altman, tra gli altri, ma a noi sinceramente, piace ricordarla nella commedia ''That's Amore'' accanto a Jack Lemmon e Walter Matthau. Riceve un Oscar alla carriera nel '91 e ne consegna due, uno a Fellini e l'altro a Benigni, per La vita è bella. Il suo grido di entusiasmo, quella notte, è un piccolo cult extra-cinematografico.
Ieri, oggi... per sempre
La scomparsa di Ponti ha lasciato il segno nella vita di Sophia, dopotutto è stato l'uomo che l'ha amata e seguita - come compagna e attrice - per circa cinquant'anni. La scelta più ovvia, dopo la morte di suo marito, è stata quella di puntare sui suoi figli, per ritrovare il piacere di tornare sul set, ma anche per promuovere la carriera di Edoardo, che l'ha diretta nel cortometraggio ''La voce umana'', presentato recentemente a Cannes.