Arriva dalla Germania la divertente commedia horror Monster on a plane, diretto da Ezra Tesgaye, che unisce a una trama in stile Snakes on a plane a elementi ideati come omaggio a film cult degli anni '80. Il film, presentato prima al Trieste Science+Fiction Festival e poi al Lucca Comics & Games 2025, racconta quello che accade dopo che il Professor Singh si imbarca su un aereo per portare in Germania una misteriosa creatura. Quando il velivolo si ritrova alle prese con delle turbolenze improvvise, la creatura si risveglia e inizia ad attaccare i passeggeri, seminando morte e terrore. La hostess Nathalie e alcuni dei viaggiatori cercano di riportare la calma, ma mantenere il controllo della situazione sembra praticamente impossibile.
Un film che rende omaggio ai cult di genere
Tesgaye ha debuttato alla regia di un lungometraggio nel 2018 con Skin Creepers e, oltre all'attività dietro la macchina da presa, lavora da tempo come illustratore e firmando gli storyboard di numerosi progetti.
Il regista ha raccontato qualche dettaglio relativo alla creazione di Monster on a Plane e della potenziale creazione di un franchise.
Tra le fonti di ispirazione per il film ci sono, alcuni grandi classici del cinema. Ezra ha spiegato: "Tutto è nato dal fatto che sono cresciuto con film come questi. Negli anni '80 ho visto film come quelli di Roger Corman, e ovviamente i Gremlins e Critters - gli extraroditori, che amo di più anche se è un po' vietato ai minori... Quelli sono i motivi che mi hanno portato a pensare al progetto. Poi il mio produttore Chris Cornelsen mi ha detto: 'Ehi, realizziamo questo film perché è folle, è cool e si svolge a bordo di un aereo'".
La scelta della location, particolarmente originale, è stata presa perché il filmmaker ha ritenuto un aereo di linea una scelta perfetta per la storia che voleva raccontare. Ezra ha aggiunto: "Ho molte idee, ma sono troppo costose, un piccolo aereo, invece, va bene".
Uno degli elementi essenziali per la buona riuscita del film è stato, ovviamente, il design delle creature. Tesgaye ha ricordato: "Sono un illustratore e disegno fumetti e cose di quel tipo. Quindi ho fatto un piccolo schizzo della creatura e Chris ha usato le mie idee per ideare il mostro".
Un uso limitato degli effetti speciali
La scelta di ridurre il più possibile l'uso degli effetti speciali ha portato ad alcuni limiti da tenere in considerazione, ma il lavoro sul set non ha subito particolari conseguenze: "Girare il film è stato davvero divertente. Il problema è che nell'aereo non avevamo il permesso di usare il sangue perché sono spazi che usano per l'addestramento dei piloti e delle hostess. E dovevamo quindi girare le scene senza sangue e spesso senza il mostro perché il velivolo è davvero molto piccolo e per chi muoveva il pupazzo della creatura non c'era molto spazio per nascondersi, dietro le sedie o altro. Ma è stato davvero divertente!".
La location, inoltre, ha portato ad avere una fotografia specifica nel film, con molte scene dall'atmosfera dark: "Avevamo solo cinque giorni a bordo dell'aereo ed è il motivo per cui abbiamo dovuto girare quelle scene, ambientate nella stiva, in uno studio e per cui l'immagine è un po' più oscura perché avevamo davvero poco tempo e dovevamo realizzare molto".
Monster on a Plane porta in scena molti personaggi, ma il gran numero di passeggeri coinvolti nella trama è legato a un motivo specifico. Tesgaye ha sottolineato: "Penso che, ovviamente, si abbia sempre bisogno di avere un numero più elevato di passeggeri per poterli uccidere nella storia. Ed è per questo unico motivo per cui ci sono delle persone nell'aereo. E c'è poi bisogno della final girl e del 'cibo' per le creature".
Il film crea la sua tensione anche grazie alla musica e il regista ha spiegato: "Abbiamo avuto due compositori: il primo è Simone Cilio dall'Italia e Rudiger Gleisberg della Germania. Con Simone ho già lavorato al mio primo film e mi fido totalmente di lui, è davvero bravo".
L'accoglienza del pubblico
Un progetto così particolare ha potuto sfruttare nel migliore dei modi la partecipazione a vari festival, in particolare specializzati in opere di genere. Ezra ha sottolineato quanto siano importanti queste opportunità: "Lo sono davvero perché in Germania ci sono prevalentemente film drammatici o commedie. E ai festival posso sentire e vedere il pubblico, capire la reazione al film, e sono davvero felice nel vedere il pubblico e capire cosa funziona. Lo trovo essenziale".
La reazioni degli spettatori sono state particolarmente interessanti: "In tutte le nazioni hanno avuto delle reazioni simili quando si è trattato di ridere in qualche scena. Ma alle volte le risate sono legate a sequenze diverse da quelle che avevo pensato avrebbero avuto determinate sequenze, è divertente vedere come in base alla nazione qualcosa funziona e cosa no. Penso sia davvero importante guardare un film con il pubblico se è possibile ed è il motivo per cui sono sempre presente in sala e riguardo Monster on a plane con gli spettatori. Voglio sentire cosa è divertente, cosa non lo è e capire cosa funziona oppure no per il prossimo".
La possibile creazione di un franchise
Monster on a plane, tenendo in considerazione anche alcuni elementi specifici potrebbe dare vita a una saga. Tesgaye ha spiegato: "Abbiamo la creatura a casa e sarebbe davvero facile realizzare un altro film con altre idee folli. E in gennaio, con l'uscita in Blu-Ray del film, ci sarà inoltre un fumetto, visto che sono anche un fumettista. Ci sarà una storia a fumetti su come è iniziato tutto. Forse realizzeremo un altro film, ma non in un aereo...".
Il filmmaker, nonostante sia consapevole che in Germania sia difficile ottenere successo con opere non drammatiche o con caratteristiche uniche come quelle degli attacchi del mostro che semina morte in aereo, sembra intenzionato a proseguire le sue esperienze: "Mi piace il genere sci-fi perché puoi pensare cose folli ed è come avere ancora un po' quel tipo di innocenza che si ha da bambini. Puoi fare qualsiasi cosa tu voglia quando hai una folle idea e qualcuno che la finanzia. E questo è il motivo per cui mi piace. Ed è un po' come la stessa cosa rispetto a disegnare fumetti. Quando lo faccio posso creare il mio mondo, anche se è folle".
I progetti per il futuro
Il regista è già al lavoro su nuovi progetti: "Abbiamo alcune idee. C'è qualcosa di nuovamente un po' folle. Qualche creatura mostruosa in stile Kraken e poi il più folle coinvolge un licantropo".
L'intenzione è inoltre quella di non fare affidamento alle nuove tecnologie: "Amo realizzare in modo pratico le cose perché è il modo in cui sono cresciuto, e sono convinto che alle persone piacciano di più i film con pochi effetti digitali perché spesso la CGI non ha un bell'aspetto. Quando vedi un mostro creato in digitale non sembra reale. E sono cresciuto con film come La cosa o il cinema di serie B o come Basket Case, cose di quel tipo... E mi piacciono i mostri in silicone!".
Nonostante l'attività come illustratore, invece, Ezra Tesgaye, almeno per ora, non ha intenzione di lavorare a un film animato: "Penso sarebbe davvero costoso e richiederebbe molto tempo, mentre io preferisco realizzare film meno impegnativi. Un lungometraggio animato, inoltre, richiederebbe un gran numero di persone coinvolte, situazione che renderebbe complicato il lavoro".