Uscirà l'11 novembre Melissa P., film liberamente tratto da uno dei maggiori casi letterari degli ultimi anni, 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire, ma la campagna promozionale si è già messa in moto. Diretto da Luca Guadagnino e sceneggiato dallo stesso regista, in collaborazione con Barbara Alberti e Cristina Farina, il film vede il debutto alla produzione di una grande attrice italiana, Francesca Neri, mente e anima del progetto. Dopo le recenti polemiche dell'autrice del romanzo, che non ha mandato giù il suo mancato coinvolgimento nella lavorazione della pellicola, viene ufficialmente presentato alla stampa il film che sbarcherà in oltre duecento sale italiane in autunno nella speranza di bissare il successo del libro. A parlarci di Melissa, il regista Guadagnino, Francesca Neri e la sua giovane protagonista, la diciottenne spagnola Maria Valverde.
Francesca Neri, come mai ha scelto il libro di Melissa P per il suo debutto nella produzione cinematografica? Francesca Neri: Ho letto il libro nell'estate di due anni fa e mi sono emozionata tantissimo. Da quel giorno ho capito che volevo raccontare questa storia attraverso le immagini. Quando ho incontrato Luca Guadagnino mi sono subito accorta che era la persona che più si avvicinava a questo mio sentire. Abbiamo cominciato perciò questo tragitto che, dopo molti provini, ci ha portati a Maria Valverde. Il giorno del suo provino ho provato un'emozione indescrivibile perché erano anni che non vedevo un'attrice così. Lei e Luca sono il film, lei con le emozioni, lui con le immagini.
Recentemente l'autrice del libro si è dissociata da questo progetto perché non vi si riconosceva. Come sono andate le cose? Francesca Neri: Il suo coinvolgimento nel film non è mai stato in discussione anche perché, quando è cominciata la lavorazione del film, Melissa era in tour in Europa per presentare il suo libro. Penso che sia molto difficile per una persona scrivere un libro, in questo caso il primo, e poi doversene staccare. E' stato difficile per lei accettare che il suo racconto, fatto solo di emozioni, per essere trasferito al cinema avesse bisogno di una storia. Dovendo fare un film, abbiamo raccontato una storia e creato personaggi che non erano presenti nel libro e lei non era d'accordo con questo. Penso che Melissa sia una persona con un grande talento, dotata di grande creatività e fantasia, ma forse è stata travolta da un successo più grande di lei e sarà difficile per lei tenere i piedi per terra.
Cosa avete desiderato cambiare del libro per spostarlo nel film? Luca Guadagnino: Del libro, che è straordinario visto il successo che ha avuto nel mondo, non volevamo cambiare il percorso di formazione femminile e profondo della protagonista, ma abbiamo deciso di eliminare l'audacia di alcune scene che nel libro rasentano la pornografia.
Come vi siete posti rispetto al rischio di dare una falsa immagine dell'adolescenza tutta votata al sesso? Luca Guadagnino: L'adolescenza è un'età in trasformazione, nella quale il corpo ha una centralità assoluta. Tutto questo deve essere visto da una prospettiva di sviluppo drammaturgico del personaggio, non vorremmo che fosse visto solo come un evento sensazionalistico. Sono partito dall'idea di raccontare un'adolescente e ho cominciato ad informarmi sull'argomento, leggendo dei libri di una psicologa francese che afferma che l'adolescenza è dominata dalla sessualità.
Francesca Neri: Siamo partiti da un libro e il libro questo raccontava. Il sesso nell'adolescenza è legato all'emozione, non si può raccontare l'adolescenza senza raccontare il sesso. Il sesso è la prima forma di comunicazione sia con gli altri che con sé stessi.
Nel film ci saranno scene che costeranno la censura? Luca Guadagnino: Il film non è castigato, abbiamo lavorato per raccontare l'esperienza del sesso nel personaggio, ma non ci sono scene così forti da giustificare una censura.
Francesca Neri: L'idea non era quella di fare un film che fosse censurato perché è un film dedicato agli adolescenti. Luca ha girato qualche versione doppia di alcune scene proprio per aggirare questo problema.
Cosa c'è nel film oltre il sesso? Francesca Neri: C'è il tragitto del primo innamoramento, il primo piacere nei confronti di un ragazzo, ma anche il racconto di un tradimento, di una ferita che porta la protagonista a guardarsi dentro, incontrando così, inevitabilmente, il proprio corpo. Questo fa sì che lei provi delle forti emozioni nel sedurre, in certi incontri sessuali consumati alla luce di questa ferita. Questo tragitto, attraverso i rapporti con la nonna e la madre, porterà alla coscienza di sé, alla libertà, facendo diventare finalmente Melissa una donna.
Perché avete scelto di girare il film a Lecce e non nella terra raccontata nel libro, la Sicilia? Luca Guadagnino: Sul fatto che il film dovesse ambientarsi al sud non c'erano dubbi, sia per la sua immagine solare, l'ambientazione forte, ma anche per il significato sociologico. Il film non ha un riferimento così preciso alla Sicilia o a qualunque altra terra perché il nostro obiettivo era fare una storia universale, che poi è quella che racconta il libro.
Maria Valverde, quanto si è riconosciuta nelle pulsioni, nelle emozioni del suo personaggio? Maria Valverde: Credo che ogni donna sia differente, ma tutti abbiamo una cosa in comune: le parti di noi che nascondiamo. Io ho giocato ad essere Melissa e mi sono divertita, ma in realtà non mi riconosco affatto in lei. Il sesso arriva quando deve arrivare, ognuno lo vive nel modo in cui vuole ed evidentemente a Melissa è arrivato così, ma per il film è stata scritta una storia per me.