Petra 3, Gli onori di casa, la recensione: la fine di una stagione breve e introspettiva

Con Gli onori di casa termina la terza stagione di Petra, la serie Sky Original con Paola Cortellesi e Andrea Pennacchi. Un episodio intenso e profondo che getta nuova luce sul futuro del personaggio.

Paola Cortellesi in una scena di Petra 3

Tanto breve quanto intensa è questa terza stagione di Petra, la serie Sky che adatta le vicende dei romanzi della scrittrice spagnola Alicia Giménez-Bartlett, traslando la storia in Italia, in particolar modo a Genova. La sua iconica protagonista, apparsa sui nostri schermi ormai ben cinque anni fa, ha saputo conquistare il pubblico attraverso la sua irresistibile complessità.

In Petra Delicato, infatti danzano gli opposti: è assertiva ma sensibile, ama la solitudine ma allo stesso tempo non rinuncia a una birra con il collega e amico Antonio Monte, è anticonformista, libera ma rispettosa delle idee altrui, un personaggio ruvido e spigoloso che però nasconde in sé una dose importante di umana fragilità.

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Paola Cortellesi in Petra

Tutte queste caratteristiche le ritroviamo anche nel secondo film di questa stagione, Gli onori di casa, in onda il 15 ottobre: un episodio molto introspettivo nel quale, attraverso le vicende raccontate, lo spettatore ha una buona possibilità di sbirciare, più che in altre occasioni, nell'animo della protagonista, rivelando dilemmi, dolori passati, abbandoni e insicurezze che hanno contribuito a renderla ciò che è e che potrebbero, allo stesso tempo dettare un nuovo corso della storia.

Tra Genova e Palermo

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Un'iconica scena della serie

Il nuovo caso che Petra e Monte si trovano ad affrontare riguarda la morte di un importante imprenditore che viene assassinato mentre era in compagnia di una giovane escort. L'uomo, appartenente ad una delle famiglie più abbienti di Genova, sembra custodire fin da subito diversi scheletri nell'armadio: una figlia malata, un'azienda appena risollevata da una crisi e alcuni strani contatti e minacce che sembrerebbero legarlo alla malavita siciliana.

È per questo che i poliziotti sono costretti ad una pericolosa trasferta a Palermo, luogo in cui l'imprenditore aveva alcune succursali e dal quale sembra provenire il presunto assassino. Sarà in questo luogo che Petra rincontrerà una figura importante del suo passato, un incontro che la spingerà a ragionare sulla sua vita e sulla sua carriera.

Un intenso finale di stagione

Questa terza stagione è stata più breve delle altre. Di certo avremmo voluto godere della schiva compagnia di Petra Delicato ancora per un po' ma, nonostante le sole due serate, la serie non risultata insoddisfacente. Gli onori di casa, questo è il titolo di questo episodio conclusivo, rappresenta la resa dei conti di Petra con sé stessa. La storia con Marco, la convivenza con i suoi figli e le dinamiche che questo nuovo assetto ha comportato, l'hanno spinta a farsi domande non solo sulla sua vita ma sul suo modo di essere, su quei bisogni e istinti che non riesce a tenere sopiti.

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Paola Cortellesi e Andrea Pennacchi nella serie

Per questo abbiamo definito questa ultimo lungometraggio come il più introspettivo della serie, perché oltre al solito caso poliziesco che va a costruire la trama verticale, qui a venire fuori è in particolar modo la figura di una protagonista tanto determinata quanto fragile, una donna che come molti ha paura di guardarsi dentro, ma che allo stesso tempo acquisisce quelle consapevolezze che le fanno comprendere meglio i suoi bisogni. Dopotutto il passaggio dal romanzo alla sceneggiatura, nel caso di Petra, si è sempre rivelato vincente e ora, ancor di più, riusciamo a percepire l'ottima scrittura e l'intento di rendere l'ispettrice una persona reale, tangibile, imperfetta e per questo profondamente umana.

Petra 3, Paola Cortellesi e Andrea Pennacchi: "Uscire dagli schemi è difficile, ma Petra è un esempio" Petra 3, Paola Cortellesi e Andrea Pennacchi: 'Uscire dagli schemi è difficile, ma Petra è un esempio'

Una regia inconfondibile

Maria Sole Tognazzi riconferma la sua attenzione per i personaggi e i luoghi. Il suo feeling con il personaggio e con la sua interprete, Paola Cortellesi , è palpabile e intuibile attraverso una serie di inquadrature che, grazie a tempi e movimenti di macchina, riescono a dipingere su schermo stati d'animo e conflitti interiori, oltre che a mostrare lo stretto rapporto di fiducia con il collega Antonio Monte, anche lui mostrato e, in qualche modo, discretamente indagato dall'obiettivo della regista.

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Un momento della terza stagione

Un finale di stagione riuscito quindi, che forse chiude un cerchio, lasciando lo spettatore deliziato ma ancora affamato, con la speranza che le avventure di Petra Delicato siano ancora lontane da una conclusione, anche se un rinnovo ancora non è stato annunciato.

Conclusioni

Un finale di stagione potente e profondo dove Petra Delicato dovrà risolvere prima i suoi enigmi e poi il caso di omicidio. Attraverso la regia e la storia riusciamo a conoscere ancora meglio il personaggio che appare incredibilmente veritiero e autentico, chiaro frutto di un ottimo lavoro di scrittura, oltre che dell'interpretazione sempre impeccabile di Paola Cortellesi. Un peccato che questa stagione si sia rivelata così breve.

Movieplayer.it
3.5/5

Perché ci piace

  • La componente introspettiva che va ad approfondire il personaggio di Petra.
  • La regia efficace e attenta.
  • Paola Cortellesi e Andrea Pennacchi sempre perfetti nei loro ruoli.

Cosa non va

  • Il nuovo corso degli eventi potrebbe destabilizzare alcuni spettatori affezionati.