Si è conclusa la tredicesima edizione del Future Film Festival. La quattro giorni bolognese, dedicata in modo particolare al cinema d'animazione e agli amanti degli effetti speciali, ha registrato ancora una volta un successo prevedibile per l'affezione del pubblico e la qualità del programma in barba alle evidenti difficoltà economiche affrontate eal l'imprevisto cambio di data. "Abbiamo dimostrato che il festival è vivo - ha dichiarato il direttore artistico Oscar Cosulich - il pubblico del Future continua a seguirci con affetto e passione, come ha dimostrato fin dalla prima serata con un Teatro Duse gremito in ogni ordine di posti."
Un entusiasmo condiviso anche dalla collega e compagna d'avventura Giulietta Fara che, proprio sul "dirottamento" della manifestazione ha commentato: "Il cambio di data si è dimostrato vincente e il clima primaverile ha portato uno spirito frizzante al festival. La nuova location di Salaborsa ha rafforzato il radicamento della manifestazione nella città, incuriosendo per i suoi spazi anche gli ospiti internazionali". Considerazioni organizzative a parte, dal 20 al 23 aprile il Future è stato soprattutto cinema con un calendario scandito dal Platinum Grand Prize, che ha assegnato la palma del vincitore a No Longer Human di Morio Asaka. La giuria, composta dal fumettista Alberto Corradi, dal giornalista Stefano Masi e dalla storica dell'illustrazione Paola Pallottino, ha premiato l'animazione prodotta dallo studio MadHouse e ispirata al romanzo psicologico Ningen Shikkaku "per l'alta qualità della rivisitazione delle tematiche tradizionali, attraverso una grafica struggentemente funzionale e per la regia che dosa I tempi drammatici attingendo e miscelando la cultura visiva occidentale a quella nipponica".
A conquistare per ben altri motivi il cuore dei giurati e del pubblico è stata anche l'ironia di Paul, l'alieno che, dopo una rocambolesca fuga dall'Area 51, si avventura in un viaggio on the road lungo le strade del Nevada con la coppia demenziale Simon Pegg e Nick Frost. Il film, diretto da Greg Mottola, guadagna una menzione speciale "per la capacità di integrare un personaggio digitale nella drammaturgia della commedia e per l'equilibrio che il film mantiene tra la posizione indipendente e quella mainstream, strappando applausi a scena aperta". _A chiudere la competizione è la sezione concorso de il Future Film Short. La giuria, formata dal giornalista Marco Consoli, dall'autore televisivo e animatore Guido De Maria e dal fumettista umoristico Stefano Disegni, ha assegnato il premio della Provincia di Bologna per il miglior corto a Bottle di Kirsten Lepore grazie alla sua "capacità di scaldare il cuore dello spettatore con una insolita e originalissima storia d'amore, ricca di poesia, attraverso l'utilizzo di materiali e tecniche poveri". Anche in questo caso una menzione è andata ad arricchire il palmares della festival segnalando il francese Rubika di Claire Baudean, Ludovid Habas, Mickael Krebs, Julien Legay, Chao Ma, Florent Rousseau, Caroline Roux e Margaux Vaxelaire _ "per l'intuizione di trasformare un gioco popolarissimo in un escamotage narrativo che dà vita a un soprendente thriller gravitazionale".A chiudere definitivamente i festeggiamenti per un progetto portato avanti nonostante tutto la proiezione serale al Teatro Duse de I guardiani del destino, diretto da George Nolfi e interpretato da Matt Damon e Emily Blunt.