Pretty Little Liars: Whirly Girl, commento all'episodio 5x02

Il ritorno a casa non è proprio quello che le ragazze si aspettavano, niente riposo per le nostre eroine e un nuovo cadavere infittisce il mistero...

Plot

In Whirly Girl vediamo le Liars e Alison tornare a Rosewood e recarsi alla polizia per parlare con il Detective Holbrook e mettere finalmente le cose in chiaro, ma all'ultimo minuto Ali decide di mentire e raccontare una menzogna sulla sua sparizione, costringendo le ragazze a sostenere la sua storia. Le Liars sono convinte di essere finalmente libere dall'incubo di A, ma il ritrovamento di un cadavere infrange le loro speranze di un ritorno alla normalità.

Conseguenze

Ali

La giovane DiLaurentis accetta il consiglio delle sue amiche e decide di rimanere a Rosewood invece di sparire nuovamente e insieme vanno alla polizia per raccontare la verità di quanto accaduto, tuttavia invece di mettere finalmente le carte in tavola, Alison racconta di un fantomatico rapimento, una storia talmente improbabile e piena di buchi che ci chiediamo come il Detective Holbrook l'abbia bevuta, ma è ben noto che la polizia di Rosewood non brilla per astuzia. Le ragazze sono costrette a fare buon viso a cattivo gioco e sostenere la storia di Ali, ma dire che sono riluttanti è un eufemismo: è incredibile come il desiderio/bisogno di normalità possa offuscare la mente e nonostante la vagonata di prove che A sia tutt'altro che defunto, le Liars sono veramente convinte che con la morte di Shana le loro tribolazioni siano giunte al termine. Ma la normalità è solo un miraggio per loro e una volta scoperto il messaggio minaccioso che ha spinto Alison a mentire per proteggere Aria (colpevole di omicidio), le ragazze si rendono conto che anche se A è "stato ucciso" non c'è ancora pace per loro.

Pretty Little Liars: Sasha Pieterse e Jim Abele nell'episodio Whirly Girl
Pretty Little Liars: Sasha Pieterse e Jim Abele nell'episodio Whirly Girl

La scena tra Alison e suo padre è molto toccante, con il pover'uomo che confessa di non riuscire a lasciarla da sola perchè teme di perderla nuovamente, c'è inoltre la frustrazione per l'assenza di sua madre e per il comportamento sospetto di Jason, ma Alison, come al solito, ha i suoi segreti, e da una conversazione tra lei e suo fratello, si scopre che sia Jason che sua madre sapevano che Ali era viva. Quando, come e perchè non ci è dato di saperlo, ma una cosa è certa: Jason era a New York la stessa sera che le ragazze hanno affrontato Shana. Ma i segreti di Alison non finiscono qui, infatti la vediamo portare una rosa al suo tumulo, al cimitero, per "dire addio" alla ragazza che è stata sepolta in sua vece; "the girl they did that for she really is dead", un gesto commovente, ma onestamente sospetto, come mai Alison si sente così affranta per una ragazza che nemmeno conosceva? Al termine dell'episodio, che dura una notte e un giorno, si scopre il cadavere della madre di Alison sepolto nel giardino dietro casa, grazie al nuovo personaggio introdotto: Pepe, amico a quattro zampe di Alison e fantastico plot-device di cui gli stessi autori si fanno gioco durante tutto l'episodio con battute deliranti del tipo "il cane di Alison? E quando ha avuto il tempo di adottare un cane?".

Aria

Come avevamo previsto Aria è presa dai sensi di colpa per aver tolto la vita a Shana e di certo non aiuta il fatto che c'è qualcuno chiaramente al corrente dell'accaduto che si diverte a torturarla psicologicamente con la musica di un violino fantasma: "who's the fiddler on my freaking roof?" è forse la battuta più bella dell'episodio. Aria è l'unica a non avere la cieca certezza delle altre sulla fine di A, e agisce di conseguenza, cercando di dare credito alle menzogne inventate da Alison per proteggerla ma allo stesso tempo la vediamo sgretolarsi sotto la pressione del senso di colpa che la sta attanagliando e non bastano le parole ragionevoli di Emily ad aiutarla, Aria è terrorizzata che chiunque abbia mandato quel messaggio ad Alison (Mona) vada alla polizia e l'accusi di omicidio ed è convinta che sia meglio confessare prima di essere arrestata. Di tutte le Liars, Aria - e Spencer - mostrano i veri primi segni di cedimento: il gesto insulso di lanciare, non scagliare, una lattina vuota nel bel mezzo della conversazione con Emily, quello sguardo assente, perso nel vuoto, mostra per un attimo l'enorme stanchezza mentale che questo tipo di tortura psicologica crea. Aria è veramente al limite, reagisce semplicemente per inerzia, in maniera meccanica, e quello stato di anestesia che si cela dietro la fase maniacale è l'ultimo rifugio di una mente allo stremo delle forze.

Spencer

Pretty Little Liars: Troian Bellisario nell'episodio Whirly Girl
Pretty Little Liars: Troian Bellisario nell'episodio Whirly Girl

Anche Spencer è ormai oltre il suo limite di riserva, convita che una volta a casa avrebbe potuto smettere di mentire, ricominciare la sua vita, la giovane Hastings è furiosa e amareggiata dal comportamento di Alison - nonostante lei abbia agito per proteggere Aria - e l'attrito tra le due è tale che culmina subito in un confronto. Spencer trova un minuto di sollievo tra le braccia di Toby, ritornato da Londra dover era andato a cercare risposte da Melissa. Toby racconta che quando ha bussato alla porta di Mel, non è stata lei a rispondere, bensì Wren. Perchè citare Wren in questo momento? Perchè Melissa non era a Londra, e se non era a Londra, dove è stata? Mentre si trova tra le braccia di Toby, il telefono di Spencer squilla insistentemente, ma lei non ne vuole sapere di rispondere. Toby fa domande, vuole sapere se è qualcosa che ha a che fare con Alison, se è colpa di Melissa, ma Spencer risponde soltanto "No", un no che in questo caso è riconducibile a un altro sintomo di stress post traumatico, "avoidance", il distacco dalla realtà, voler distogliere lo sguardo da quanto sta accadendo, un meccanismo di difesa in linea con la sua propensione alla dipendenza da droghe.

Hannah ed Emily

Le due sono al momento il punto di forza del gruppo: Aria e Spencer sono emotivamente instabili mentre Alison continua ad avere segreti. Emily è di certo la persona più ragionevole e calma che riesce a pensare anche sotto stress: è lei a capire che Mrs. DiLaurentis stava probabilmente proteggendo Jason - ha perfettamente senso che una madre scelga di aiutare il figlio anche se lo ritiene responsabile di omicidio - è Emily che cerca di confortare Aria, visto che è un'esperienza che ha vissuto sulla sua pelle con Nate, ed è Emily che insiste per seguire Jason quando lo vedono allontanarsi in auto. Hannah continua ad essere Hannah, a prendere le cose con filosofia, a origliare, spiare, raggranellare informazioni che possano essere utili. Hannah non è stupida o superficiale, è semplicemente in grado di gestire lo stress in maniera diversa, affronta le cose man mano che capitano e cerca di non pensare a tutto il resto. Forse l'atteggiamento più salutare in questo caso.

Pretty Little Liars: Ashley Benson insieme a Shay Mitchell nell'episodio Whirly Girl
Pretty Little Liars: Ashley Benson insieme a Shay Mitchell nell'episodio Whirly Girl

Mona

Il sarcasmo venefico di Mona non ha limiti e la vediamo distribuire fischietti "anti-rapimento" per le giovani studentesse di Rosewood, onde evitare che facciano la stessa fine di Alison. Ma il suo impeccabile make-up cela a malapena la bile che sta cercando di ingoiare dopo il ritorno di Ali, di certo il suo messaggio di minaccia fa capire con certezza che non intende lasciare in pace le ragazze, anzi "You're gonna wish you stayed dead". Probabilmente sta organizzando il suo "team" con una serie di "missioni" per tormentare Ali tra i corridoi scolastici.

What's next

Mamma DiLaurentis è defunta, la reazione di Jason alla scoperta del cadavere sembrava genuina, così come la sua indignazione alle accuse del padre e alle domande di Spencer, ma Jason si sta comportando in maniera bizzarra e quindi è fermamente nella lista dei sospettati: di cosa non abbiamo idea a questo punto, potrebbe essere stato lui a colpire Alison alla testa, di certo era al corrente del fatto che si stava nascondendo, ma non ci sono certezze per nient'altro. Tra le e-mail di Mrs. D. c'era un misterioso "non posso più proteggerti", un messaggio che però è rimasto non inviato. Chi stava proteggendo? Jason? Forse. Nel prossimo episodio vedremo Alison tornare a scuola, affrontare il pubblico, la stampa - la polizia? - e Mona probabilmente - e le Liars cercheranno di darle una mano, d'altronde ha appena perso sua madre ed è chiaro a questo punto che il loro problemi sono ben lontani dall'essere finiti.

Conclusione

Un episodio che, come al solto, ha creato più domande che risposte. Plausibile la reazione delle ragazze che cercano a tutti i costi di chiudere questo orrendo capitolo delle loro vite, mentre è molto improbabile l'atteggiamento della polizia, è vero che si tratta di uno show, ma ormai siamo ai limiti del ridicolo. Penalità agli autori di Pretty Little Liars per questo aspetto, ma kudos per il magnifico Pepe, speriamo solo che non faccia parte del Team A!

Movieplayer.it

3.5/5