Prima che la notte, Claudio Fava: "Il film di Vicari ha restituito densità e verità al ricordo di mio padre"

Andrà in onda stasera, 23 maggio, su Rai 1 Prima che la notte, film tv di Daniele Vicari che racconta la storia di Giuseppe Fava, giornalista ucciso dalla mafia negli anni '80.

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Era la sera del 5 gennaio 1984 quando, intorno alle 21,30, l'indomito giornalista siciliano Giuseppe Fava venne ucciso per volere del boss mafioso Nitto Santapaola. Fava, insieme a Giuseppe Impastato, è stato il secondo intellettuale ad essere vittima di Cosa Nostra per il suo continuo attivismo, al di sopra di ogni forma di omertà, contro la criminalità organizzata anche e soprattutto come direttore e fondatore dello storico mensile catanese I Siciliani. Ed è proprio attraverso l'importante figura di Giuseppe Fava, raccontata nel film tv diretto da Daniele Vicari Prima che la notte, che Rai 1 stasera, 23 maggio, celebrerà la Giornata della Legalità istituita in concomitanza con l'anniversario della Strage di Capaci in cui tra gli altri morì il giudice Giovanni Falcone per ricordare che, come ha sottolineato Vicari, "la mafia vince su di noi se noi gli diamo l'ultima parola".

Lungometraggio che nasce per il piccolo schermo ma dal respiro cinematografico e tratto dall'omonimo libro scritto a quattro mani da Claudio Fava e Michele Gambino, Prima che la notte è frutto di una coproduzione Rai Fiction e IIF - Italian International Film di Fulvio e Paola Lucisano. La Presidente della Rai Monica Maggioni ha descritto la pellicola, durante la presentazione alla stampa, come "un'opera straordinaria: Fava era il simbolo dell'impegno etico del giornalista e la sua figura è al centro di questo film che con il linguaggio del cinema riesce a raccontare una storia, che è anche tragica, ma che a me alla fine ha lasciato un sorriso per la sua capacità di spezzare la retorica".

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L'uomo prima dell'eroe

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Prima che la notte è stato sceneggiato dai due autori dell'omonimo libro insieme a Monica Zappelli e al cineasta Daniele Vicari. La forza di questo film, ha sottolineato il figlio di Fava, Claudio, sta tutta nella capacità di raccontare la storia del giornalista in quanto uomo e non eroe: "Spesso sono state trasposte storie di morte e di eroismo. Ma gli eroi sono lontani da noi, mentre il film di Vicari racconta la vita che è fatta di allegria, paure, passioni che rendono questi personaggi simili a noi" ha dichiarato Claudio Fava. "Sono storie di vita e non di morte e meno si celebra, più si ricordano queste persone. In più questo film ha la capacità di restituire densità e verità e soprattutto parla di mafia senza mai mostrarla, senza mettere in scena i mafiosi come personaggi".

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Per interpretare il difficile ruolo di Giuseppe Fava è stato scelto Fabrizio Gifuni che, da uomo di teatro, conosceva Pippo Fava come drammaturgo da tempo e lo ha definito, dato il suo carisma, "un personaggio che qualsiasi attore vorrebbe incontrare". Anche Don Ciotti, da anni attivo sul fronte della lotta alle mafie con la sua associazione Libera, avrebbe voluto conoscere Fava e, da ospite d'onore alla conferenza di Prima della notte, ha ammesso che il giornalista "nel film è mostrato come ce lo siamo immaginati. Un uomo colto, curioso, allegro, ottimista, divorato dalla passione per il giornalismo. Un uomo che grida nel deserto che dell'etica ha fatto una professione, come dovrebbe essere, perché l'etica deve essere alla base delle nostre scelte, dei nostri progetti, dei nostri percorsi".