Redenzione in Australia
Non è mai troppo tardi per fare la cosa giusta. E non è mai troppo tardi per smettere di trovare scuse per non farla, nascondendosi dietro al proprio brutto carattere, dietro la sfiducia della gente, dietro alla convinzione che tanto non ci saremmo riusciti. Non è mai troppo tardi per conoscere il proprio figlio, anche se ha già tredici anni e sta dall'altra parte dell'Australia: è questo che suo fratello, dalla prospettiva di una cella carceraria, tenta di far capire a TJ, un iroso omone di discendenza aborigena con cui nemmeno la madre vuole più avere niente a che fare. E, dopo l'ennesima rissa in un bar, TJ conclude che suo fratello potrebbe anche avere ragione, che l'unico modo per dare una svolta alla propria vita è prendersi le proprie responsabilità: si imbarca così in un lungo viaggio, da Perth alla regione di Kimberley, dove il figlio Bullett vive con la madre, troppo spesso ubriaca e coinvolta in liti domestiche con il fidanzato di turno. Anche il ragazzino, com'è immaginabile, non se la passa troppo bene e, per evitare qualche mese di galera per aver appiccato un incendio, viene spedito dal nonno, il solido, instancabile Zio Texas, in un campo di rieducazione, insieme ad altri ragazzi difficili. Così, mentre TJ attraversa il paese su pullman sgangherati, in compagnia di altri autostoppisti come lui, più o meno saggi, più o meno folli, anche Bullet fa esperienza della propria terra, a caccia di coccodrilli e di un po' di stabilità.
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La musica accompagna questo percorso di crescita e di autodeterminazione, sottolineandone gli alti e i bassi quasi come un coro greco, che commenta la scena e suggerisce la direzione da prendere agli eroi; ugualmente simbolico è l'uso del paesaggio australiano, immortalato in sequenze di grande suggestione, che contrappongono la soffocante immobilità del deserto, spaccato dal sole, al potere rinnovatore dell'acqua, alla sua capacità di scorrere oltre tutto quello che si è stati e di trasformarci in una versione migliore di noi stessi.
Mad Bastards è un film per certi versi malinconico, come è malinconico Zio Texas nel vedere lo spreco di un'intera generazione di giovani allo sbando, e di una di vecchi che si guardano in faccia senza sapere cosa dirsi, ma soprattutto pieno di fiducia nella capacità dell'uomo di riscattare se stesso, e questo messaggio di speranza acquisisce un peso ancora più significativo se si pensa che storie del genere accadono davvero, e che questo film ne è semplicemente un'emozionante, onesta testimonianza.
Movieplayer.it
3.0/5