Sabato 4 novembre la OTT ha debuttato in Italia con Showdown in Milan, evento sensazionale che ha visto alcuni dei volti più noti della scena italiana scontrarsi con il resto del mondo. Una sfida vinta dai nostri talenti nostrani per 3 a 2, con il punteggio decisivo segnato dalla vittoria di Renzo Rose ai danni di Trent Seven. E proprio con Renzo abbiamo scambiato quattro chiacchiere parlando della crescita del wrestling in Italia e della sua carriera.
L'Italia e il wrestling
Come ti senti a essere l'ambasciatore, se così vogliamo definirti, della Over The Top Wrestling in Italia? E quanto è stato difficile organizzare questo tipo di show?
Innanzitutto grazie mille per questa intervista. Si tratta di un evento molto importante e della stessa caratura di quelli fatti a Wolverhampton, Belfast e Dublino durante il tour del nono anniversario. Al tempo stesso il processo organizzativo è stato molto difficile perchè è la prima volta in assoluto che la OTT decide di spostarsi al di fuori delle isole britanniche e realizzare uno show in Italia. Costi di volo, trasporto, affitto della venue, sono tutti fattori da mettere in conto. Ma alla fine ce l'abbiamo fatta perchè la OTT è un'organizzazione compatta, gestita da menti brillanti, e siamo riusciti a creare un'ottima sinergia con i ragazzi della Milan Wrestling Federation qui a Pero. E poi, lasciamelo dire, in Italia abbiamo del buon wrestling, c'era grande domanda e quindi era naturale che anche la OTT prima o poi sarebbe arrivata nel nostro Paese. Sono molto soddisfatto.
Cosa ne pensi di questa sinergia che si è creata tra Italia e Irlanda? Molti atleti italiani hanno debuttato in OTT
Ne parlavo con i ragazzi della SIW, della IWA, della MWF, e così via, che si sono tutti trovati benissimo durante i vari seminari in OTT. Una volta non c'era questo senso di riconoscenza verso un lottatore italiano all'estero, venivamo percepiti come atleti di serie B. Fortunatamente adesso la percezione sta cambiando.
Nel tuo trascorso in OTT hai affrontato grandi nomi, soprattutto ex stelle WWE come Tajiri, Carlito e Big Damo. Quanto ti senti cambiato dal tuo debutto in Irlanda a oggi?
Il wrestling è una disciplina che richiede collaborazione, tutti partono da zero e nessuno può andare over da solo. I nomi che hai elencato mi hanno tutti aiutato a formarmi e farmi conoscere in OTT, e non solo. Quando condividi il ring con un portoricano, un giapponese e uno scozzese, con persone che parlano una lingua differente dalla tua e hanno un'altra mentalità, non puoi non uscirne migliorato. Sono quasi 2 anni che mi sono trasferito in Irlanda e mi sento totalmente cambiato come worker e come persona rispetto a quando ho mosso i miei primi passi in Italia.
Un nuovo boom del wrestling in Italia è possibile?
Penso che un boom del 2002 - 2006 sia impossibile perchè il medium televisivo è cambiato. Anche se di punto in bianco la WWE tornasse in prima serata su Mediaset, non penso farebbe gli tessi ascolti. Voglio invece soffermarmi sulla crescita del wrestling italiano, lì c'è tanto potenziale. Ci può essere una crescita al pari del wrestling tedesco, inglese, irlandese? Senza dubbio. Gli atleti ci sono, anche molto validi, forse manca la capacità di promuovere gli eventi in un certo modo. Ma vedo che lo scenario sta cambiando, c'è la SIW in Toscana, la Support Italian Wrestling che sta promuovendo al meglio lo show Legacy, la MWF e così via. Serve soltanto che chi investe nel prodotto wrestling abbia le conoscenze per farlo.
Ultima domanda: Showdown in Milan è soltanto un "one night only" o vedremo altri eventi OTT in Italia?
Ne vedremo senza dubbio degli altri. Quello di oggi era un banco di prova e direi che sia stato ampiamente superato.
Dove vedere Showdown In Milan
Per chi non fosse riuscito a presenziare all'evento, segnaliamo che Showdown in Milan è ufficialmente disponibile su OTT On Demand
_Credits immagine di copertina: John Morrisey Photography_