Quattro mesi dopo la morte improvvisa di Michael Jackson, la febbre mediatica nei confronti del Re del Pop non accenna a calare, e alla vigilia del debutto cinematografico di This Is It, il film che raccoglie alcune riprese effettuate da Jackson durante le prove del suo ultimo tour, che sarebbe dovuto andare in scena a Londra in estate, l'attesa dei fan e dei media per quest'ultimo saluto al cantante è davvero alle stelle. La Sony, che si è aggiudicata i diritti sulle riprese firmate da Kenny Ortega per 60 milioni di dollari, sta portando avanti il lancio del film con le stesse cautele che si potrebbero riservare al trasporto di gioielli della Corona: alla stampa non è stato permesso di vedere il film in anteprima, se non il giorno dell'uscita del film, e il pubblico di tutto il mondo potrà vederlo soltanto a partire da domani, come annunciato da tempo. Alcune settimane prima della release è stato possibile prenotare i biglietti per assistere alle proiezioni e i risultati di prevendita sono stati così soddisfacenti che la Sony, nel nostro paese, ha deciso di incrementare il numero di spettacoli disponibili e in molti cinema addirittura, la visione del film sarà possibile anche in orari diurni.
Inoltre stanotte, all'1.30 (ora italiana) sarà possibile collegarsi ai siti ThisIsIt-Movie.com e crackle.com per assistere al web streaming in diretta della premiere mondiale di This Is It, che si terrà al Nokia Theatre di Los Angeles. Il compito di presentare l'evento per l'Italia è stato affidato al ballerino Stefano De Martino, inviato di Amici di Maria De Filippi, che dopo essere risultato il migliore in una "competizione interna" del talent show, ha avuto la possibilità di recarsi negli USA per assistere al red carpet organizzato per l'anteprima del film, e fare da inviato per il nostro paese. Lo streaming dell'evento quindi sarà disponibile anche sul sito di Amici e di Maria De Filippi.
Altri fan invece hanno deciso di boicottare il film, ritenendo che la società alle spalle dell'organizzazione del tour, la AEG Live, abbia sovraccaricato di lavoro Jackson senza curarsi del fatto che stesse male, e che quella di This Is It è "pura finzione cinematografica", che nasconde una realtà molto più drammatica. Sul sito ufficiale di questo gruppo di fan, alcuni dei quali sostengono di essere riusciti a parlare con Jackson, durante le prove, la AEG viene accusata duramente di aver ignorato volutamente le condizioni di salute della star, il quale aveva confidato ad alcuni di non essere sicuro di poter sopportare il peso di un tour così imponente e impegnativo, e che oltretutto di essere certo di aver firmato per dieci date, non cinquanta. In un comunicato diffuso dal gruppo di fan che gestisce il sito This is Not It.Com si chiede ai fan di tutto il mondo di unirsi per boicottare il film, e far luce sulle troppe bugie che sarebbero state dette da tutti coloro che erano chiaramente interessati ai profitti. "Quello che si vedrà nel film" si legge sul sito "E' uno dei più grandi artisti di tutti i tempi che ha dato il massimo di sé stesso durante le prove, per prepararsi ad uno spettacolo entusiasmante e uno staff di gente molto motivata, che ha lavorato sodo per un progetto straordinario. Una perfetta finzione cinematografica. Nessuno vedrà Michael Jackson perdere peso in modo drastico, aiutato dal regista a salire le scale e a nutrirsi. Nessuno vedrà Jackson restare sveglio tutta la notte, a causa di un'insonnia cronica peggiorata dalla tensione costante a cui era sottoposto. Infatti, è proprio per questo motivo che medici criminali e senza scrupoli lo riducevano in uno stato confusionale durante il giorno e in coma anestetico durante la notte."
Quelli che a prima vista possono sembrare i deliri di un gruppo di fan esagitati - che un portavoce della Sony Pictures ha respinto invitando i veri fan ad essere grati per avere "la grande opportunità di vedere Michael al lavoro, mentre si preparava per gli imminenti concerti londinesi" - sembrano trovare conferma nelle parole di Ortega, che con una certa cautela ha ammesso che le condizioni di salute del cantante non erano ottimali. "Se Michael era magro? Sì, lo era. Se era debole? Sì, a volte. Posso dirvi però che era determinato a fare questo tour, e aveva le idee molto chiare, sin dall'inizio, su cosa voleva sia per quanto riguarda la struttura tecnica dello show, che la scaletta delle canzoni. Michael era entusiasta, felice e determinato. E questa è la verità". In un'altra occasione Ortega - che ha lavorato con Jackson anche per i tour legati a Dangerous e HIStory - ha ammesso che poco prima della morte di Jackson, doveva preoccuparsi che il cantante si tenesse in forma e mangiasse prima di presentarsi alle prove. Secondo alcuni invece, Jackson non avrebbe potuto sostenere prove così impegnative in quelle condizioni, e infatti sarebbero state reclutate delle controfigure per sostituirlo in alcune parti delle riprese, secondo altri invece il cantante stava bene.
Il mistero si infittisce quindi, e non sarà assolutamente facile venirne a capo. Ma non è l'unico che riguarda il mito e la vita privata di un grande artista che ha sempre fatto della sua personalità e della sua vita un puzzle indecifrabile. Cosa sia accaduto il giorno in cui Jackson è morto nessuno potrà stabilirlo con certezza, e d'altra parte nessuno potrà chiarire come mai il cantante abbia deciso di intraprendere un tour, nonostante fosse evidente a tutti ormai che le sue condizioni di salute erano precarie. Sarà difficile trovare risposta a queste domande, soprattutto nel mare di inesattezze e bugie che sembra aver ingoiato definitivamente la verità, ma forse è anche questo che contribuisce a rendere grandioso un personaggio come quello di Michael Jackson, non solo la musica, le coreografie o una storia controversa.