Una comedy-action come tante, non del tutto convincente e in fin dei conti poco originale, ma con una carta vincente da giocare. Se Old Guy, appena approdato sulla piattaforma streaming Amazon Prime Video, riesce a galleggiare, è soprattutto per il talento di Christoph Waltz, anche se in realtà il film di Simon West, uno che ha nel curriculum diversi discreti prodotti di azione, non riesce a valorizzare del tutto un cast che vede in prima linea anche Lucy Liu e Cooper Hoffman, il figlio del compianto Philip Seymour Hoffman.

Nella storia dell'anziano killer al tramonto afflitto da guai fisici che non vuole mollare, che guarda con diffidenza e sospetto il giovane in rampa di lancio che sta per rimpiazzarlo, c'è molto di già visto: si tratta solamente di trasportare la tematica del duello intergenerazionale in un settore particolare come quello dei sicari fra sparatorie e morti ammazzati a sangue freddo, ma in fondo le dinamiche sono le stesse. E qui si fa fatica a vedere qualcosa di nuovo e il tema è trattato in modo superficiale, anche se il prodotto dal punti di vista del puro entertainment funziona.
Il killer in declino e il giovane sicario in rampa di lancio

In Old Guy siamo a Londra e Christoph Waltz interpreta Danny Dolinski, killer preciso e spietato, che vive con le regole da sicario di altri tempi, attento a non fare vittime collaterali, nonostante ami alcol, droghe e una vita da playboy. Causa il passare degli anni e un problema alla mano colpita da artrite, però, la sua stella è in declino e passa il tempo soprattutto a rimorchiare ragazze nelle discoteche, anche se si ritiene ancora in gamba.

Quando rientra dall'operazione alla mano, il suo boss londinese gli fa capire che il suo tempo è finito, è ora di lasciare strada ai giovani, ma gli affida un compito: affiancare sul campo e addestrare un giovane rampante, il ventenne Wihlborg (Cooper Hoffman), una sorta di sicario prodigio astemio e attento alla salute, ma che in azione va spesso oltre le righe. In missione a Belfast i due si trascineranno anche Anata (Lucy Liu), grande amica (e forse qualcosa di più) di Danny. Le cose ben presto si complicheranno e i due finiranno per essere coinvolti in una faida tra fazioni criminali.
Meglio la commedia divertente che l'azione inverosimile
Forse quello che non va in Old Guy è l'equivoco sul genere comedy-action. Qui di azione ce n'è poca e a dire la verità neanche indimenticabile, bensì di prammatica quando va bene e raffazzonata quando va male. Più convincente invece la parte della commedia, nonostante una sceneggiatura pigra che non valorizza in modo adeguato alcune situazioni. L'ambivalenza tra azione e ironia, nella prima parte è tutta sbilanciata dalla parte del sarcasmo: battute e situazioni lavorano tutte per una parte comedy del film che è soddisfacente.

Poi però quando c'è la svolta drammatica, troppo repentina e brusca, gli eventi iniziano ad avere una patina di inverosimiglianza troppo spinta e si tende a esagerare. C'è la sensazione che si vorrebbe forse emulare alcune atmosfere alla Guy Ritchie, ma senza le necessarie cattiveria e intensità. In ogni caso Old Guy resta un prodotto godibile, a tratti anche divertente, anche se come detto piuttosto prevedibile nelle dinamiche del genere.
Tanta prevedibilità, ma anche un Christoph Waltz spassoso e marpione

Nella prevedibilità delle dinamiche sono comprese le inevitabili virate dal sapore romantico degli stati d'animo, qui perfino troppo improvvise. Ad esempio Danny dapprima è scettico sul giovane, deride la sua inesperienza e la sua tendenza a essere un salutista. Quando Whilborg però gli salva la vita, comincia ad avere dubbi e il rapporto fra i due, pur restando problematico, avrà un'evoluzione. Fin troppo frettolosa, ma tutto sommato prevedibilissima. Ma dicevamo dell'arma in più di Old Guy, che si chiama Christoph Waltz, spassoso in un ruolo che gli si addice, un vero marpione sempre piacevole da vedere, soprattutto quando all'inizio è goffo e impacciato in azione a causa dei problemi fisici ma tira fuori battutine sempre ironiche e pungenti, anche se è una figura che sconfina a tratti nel caricaturale.

Un personaggio che però diventa meno credibile e troppo esagerato quando incredibilmente ritrova d'improvviso tutto il suo antico fulgore. Convince anche Cooper Hoffman (chi non ricorda la sua prova in Licorice Pizza?), che ha quel tono da sornione che ricorda il padre e dimostra sicuro talento, anche se il ruolo che gli viene cucito addosso ha più di qualche slabbratura. Meritava più approfondimento invece il personaggio di Lucy Liu, che resta per certi versi misterioso o meglio inesplorato. Uno dei tanti aspetti poco convincenti di una sceneggiatura che non valorizza del tutto il cast a disposizione.
Conclusioni
L’action-comedy appena approdata su Prime Video con un killer quasi in pensione che non vuole lasciare spazio alle nuove generazioni, si dimostra un onesto ma discontinuo prodotto di entertainment, nel quale la parte ironica funziona di più dell’azione. A fronte di una sceneggiatura piuttosto pigra, da segnalare la prova da marpione di Christoph Waltz, spassoso soprattutto nel suo momento più goffo e impacciato, oltre che per le sue battute ironiche.
Perché ci piace
- Un Christoph Waltz divertente e ironico.
- Lo spunto narrativo è potenzialmente interessante.
- Il tema del conflitto intergenerazionale portato nel settore dei killer.
Cosa non va
- Una robusta dose di prevedibilità.
- La parte action sembra svogliata e poco convincente.
- Alcuni cambiamenti degli stati d'animo sono troppo repentini e frettolosi.