Missione Anthropoid, la recensione: l'attentato al "macellaio di Praga" e la rappresaglia nazista

La recensione di Mission Anthropoid: il film di Sean Ellis, pur con qualche sbavatura, è un'avvincente ricostruzione dell'attentato al gerarca nazista Reinhard Heydrich da parte della resistenza cecoslovacca, e della conseguente rappresaglia tedesca.

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Missione Anthropoid: un'immagine con Jamie Dornan e Cillian Murphy

Un anno fa la figura del generale delle SS Reinhard Heydrich era approdata nelle sale italiane con L'uomo dal cuore di ferro. In questi giorni invece, l'uscita direct to video targata Koch Media ha permesso di scoprire Missione Anthropoid, film del 2016 diretto da Sean Ellis e anch'esso incentrato sul numero tre del Reich, ovvero il generale Heydrich soprannominato "Il macellaio di Praga". Ma come vedremo nella recensione di Mission Anthropoid, qui il gerarca passa in secondo piano perché tutta l'attenzione viene posta sulla resistenza cecoslovacca, sulla preparazione del famoso attentato del maggio 1942 a Praga e sulle sue conseguenze.

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Missione Anthropoid: una scena con Anna Geislerová e Cillian Murphy

Obiettivo: eliminare "Il macellaio di Praga"

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Missione Anthropoid: una scena con Jamie Dornan

Efficace ricostruzione storica dell'attentato, Missione Anthropoid ha due protagonisti principali, Jan (Jamie Dornan) e Josef (Cillian Murphy), due agenti cecoslovacchi in esilio che, addestrati dalle forze britanniche, vengono paracadutati nel 1942 sulla loro terra natale per portare a termine una difficile missione, quella di uccidere Reinhard Heydrich, vero seminatore di terrore a capo delle forze di occupazione naziste in Cecoslovacchia. La prima difficoltà è quella di entrare in contatto con le altre forze della resistenza locale, che già falcidiate dalla repressione tedesca, in un primo momento si dimostrano scettiche sull'attentato e preoccupate soprattutto per la rappresaglia nazista che potrebbe derivarne. Ma l'operazione andrà avanti imperterrita.

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Una scena di Missione Anthropoid

Due film in uno: da thriller bellico ad action-movie

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Missione Anthropoid: un'immagine con Anna Geislerová

Sicuramente avvincente nelle modalità della preparazione dell'attentato e curato nella ricostruzione del clima a Praga durante l'occupazione nazista, Missione Anthropoid è un film quasi spaccato in due: il thriller bellico della prima parte, diventa un action nella seconda, con la furiosa rappresaglia nazista e la lunga sequenza dell'attacco alla chiesa dove si rifugiano i partigiani responsabili dell'attentato. L'arma migliore del film di Sean Ellis è nel senso di claustrofobia incessante trasmesso dalla vita in città, soprattutto per i membri della resistenza che devono guardarsi con sospetto in ogni angolo di strada e organizzare riunioni clandestine nel retrolocale di un bar.

Le angoscianti riflessioni sulle conseguenze dell'attentato

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Missione Anthropoid: un'immagine con Anna Geislerová e Cillian Murphy

Spicca soprattutto l'ostinata volontà di portare a termine una missione importante, pur nella consapevolezza delle conseguenze: bisogna agire perché qualcosa va fatto contro la barbarie, anche se questo costerà altri lutti e atrocità, oltre che l'inevitabile sacrificio della propria vita e quella dei propri cari. Ma ci furono anche conseguenze a livello politico: dopo l'attentato e le rappresaglie dei tedeschi, Winston Churchill considerò la Cecoslovacchia un importante alleato nella lotta per la libertà. Le riflessioni sul peso delle conseguenze dell'attentato, potenzialmente devastanti, sono comunque ben raccontate nel film, con sequenze abbastanza riuscite. Come ad esempio quella sui dubbi di Jan, i cui attacchi di ansia riflettono la propria insicurezza ma anche lo sconcerto per la sicurezza all'apparenza implacabile di Josef.

C'è qualche sbavatura, ma la sparatoria finale è avvincente

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Missione Anthropoid: un'immagine con Anna Geislerová e Cillian Murphy

Sul piano cinematografico, però, va registrata una certa mancanza di ritmo nella parte iniziale: qualche passaggio meno lungo e trascinato avrebbe potuto dare più intensità alla vicenda. Anche l'inevitabile parentesi sentimentale che complica le cose, con i due protagonisti che "agganciano" due ragazze utili alla missione finendo travolti poi però dall'amore (uno addirittura si avventura in una promessa di matrimonio), è un po' troppo telefonata e scontata sin dai primi attimi dell'incontro. In qualche frangente emerge anche una patina di superficialità nel comportamento dei nazisti, però va riconosciuto che, a parte queste sbavature, l'ambientazione storica è di qualità, le interpretazioni quasi tutte di ottimo livello, e le scene di azione e la furiosa sparatoria della parte finale sono avvincenti e ben girate.

Conclusioni

Oltre al merito di aver riportato alla luce un episodio importante della Seconda guerra mondiale, come abbiamo visto nella recensione di Missione Anthropoid, il film di Sean Ellis è un buon thriller bellico che nella seconda parte si trasforma in uno spettacolare action. Anche se non perfetto e con qualche sbavatura nel ritmo e nella superficialità di alcuni snodi narrativi, l'efficace ricostruzione dell’evento e le ottime interpretazioni ne fanno un film da vedere.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
3.2/5

Perché ci piace

  • La cura nella ricostruzione storica del clima dell’epoca e dell’attentato.
  • Le ottime interpretazioni, a partire da quella di Cillian Murphy.
  • La tensione della fase preparatoria e le sequenze di azione del finale.

Cosa non va

  • Qualche lentezza di troppo nella prima parte.
  • La parte sentimentale è un po’ troppo banale.
  • Un pizzico di superficialità in alcuni snodi narrativi.