Poco più di un anno fa la tv generalista più tradizionale tremava al cospetto del milionario sbarco di Amadeus su Nove. Il ricchissimo corteggiamento di Warner Bros. Discovery nei confronti del reuccio di Rai1 che arrivava da sette anni di straordinari successi sembrava che potesse cambiare la geografia Auditel del telecomando, con quei Soliti Ignoti ribattezzati Chissà chi è a sfidare il duopolio dell'access prime time firmato Affari Tuoi e Striscia la Notizia.
Si chiedeva tempo dopo lo choc Auditel iniziale

Per un mese i deludenti ascolti tv di Amadeus sono stati vivisezionati, giorno dopo giorno, tra scuse di vario tipo, accuse al vecchio format rititolato e un'abitudine da far ingranare nei confronti dello spettatore medio. Nel frattempo la prima edizione di Suzuki Music Party è stata anche l'unica, Like a Star è andato in onda senza che quasi nessuno se ne accorgesse e The Cage - Prendi e scappa, nuovo format estivo per l'access prime time, non ha mai sfondato. Anzi. Solo La Corrida, che nel 2026 compirà 40 anni di vita catodica, ha funzionato a tal punto da meritarsi una 2a edizione, con Amedeo Umberto Rita Sebastiani incredibilmente finito in un limbo che fino ad un anno fa sembrava per lui inimmaginabile: quello dell'indifferenza.
Dopo 13 mesi il fallimento di Amadeus nell'access di Nove è certificato

Perché dopo 90 puntate The Cage - Prendi e scappa non ha praticamente guadagnato niente, in termini Auditel, con il suo mezzo milione di telespettatori e uno share che oscilla tra il 2% e il 3% a replicarsi costantemente, sera dopo sera. Un risultato umiliante per colui che fino ad un anno e mezzo fa tramutava in oro tutto quel che toccava, su Rai1. E con merito. Dall'originale I Soliti Ignoti alle prime due edizioni cult di Ora o Mai Più, passando per Arena Suzuki, il resuscitato Affari Tuoi e l'Anno che Verrà, senza chiaramente dimenticare i 5 Festival di Sanremo consecutivi da record. Tanto, probabilmente troppo per lo stesso Amadeus, che si è illuso di poter replicare anche solo minimamente in parte quei trionfi altrove, su un canale che fino al suo arrivo poteva contare solo su due nomi di peso come Fabio Fazio e Maurizio Crozza.
Se un anno fa i deludenti risultati di Chissà chi è riempivano pagine e pagine di siti e quotidiani, adesso sono diventati la normalità, l'ovvio, la triste realtà. Se Stefano De Martino e Gerry Scotti battagliano ogni sera per un punto in più di share da strappare alla concorrenza, Amadeus è costretto a giocarsi la sua sfida dell'access prime time con il terrificante Tg2 Post, perdendo con tutti gli altri competitor. Da Otto e Mezzo di Lilly Gruber alla coppia Il Cavallo e la Torre e Un Posto al Sole su Rai3, passando per N.C.I.S. - Unità Anticrimine su Italia1, Foodish su Tv8 con Joe Bastianich e Casa a Prima Vista su RealTime. Una Caporetto quotidiana che a Warner Bros. Discovery parrebbe costare 2 milioni e mezzo di euro l'anno. Perché Amadeus ha firmato un contratto quadriennale che si vocifera arrivi ai 10 milioni di euro totali. Ma con quali risultati?
Canale 5 come via d'uscita?

Neanche il ringiovanimento forzato del look, che è improvvisamente passato dalle giacche brillantinate di Gai Mattiolo a t-shirt e camicie più casual, ha giovato alla causa, perché il pubblico della tv generalista ha semplicemente rigettato l'esperienza Amadeus su Nove. Ad oggi, dopo 13 mesi, è diventato tristemente chiaro che l'access prime time era già abbondantemente coperto altrove, tanto da non cogliere l'accanimento terapeutico di Warner Bros. Discovery nel proseguire con l'esperienza di The Cage, utile di fatto solo alla brava Giulia Salemi per fare gavetta da co-conduttrice. Ma dinanzi ad un contratto tanto ricco, che evidentemente impone tot programmi l'anno, cosa inventarsi?
Nel 2025 Amadeus ha già trovato una semi-scappatoia trasformandosi in giudice per il serale di Amici di Maria De Filippi, regina catodica di taumaturgia in grado di rianimare chiunque con la semplice imposizione delle mani. Sempre per Canale5 il conduttore ha presentato da Piazza del Plebiscito Una. Nessuna. Centomila, suo primo prime time sulla rete ammiraglia Mediaset dopo 16 anni, in onda prossimamente e in grado di alimentare rumor che da circa 6 mesi sgomitano tra gli addetti ai lavori. Che Amadeus possa salutare Warner Bros. Discovery con due anni d'anticipo?
I poco fortunati precedenti cambi di rete

62 anni da poco compiuti, Amadeus è nato e cresciuto sulle reti del Biscione, esordendo su Italia1 insieme a Jovanotti nel lontano 1988. Nel 1995 la 'promozione' su Canale5 con Buona Domenica, per poi passare in Rai a fine anni '90. Quiz Show, il boom de l'Eredità, Miss Italia, il Festival di Castrocaro, Music Farm. In 5 anni Amadeus semina ad ampio raggio e raccoglie tornando a Mediaset, nel 2006, dove inciampa da subito con il flop Formula Segreta. In 4 anni non ne indovina una, tanto da tornare in Rai per ripartire quasi da zero con Mezzogiorno in Famiglia su Rai2, dove rimane per 6 lunghissimi anni.
L'occasione della rinascita si presenta con Carlo Conti e Tale e Quale Show, in cui l'Amadeus concorrente fa faville, tanto da meritarsi Reazione a Catena l'anno successivo. Il resto è una scalata inarrestabile e meritata, perché Amadeus è un portento, un talento nato nella conduzione, empatico, professionale e travolgente nel sapersi divertire divertendosi, bruciatosi però ancora una volta perché convinto di poter volare sempre più vicino al sole.
Dalle critiche al disinteresse

Come accaduto 20 anni fa, quando cedette alle lusinghe di Silvio Berlusconi per tornare a Mediaset, Amadeus ha nuovamente fatto il passo più lungo della gamba firmando un contratto multi-milionario che in Rai mai avrebbero probabilmente potuto replicare, andando a sbattere contro una riconoscibilità di rete che altrove non è riuscito a ricreare, perché semplicemente assente. Se 13 mesi fa si chiedeva tempo all'access prime time sul Nove di ingranare, con quei pungenti articoli quotidiani a certificare i deludenti risultati Auditel di Chissà chi è assai poco digeriti dai diretti interessati, il disinteresse mediatico che oggi coinvolge The Cage fa probabilmente ancora più rumore, perché ci si è di fatto abituati al fallimento quotidiano di un esperimento iniziato male e finito peggio. "Prendi e scappa", grida tutte le sere Amadeus ai suoi concorrenti, in attesa che qualcuno lo convinca a fare altrettanto.