Un bacio può avere infiniti significati, infinite declinazioni sia al cinema che nella vita ma, dopotutto, cos'è il cinema se non uno specchio dei sentimenti e delle umane pulsioni? In sala riusciamo ad appassionarci, a sognare, a rabbrividire, a disperarci proprio perché, nel bene e nel male ciò che vediamo ci rappresenta. È anche per questo che ci siamo innamorati di Baci dal cinema una raccolta di 12 stampe che riportano i baci più iconici e intensi visti su schermo. L'autore è Giovanni Esposito, in arte Quasirosso, che a Lucca Comics & Games 2025 ha presentato quest'ultimo lavoro edito da Feltrinelli Comics e realizzato in collaborazione con Arte Settima. Ecco cosa ci ha raccontato di questo lavoro e del suo rapporto con il cinema.
Queste stampe parlano di cinema, quindi ti chiedo immediatamente: che spettatore sei?
Sono uno spettatore silenzioso, odio il casino al cinema e sono uno che ama parlare di cinema. Quando esco dalla sala voglio parlare del film, ne ho bisogno, anche perché poi spesso adoro vivere il cinema come esperienza collettiva, quindi anche cibarmi delle idee degli altri, per me è fondamentale. Infatti poi quest'anno che sono stato per la prima volta al Festival di Venezia, dove la mia idea sui film cambiava spesso, perché si alimentava di quello che erano le parole degli altri.
Hai realizzato dodici stampe con i baci più iconici della storia del cinema. Come le hai scelte?
In realtà non li ho scelti da solo: l'ho fatto in collaborazione con i ragazzi di Arte Settima, con cui ho avuto un bel legame. Ho cercato di mettere insieme qualcosa di mio, ma non volevo fosse una cosa del tipo "io che racconto quello che mi piace", sarebbe stato un po' troppo auto-referenziale, quindi volevo fosse più un lavoro collettivo. Ho chiesto esplicitamente anche di film che non avevo visto, per usare questa cosa come pretesto per scoprire del nuovo cinema. Abbiamo cercato di scegliere dei baci che fossero simili nell'atto, ma molto diversi nel contesto. Ci sono sia baci romantici, sia baci che non c'entrano assolutamente nulla con il romanticismo. È stato difficile perché 12 sono pochi ma abbiamo fatto una bella scelta. E tanti ci stanno tenendo a dirmi qual è il loro bacio preferito.
Qual è però il tuo preferito? Quello che per te doveva essere inserito assolutamente?
Probabilmente La La Land. Lì ho proprio detto che quello lo dovevo fare, però dopo aver visto tutti i film, forse il mio preferito è Ferro 3: l'ho recuperato e quando l'ho visto ho detto, cavolo, ora questo è il mio nuovo preferito.
C'è qualche altro titolo che hai scoperto grazie a queste stampe?
Ferro 3 - La casa vuota, Una giornata particolare, Mommy, non lli avevo visti. In quest'ultimo caso ho scoperto, oltre al film, anche un autore incredibile. Gli altri, li avevo visti tutti quanti in realtà, quindi è stato poi semplice, però questi titoli qui mi hanno travolto proprio.
Nel libretto che accompagna le stampe parli della tua folgorazione per Tarzan della Disney, ma quale altro film ti ha fatto innamorare del cinema?
Nuovo Cinema Paradiso, ho un ricordo molto tenero riguardo a quel film perché l'abbiamo visto con la scuola, in seconda media. Io continuo a pensare che portare una classe di seconda media al cinema per vedere Nuovo Cinema Paradiso sia una pessima idea, però ho questo ricordo di me che piango sul finale, mentre tutti gli altri si lanciano le carte e fanno i matti, e me le immagino in slow motion questa scena.
Nel tuo caso ha funzionato però...
Sì, ha lasciato una taccia: non so in che modo, non so come, ma voglio raccontare le cose. E quindi lì ho poi detto, ok, se posso raccontare le cose in questa maniera, ci sto, partecipo al gioco!
A proposito di raccontare le cose, ti ho chiesto che spettatore sei ma, grazie anche al percorso che hai fatto, che autore sei adesso?
Sono un autore che sta cercando un po' di ridimensionarsi: è una cosa che capita spesso a chi pratica una strada autoriale quella di perdersi un po' in un vortice d'ego devastante. Mi devo un po' ridimensionare e devo anche magari accogliere quello che arriva da fuori: anche storie che sono di altri, anche punti di vista che sono di altri e sto cercando anche un po' del mio. Anche questo fa parte di un processo: vedo quello che piace agli altri per poterne poi io dare una mia visione. Quindi sono un autore che sta cercando di riscoprirsi e di riscoprire il suo lato meno egocentrico.
Cosa ti auguri per il futuro?
Riuscire a guardare fuori di me.