Le apparizioni in TV di Roberto Benigni sono centinaia e selezionare le più folli non è cosa semplice. Soprattuto se si considera che la carriera dell'attore e regista toscano è praticamente esplosa sul piccolo schermo, nella seconda metà degli anni '70, con i personaggi de L'Altra Domenica, del contadino Cioni, che l'ha reso in breve uno dei personaggi più amati del programma Onda Libera.
Gesticola troppo, è esuberante anche nel parlare, nei temi quanto nello stile, il Roberto Benigni televisivo, che conserva però quella caratteristica viscerale che lo riconnette all'altro sè, quello cinematografico: è l'aspetto fanciullesco, fintamente ingenuo ed entusiasta che, quanto più si fa sincero, tanto più diventa poetico.
Benigni diventa poco a poco l'ideale compagno di sketch televisivi di un Renzo Arbore, più smaliziato e sornione, e di un Massimo Troisi più malinconico, con il quale, nel 1982, partecipa a una puntata di Blitz.
Roberto Benigni ha portato in TV praticamente qualunque cosa, negli anni Duemila è stato il custode umile e generoso, sul piccolo schermo, della Divina Commedia dantesca, addirittura della Costituzione, divulgatore più pacato di una sorta di "nuovo Umanesimo televisivo". Le cui radici affondano, però, in maniera manifesta, nei discorsi espressi più a gesti che a parole di quel Cioni Mario dei primordi, nell'antipatia umana, prima che politica, per la classe dirigente vomitata su un palco e sotto i riflettori, che si trattasse di Sanremo o di un qualunque programma con una delle sue più grandi spalle comiche, Pippo Baudo.
1. Sanremo 1980 - Il bacio con Olimpia Carlisi
Il Festival di Sanremo 1980 vede Roberto Benigni salire sul palco come conduttore, insieme a Claudio Cecchetto e all'allora compagna Olimpia Carlisi. In un'edizione segnata, sul piano canoro, dal playback, dall'assenza in teatro di un'orchestra, dal successo dei Decibel e dalla vittoria di Toto Cutugno, sono due in realtà gli elementi che l'hanno consegnata alla storia, e il tocco di Benigni è in entrambi. Il primo è il bacio in diretta su Rai1 (allora Rete1) con Olimpia Carrisi durato ben 45 secondi.
2. Sanremo 1980 - Wojtylaccio
Più scandaloso del bacio è il nomignolo coniato per l'allora Papa Giovanni Paolo II, definito "profeta della rivalutazione dell'amore libero. Quel Wojtylaccio pronunciato con convinzione dal palco dell'Ariston costa a Roberto Benigni molto più di una tirata d'orecchie da parte della RAI: l'attore diventa bersaglio di diverse denunce e, dopo un'interrogazione parlamentare, si decide di incriminarlo per offesa alla religione. Anni dopo lui stesso ha raccontato che la condanna prevedeva, oltre alle pubbliche scuse, il pagamento di 1 milione di lire e addirittura 1 anno di reclusione, ma le vie del Signore sono infinite e per una di quelle scappatoie alla fine Benigni viene assolto.
3. Sanremo 2002 - La toccatina a Pippo Baudo
Roberto Benigni ritorna a Sanremo dopo 22 anni e porta nuovamente lo scompiglio sul palco dell'Ariston. A condurre c'è la vittima preferita dei suoi scherzi malandrini in diretta: Pippo Baudo. Nei giorni precedenti la partecipazione dell'attore toscano era stata motivo di dibattito politico, Giuliano Ferrara aveva addirittura minacciato di lanciargli addosso uova. Tutto svanito quando Benigni sale sul palco e dopo poco cosa pensa bene di fare? Avventarsi su Pippo Baudo e continuare idealmente la gag cominciata da Fiorello nella prima serata, dando libero sfogo a quello che diventa di diritto lo sport preferito dai comici a Sanremo 2002: toccare il conduttore nelle sue parti più intime.
4. Fantastico 12 (1991) - L'assalto a Raffaella Carrà
Uno dei momenti più famosi della TV italiana. Roberto Benigni entra in studio accolto dall'ovazione del pubblico ma la sua attenzione è richiamata da una Raffaella Carrà di rosso vestita che, al centro del palco, non riuscirà per molto a mantenere la posizione eretta, incalzata da un Benigni che vuole carpire da lei ogni segreto della fascinazione esercitata dalla donna sull'uomo. Quello che segue è un monologo sull'amore in tutte le sue sfumature più fisiche. O almeno in quelle che riesce a suggerire l'indimenticabile trattato su tutte le varianti in uso per indicare "quella zona là".
5. Domenica In 2005 - Il quasi striptease di Pippo Baudo
Quando Roberto Benigni si scatena anche Pippo Baudo sa che deve stare al gioco, così, nel 2005, quando l'attore e regista toscano arriva in studio, quella che doveva essere una discussione sul film La tigre e la neve, diventa una proposta di matrimonio al conduttore (con tanto di menzione plurima all'ex moglie Katia Ricciarelli), una specie di happening con tutti e due in piedi sulle sedie, ma soprattutto un quasi striptease di Baudo, che deve dimostrare a Benigni di saper ancora stare in una televisione più libera.
6. The Tonight Show with Jay Leno (1998) - Il valzer con Sarah Ferguson
Per Roberto Benigni non è la prima volta sul divano di Jay Leno (che non ha mai nascosto di adorarlo e di trovarlo più divertente di chiunque altro, anche di Jim Carrey) ma ci sono adesso due varianti importanti: tutto il mondo lo celebra per La vita è bella, accanto a lui siede Sarah Ferguson. Cosa farà Benigni, emozionato per la presenza della rossa duchessa di York? La invita a danzare sulle note di un valzer davanti a milioni di telespettatori.
7. Telegatti (1987) - Il bacio a Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi è da sempre uno dei bersagli di Roberto Benigni, che non ha mai perso occasione per lanciargli strali della sua pungente ironia. Ma che succede quando i due si incontrano per la prima volta di persona? Che mentre Berlusconi, in platea, se la ride alle sue battute, Benigni scende dal palco, dove lascia da solo un imbarazzatissimo Mike Bongiorno, e va a baciarlo con trasporto.
8. David Letterman (1986) - 'L'italiano più divertente di sempre'
La prima volta di Roberto Benigni nel salotto di David Letterman è nel 1986, in occasione dell'uscita del film di Jim Jarmusch Daunbailò, in cui Benigni recitava con Tom Waits e John Lurie. Il suo ingresso in studio è, come al solito, trionfale e travolgente, con Benigni che si tuffa e abbraccia un pubblico in delirio, mentre Letterman, seduto alla scrivania, lo osserva divertito. Il resto dell'intervista, condotta tra scherzi in un inglese improbabile, è praticamente Letterman che cerca di far star composto Benigni. Alla fine, però, il giudizio è unanime: "Roberto Benigni è l'italiano più divertente di sempre". Un italiano che stranamente viene da Zurigo, come tiene a precisare Benigni.
9. La tombola di Sanremo (1993) - Il bacio a Pippo Baudo
Nel 1993 Rai1 pensa di annunciare i big in gara al prossimo Festival con il varietà La tombola di Sanremo, condotto da Pippo Baudo, che prende il nome e l'idea dalla tombola che viene in effetti organizzata per i telespettatori. Tra gli ospiti c'è anche Roberto Benigni che ha preparato il suo monologo strettamente legato a personaggi e temi caldi dell'attualità politica. C'è Bossi, il solito Berlusconi, c'è Craxi ma è quando arriva il momento di simulare il bacio tra Riina e Andreotti che l'attore toscano dà il meglio di sé, pretendendo che la "preda" Baudo lo aiuti a inscenarlo. Davanti al rifiuto del conduttore, Benigni lo rincorre per tutto lo studio, fino ad acchiapparlo, atterrarlo, baciarlo per poi concludere: "la cosa più schifosa dopo Craxi e De Mita". A questo link potete vedere il video dell'episodio in questione.
10. Numero Uno (1994) - La satira contro il governo Berlusconi
Roberto Benigni è tornato a trovare Pippo Baudo, perchè il bacio che si sono scambiati l'anno prima non gli è piaciuto e perchè deve presentare il suo nuovo film, Il mostro. Purtroppo, impegnatissimo con le riprese e gli impegni legati alla sua ultima fatica cinematografica, non è riuscito a seguire molto la politica, e dunque vuole che l'amico Baudo lo aggiorni in merito a quanto è cambiato negli ultimi mesi. Il botta e risposta che ne consegue è una satira feroce contro il primo governo Berlusconi.
11. TG1 (1997) - Il capezzolo di Borrelli
Per l'uscita de La vita è bella al cinema, il TG1 ha concesso uno spazio a Roberto Benigni che arriva direttamente in studio, dove Giulio Borrelli sta conducendo il TG. Si parla del film, si scherza, si parla delle proteste dei Cobas del latte, ma l'episodio è famoso per un'altra ragione. In chiusura, Benigni prega Borrelli di dare la notizia che, essendoci meno latte per le proteste, donne e uomini devono abituarsi a riallattare, e da lì è un attimo: Benigni vuole accertarsi che anche Borrelli abbia un capezzolo, necessario a quanto sopra, così, mentre l'uno cerca di sbottonargli la camicia, e l'altro di opporre resistenza, il TG1 si chiude con Roberto Benigni e Giulio Borrelli abbracciati, in piedi sul tavolo dello studio.
12. L'altra domenica (1976) - Il critico Benigni
Quando arriva nel 1976 sulla seconda rete RAI, L'Altra Domenica di Renzo Arbore è una rivoluzione per la TV italiana, e non solo perché è una delle prime trasmissioni ad essere trasmesse a colori: senza L'Altra Domenica, per intenderci, cose come Domenica In o il glorioso Quelli che il calcio di Fabio Fazio, tanto per rimanere alla domenica di casa RAI, non sarebbero mai esistiti. Nello spettacolare contenitore ideato da Arbore e Ugo Porcelli c'è anche Roberto Benigni con uno dei personaggi che l'ha fatto conoscere al grande pubblico: uno strampalato, stralunato, un po' altezzoso, permaloso e incomprensibile critico cinematografico con manie di persecuzione.
13. Fantastico 10 (1989) - 'Berlusconi, brutto maiale'
"Silvio, brutto maiale, dove sei? Dove li prendi tutti questi soldi?...Berlusconi quando ha saputo che Ceaucescu aveva solo 1300 miliardi svizzeri ha detto: 'A far il dittatore comunista non si guadagna proprio niente'". Sul palco di Fantastico 10, davanti a un pubblico divertito, e a Massimo Ranieri che alla fine lo raggiungerà sotto i riflettori, Benigni parla ancora una volta di politica e ancora una volta si rivolge direttamente al suo acerrimo nemico: Silvio Berlusconi "brutto maiale".
Rockpolitick (2005) - La lettera con Adriano Celentano
Quando Roberto Benigni arriva a Rockpolitick, la trasmissione di Adriano Celentano è sommersa dalle polemiche politiche, nonostante il gradimento del pubblico che, nella prima puntata, le ha fatto raggiungere gli ascolti di una serata di Sanremo. Quando arriva sul palco, Benigni si auto-investe di un arduo compito: riportare la pace tra Adriano Celentano e gli esponenti della destra italiana che chiedono dimissioni, chiusure e nel frattempo compilano liste di proscrizione. Ma siamo sicuri che Benigni, acerrimo nemico di Berlusconi, possa davvero riuscire nell'intento? Lui vorrebbe almeno provarci. Come? Scrivendo, con il sodale Adriano, una lettera a Silvio in stile Totò e Peppino.